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Incendio nella Casa di Riposo per Coniugi a Milano

Incendio nella Rsa a Milano, l’impianto di rilevazione fumi era guasto da un anno e mezzo

“Se il Comune ha sbagliato dovrà pagare”, ha detto Beppe Sala dopo l’incendio della Rsa di via dei Cinquecento a Milano. “Il bando per la manutenzione degli impianti era aperto da tempo, i tempi della pubblica amministrazione non sono veloci. Ma doveva comunque esserci una vigilanza notturna”
A cura di Francesca Del Boca
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Era ormai da un anno e mezzo che i rilevatori di fumo della Casa dei Coniugi, la casa di riposo milanese in cui nella notte di venerdì 7 luglio è divampato un incendio che ha ucciso 6 persone e ne ha intossicate altre 81, erano fuori uso. Un problema arginato nel frattempo da un addetto specializzato nell'antincendio durante i turni notturni, nell’attesa che il Comune di Milano desse il via ai lavori dopo la gara d’appalto: era infatti il Comune a essere proprietario della struttura, affidata al gestore Proges da una quindicina d'anni.

Un guasto ai rilevatori di fumo e agli allarmi delle stanze. Di cui era stato dato avviso attraverso numerosi volantini di carta, firmati dalla direttrice e appesi alle pareti accanto ad alcuni "avvisatori acustici" (ovvero le bombolette da stadio) da suonare in caso di emergenza. 

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Il comunicato della società

Intanto si fa sentire la società cooperativa Proges Parma, che da una quindicina d'anni ha in capo la gestione della Rsa di via dei Cinquecento."Riguardo alle misure straordinariamente adottate da Proges nel tempo necessario al ripristino dell’impianto antifumo da parte della proprietà della struttura (ovvero il Comune di Milano), la società conferma inoltre la presenza ulteriore di un addetto specializzato antincendio durante la notte del 7 luglio", fa sapere in una nota. "Conferma anche di aver somministrato agli Operatori sociosanitari corsi antincendio straordinari per garantire la presenza di persone formate in ogni turno, e conferma la presenza di dotazioni antincendio a norma".

E ancora. "In merito alla presenza del personale all’interno della struttura Casa dei Coniugi durante la notte del 7 luglio, la Proges precisa che le persone in turno ammontavano ad un totale di 5 operatori sociosanitari, un infermiere, un custode". L'edificio intero ospitava 173 degenti.

Il sindaco Beppe Sala: "Il Comune, se responsabile, pagherà"

A far luce sulla vicenda, in ogni caso, sarà la Procura, che indaga al momento per omicidio colposo plurimo a seguito di incendio. "Se ci saranno responsabilità, chi ha sbagliato dovrà pagare. Compreso il Comune", ha detto intanto il sindaco Beppe Sala. "Il bando per la manutenzione degli impianti era aperto da tempo e non è un mistero né che i tempi della pubblica amministrazione non sono veloci, né che strutture che meritano interventi di manutenzione straordinaria in tutta Italia sono tantissime", ha precisato poi. Per poi concludere: "Doveva comunque esserci una vigilanza notturna. Ora perché la società che garantisce la gestione di questo immobile non abbia fatto sufficientemente bene non sta a me dirlo, ci sono indagini in corso".

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