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Il giudice al Comune di Milano: “Riconoscere come genitori del bambino una coppia gay”

Un giudice di Milano ha obbligato il Comune a riconoscere come genitori di un bambino nato negli Stati Uniti grazie alla maternità surrogata una coppia gay, formata da un padre italiano e uno americano. Palazzo Marino aveva dichiarato illegittimo il riconoscimento del bimbo come figlio alla nascita di entrambi i padri. Così la questione era arrivata in Tribunale.
A cura di Giorgia Venturini
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Foto di repertorio
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Riconoscere l'atto di nascita di un bambino nato negli Stati Uniti grazie alla maternità surrogata e ora affidato a due padri. È quanto ha deciso il Tribunale che ora ha obbligato il Comune di Milano a registrare i due padri come genitori: Palazzo Marino aveva dichiarato illegittimo il riconoscimento del bimbo come figlio alla nascita di entrambi i padri, un uomo italiano e uno americano. La questione sulla tutela dei bambini della coppia gay era poi arrivata ai giudici che hanno deciso basandosi su una importante decisione presa precedentemente dalla Corte Costituzionale.

Il riconoscimento con una firma all'anagrafe

"Nostro figlio è nato durante la pandemia", spiega quanto accaduto al Corriere della Sera il padre italiano. "Questo vuol dire che è stato difficile avere subito la cittadinanza italiana e quindi neppure i documenti che gli avrebbero permesso di tornare in Italia". L'altro genitore è stato costretto a tornare a Milano per lavoro, mentre il resto della famiglia è rimasta negli Stati Uniti per i cinque mesi peggiori della pandemia. Tutto finché non è stato riconosciuto la stepchild adoption. "È stato molto difficile". Ora arriva anche l'obbligo di un riconoscimento anche al Comune di Milano. Un vero passo in avanti se si conta che il Comune di Milano nel 2018 aveva iniziato a registrare alla nascita i figli delle coppie di donne lesbiche concepiti grazie alla fecondazione eterologa effettuata all'estero ma non nel caso si trattino di due genitori maschi. Dopo la sentenza della Corte di Cassazione a sezioni unite che parlava dell'adozioni in casi speciali ma solo in via privilegiata per per il riconoscimento dei figli di gay e lesbiche il Comune di Milano ha avuto un momento di arresto sul riconoscimento della nascita. E, una volta ottenuta l'adozione per via del giudice, il riconoscimento può andare a buon fine con una semplice firma di entrambi i genitori all'anagrafe. Alla base di tutto però ora manca una legge in Parlamento. Poco importa in questo caso per i giudici milanesi che hanno deciso che l'atto va trascritto: la registrazione deve avvenire perché si stratta di minori e perché ora la tutela dei due genitori non può essere sospesa a tempo indeterminato.

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