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“Ha sparato a un amico”: revocate le autorizzazioni per i concerti al trapper Baby Gang

Baby Gang (Zaccaria Mouhib) è finito ai domiciliari dopo una denuncia per lesioni aggravate. Il trapper di Lecco avrebbe sparato a un amico con una pistola ad aria compressa dopo aver violato l’obbligo di dimora. Il Tribunale gli ha anche revocato le autorizzazioni per i concerti.
A cura di Enrico Spaccini
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Zaccaria Mouhib, alias Baby Gang (foto da LaPresse) 
Zaccaria Mouhib, alias Baby Gang (foto da LaPresse) 

Zaccaria Mouhib, alias Baby Gang, non solo ha violato la misura cautelare dell'obbligo di dimora al quale era stato sottoposto dopo i fatti del 2022 di via Tocqueville a Milano, ma avrebbe anche sparato a un suo amico a una gamba con una pistola ad aria compressa. Per questo motivo la pm di Milano, Francesca Crupi, ha chiesto e ottenuto per lui i domiciliari e la revoca delle autorizzazioni che gli erano state concesse per continuare la sua attività da trapper, come quelle relative ai concerti.

Il ferimento di un amico con una pistola ad aria compressa

Secondo quanto ricostruito dalle indagini condotte dai carabinieri del nucleo Radiomobile di Lecco, lo scorso 20 gennaio Mouhib avrebbe lasciato la sua abitazione in orario serale per andare da un amico, un 24enne, chiedendogli ospitalità per la notte. Lui, però, si sarebbe rifiutato. A quel punto, il 20enne ha estratto una pistola ad aria compressa e gli ha sparato due volte alla gamba sinistra.

Il 24enne è dovuto andare a farsi medicare al pronto soccorso, dal quale è stato dimesso con una prognosi di dieci giorni. Lì è stato raggiunto dai carabinieri che, raccolta la sua testimonianza, sono andati a perquisire l'abitazione di Mouhib. Al suo interno hanno trovato una replica ad aria compressa di una Glock caricata con pallini metallici, nonostante il trapper avesse "negato qualsiasi detenzione" di armi.

La revoca delle autorizzazioni per i concerti

Mouhib doveva rispettare l'obbligo di dimora che prevedeva il divieto di allontanarsi da casa tra le 20 e le 9 del mattino. La misura cautelare gli era stata concessa dopo un periodo trascorso in carcere e in una comunità terapeutica. Al 20enne era stato concesso anche di poter continuare la sua carriera musicale, cosa che gli ha permesso di esibirsi lo scorso settembre all'Ippodromo di San Siro come ospite di Lazza.

Ora, però, dopo la denuncia dei carabinieri per lesioni aggravate, il Tribunale di Milano ha imposto a Mouhib gli arresti domiciliari e revocato le autorizzazioni per le incisioni in studi e le attività promozionali. Inoltre sono a rischi i concerti, come quello che era previsto per maggio al Forum di Milano.

Per il concerto del 6 maggio non era ancora stato formalmente autorizzato. Ovviamente sarà difficile per lui ormai ottenere un via libera.

Baby Gang: "Non capisco le accuse, non sgarro più"

"Non mi va di fare la vittima e di parlare tanto, ma io ancora oggi non capisco di cosa mi stanno accusando e penso manco loro": a scriverlo in un post sui suoi canali social è il trapper Baby Gang.

Il cantante ha poi aggiunto: "È un anno che sono fuori e in quest'anno non ho mai sgarrato nessuna prescrizione del giudice, per quello ho avuto la possibilità di esibirmi e di poter fare quest'anno i palazzetti". L'artista non nasconde la propria rabbia: "E secondo voi? Dopo tutto ciò vengo a bruciarmi tutto per una minchiata che non so ancora di cosa si tratta. Dio è grande e vede tutto l'ingiustizia che mi fate in questa terra la pagherete nella prossima vita".

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