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Incendio nella Casa di Riposo per Coniugi a Milano

Incendio nella Rsa a Milano, un addetto antincendio controllava due strutture: “Da solo era impossibile”

Un solo addetto antincendio doveva controllare la Casa per Coniugi e la Virgilio Ferrari. Inoltre, chi era in servizio la notte dell’incendio che ha ucciso sei persone non aveva le autorizzazioni per ispezionare le camere degli ospiti.
A cura di Enrico Spaccini
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C'era solo un addetto antincendio in servizio nella Rsa Casa per Coniugi che nella notte tra giovedì e venerdì 7 luglio è andata a fuoco. Da più di un anno e mezzo nella struttura di via dei Cinquecento non funzionava il sistema di rilevamento dei fumi. Per questo motivo, la società Proges che gestisce la Rsa aveva affidato il controllo nelle ore notturne a una società esterna specializzata. Un solo uomo doveva sorvegliare due strutture, la Casa per Coniugi di via dei Cinquecento e la Virgilio Ferrari su via Panigarola: "Una persona non era sufficiente, era impossibile", ha raccontato l'addetto in servizio nella notte in cui sono morti sei anziani.

"Dovevamo essere almeno due per farcela"

"Me ne sono accorto subito, ma ero proprio all'inizio del mio lavoro lì, non potevo permettermi di fare una segnalazione subito", continua l'addetto. Come riportato da Il Corriere della Sera, quella era solo la sua seconda notte di servizio. "Era chiaro anche a chi ha lavorato prima di me, dovevamo essere almeno due per farcela", spiega, "eppure così era stato stabilito, era stato valutato che una persona fosse sufficiente".

In pratica, l'addetto antincendio doveva completare un giro per le due strutture ogni ora. Il suo compito era di "segnalare" anomalie e, nel caso di incendio, dare l’allarme via telefono ai numeri di emergenza. "Non avevo le autorizzazioni per entrare nei reparti", racconta, quindi i suoi controlli dovevano fermarsi ai sotterranei e ai piani degenti delle due Rsa adiacenti: "Controllavo solo le scale, le aree comuni e i pianerottoli".

Le stanze, quindi, non venivano ispezionate. Secondo quanto emerso dai vari sopralluoghi, l'incendio è divampato intorno alle una di venerdì 7 luglio nella camera 605 del nucleo 6 al primo piano della Casa per Coniugi. Le due donne all'interno sono decedute per le fiamme, mentre le altre quattro vittime per intossicazione dal fumo sprigionato nell'incendio.

Nell'altra Rsa ora l'addetto antincendio è accompagnato da quattro pompieri

Ora la Procura di Milano sta indagando per omicidio plurimo e incendio. La preoccupazione dell'addetto antincendio di quella notte è di perdere il lavoro e di subire conseguenze giudiziarie. "È stata la notte più brutta della mia vita", ha detto, "ho cercato di aiutare gli altri a salvarsi, di dare una mano ai pompieri con le sedie e le carrozzine".

La Casa per Coniugi è stata completamente evacuata nelle ore successive all'incendio perché dichiarata inagibile. L'altra struttura, invece, la Virgilio Ferrari, è ancora aperta. In queste notti continua il lavoro dell'addetto antincendio, ma non è più solo. Come stabilito dal comando dei vigili del fuoco e dalla Procura, è accompagnato da una squadra di quattro pompieri per garantire i requisiti di sicurezza per gli ospiti

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