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Incidente sul lavoro in un termovalorizzatore a Milano: operaio ferito in modo grave

Un uomo di 47 anni, di professione operaio, è rimasto gravemente ferito alla testa e a una spalla mentre stava lavorando nel termovalorizzatore di via Silla a Milano. L’operaio è dipendente di una ditta esterna: al momento dell’incidente indossava il casco. È ora ricoverato con prognosi riservata all’ospedale Niguarda, anche se non sarebbe in pericolo di vita.
A cura di Francesco Loiacono
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(Immagine di repertorio)
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Un altro grave incidente sul lavoro in Lombardia, funestata la scorsa settimana da tre "morti bianche" nel giro di pochi giorni. Un uomo di 47 anni, di professione operaio, è rimasto gravemente ferito alla testa e a una spalla mentre stava lavorando nel termovalorizzatore di via Silla a Milano. L'episodio, stando a quanto riportato dall'Azienda regionale emergenza urgenza, si è verificato attorno alle 16.30 di ieri, mercoledì 12 maggio. L'uomo, dipendente di una ditta esterna incaricata della pulizia del termovalorizzatore (gestito invece da A2a), si trovava all'interno di una camera di combustione per effettuare attività di manutenzione e pulizia quando sarebbe stato colpito in testa e sulla clavicola da un residuo di combustione.

L'operaio indossava il casco

Al momento dell'incidente il 47enne indossava il casco: nonostante la protezione però ha riportato gravi traumi. I colleghi che erano con lui hanno dato l'allarme: sul posto il 118 ha inviato un'automedica e un'ambulanza in codice rosso i cui equipaggi hanno prestato le prime cure al ferito, poi trasportato in codice rosso all'ospedale di Niguarda. La prognosi dell'operaio resta riservata, anche se l'uomo fortunatamente sarebbe fuori pericolo. I rilievi sul luogo dell'incidente sono stati eseguiti dalla polizia, cui spetterà accertare eventuali responsabilità nell'episodio. Il termovalorizzatore "Silla 2", che si trova nella zona nord-ovest di Milano, vicino al quartiere di Figino, è entrato in funzione nel 2001 sostituendo altri due inceneritori realizzati nel 1968 e nel 1975. A regime è in grado di trattare oltre 500mila tonnellate di rifiuti: dalla loro trasformazione l'impianto produce energia elettrica e acqua calda che, tramite il teleriscaldamento, servono il quartiere Gallaratese e anche comuni dell'area nord-ovest milanese.

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