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Il trapper Baby Gang finisce ai domiciliari: ha violato l’obbligo di dimora

I Carabinieri della Compagnia di Lecco hanno disposto gli arresti domiciliari per il trapper Baby Gang, al secolo Mouhib Zaccaria. I militari hanno proceduto in esecuzione dell’ordinanza di aggravamento della misura cautelare dell’obbligo di dimora, che il cantante avrebbe violato.
A cura di Francesca Del Boca
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I Carabinieri della Compagnia di Lecco hanno disposto gli arresti domiciliari per il trapper Baby Gang, al secolo Mouhib Zaccaria. I militari hanno proceduto in esecuzione dell'ordinanza di aggravamento della misura cautelare dell’obbligo di dimora (con il divieto di allontanarsi da casa tra le 20 e le 9 del mattino) che il cantante avrebbe violato.

Il 22enne è stato condannato a seguito della sparatoria avvenuta della notte tra il 2 e il 3 luglio 2022 in via di Tocqueville, zona corso Como a Milano, ai danni di due senegalesi. Baby Gang, accusato di rissa, rapina, lesioni e porto di armi da sparo insieme al "collega" Simba La Rue, 21 anni, dovrà scontare una pena di 5 anni e 2 mesi; il giudice ha condannato anche altri sei giovani della loro crew a pene fino a 5 anni e 8 mesi.

Baby Gang (atteso al Forum per un maxi concerto nel maggio del 2024) è stato già condannato a 4 anni e 10 mesi per una rapina in primo grado: gli episodi contestati durante il processo riguardavano soprattutto tre casi avvenuti tra le Colonne di San Lorenzo e piazza Vetra nel maggio 2021, e l'ultimo a Vignate, nel Milanese, nel luglio 2021.

Inizialmente portato in carcere e successivamente in una comunità terapeutica, qui aveva scritto una lettera di scuse e pentimento, confessando anche la volontà di intraprendere un percorso di disintossicazione dalla droga. Elementi che i giudici avevano valutato positivamente per la revoca degli arresti domiciliari.

"Siamo cresciuti con l'ingiustizia. A differenza che prima ci soffrivamo. Ora ci facciamo due risate", era stato il commento di Baby Gang sulla sentenza, espresso attraverso una storia Instagram. "A 22 anni lo Stato mi ha condannato a più di dieci anni di galera per delle rapine a cui non ho assistito e non hanno manco una prova che io abbia commesso il reato. E se non fossi con la coscienza pulita me la sarei già data a gambe tempo fa. Ma invece sono pronto ad affrontare qualsiasi cosa più sereno di quelli che mi hanno condannato, e che avranno la coscienza sporca per tutta la vita senza manco saperlo".

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