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In Lombardia la polizia stradale non potrà più inseguire chi non si ferma all’Alt

La circolare del Compartimento della polizia stradale lombarda: non inseguite chi non si ferma all’Alt. Il sindacato Coisp pronto a chiedere motivazioni al Dipartimento della pubblica sicurezza.
A cura di Enrico Spaccini
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Se un'auto non si ferma all'Alt, la pattuglia presente non può partire all'inseguimento. Lo ricorda la circolare fatta girare lo scorso 28 marzo dal Compartimento della polizia stradale per la Lombardia. Una comunicazione che fa riferimento alla disposizione in vigore dal 12 marzo 2021 che, però, non viene ancora rispettata in pieno. Il sindacato di polizia Coisp (Coordinamento per l'indipendenza sindacale delle forze di polizia) e il suo segretario generale Domenico Pianese hanno confermato a Fanpage.it come, secondo loro, questa disposizione "non ha nessuna motivazione di base, nessun fatto di cronaca rilevante".

Il testo della circolare

Come salvaguardare la sicurezza?

"Chiederemo al Dipartimento della pubblica sicurezza cosa li ha spinti a prendere questa decisione", continua Pianese. Come si legge dalle direttive della circolare, nel caso in cui un'auto non dovesse fermarsi all'Alt di una pattuglia, i poliziotti dovranno "annotare il numero di targa, tipo, modello e direzione di marcia del veicolo e contattare immediatamente la Sala operativa". Saranno poi i colleghi a diramare le informazioni alle altre forze di polizia "per il rintraccio dei fuggitivi". La sola spiegazione a questa decisione presente nella circolare è l'esigenza di "salvaguardare la sicurezza di tutte le persone che circolano su strada". Al sindacato Coisp, però, si domandano se sia più pericoloso inseguire un'auto che non si ferma all'Alt o lasciarla correre per le strade lombarde in attesa che la comunicazione arrivi a chi di dovere.

Il documento di Coisp

In una nota il segretario Pianese sottolinea come questa direttiva non tenga "in alcuna considerazione il fatto che nella maggior parte dei casi chi non si ferma lo fa perché senza assicurazione o per evitare una multa", oppure "lo fa perché latitante o perché ha appena commesso una rapina, un omicidio o ha l'auto piena di droga". Per questo motivo arriverà al Dipartimento un documento firmato Coisp che chiederà le motivazioni di queste disposizioni. Inoltre, sottolinea il sindacato a Fanpage.it: "Le azioni della polizia non possono variare di regione in regione. Vogliamo capire se questo è un passo che verrà fatto in tutto il Paese o rimarrà nella sola Lombardia".

Il testo del documento Coisp

La precisazione della polizia stradale

In riferimento agli articoli apparsi sugli organi di stampa concernenti le direttive impartite dalla polizia stradale in Lombardia in caso di inseguimento di autovetture che non si fermano ai controlli di polizia, il servizio polizia stradale precisa che non si è mai voluto venir meno al compito di inseguire gli automobilisti inottemperanti all’obbligo di arrestarsi all’Alt, le stesse bensì trovano origine nell'esigenza di garantire la maggiore tutela possibile all'incolumità degli utenti stradali e degli stessi operatori di polizia, raccomandando a questi ultimi di adottare in tali occasioni tutte le opportune cautele senza, ovviamente, venir meno ai propri compiti istituzionali. Le disposizioni impongono l’acquisizione di tutti gli elementi descrittivi ed identificativi dell’automobile in fuga da condividere tempestivamente con la centrale operativa della polizia stradale che, mediante un’attività di coordinamento, coinvolgerà anche altri equipaggi in supporto a quello inseguitore.

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