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Covid 19

“Il Covid è più brutto della guerra”: la felicità dei primi anziani vaccinati a Milano

Oggi all’ospedale Niguarda, così come nelle altre strutture sanitarie, è iniziata la somministrazione del vaccino anti Covid per gli over 80. Tra questi c’è Hidalgo Setti, 87enne che qualche minuto dopo aver ricevuto la prima dose, precisa: “Questo virus è più brutto della guerra”. Senza dubbio per lui il Covid è peggio delle bombe perché le seconde “nonostante abbiano colpito casa mia per ben due volte, le vedevo il virus no”. Intanto il direttore generale dell’ospedale Marco Bosio precisa che “la programmazione dei vaccini dipenderà anche dalle dosi che si hanno a disposizione”.
A cura di Giorgia Venturini
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"Questo virus è più brutto della guerra". Così Hidalgo Setti, uno degli over 80 che la mattina di oggi giovedì 17 febbraio si è sottoposto alla prima dose del vaccino anti Covid, mette a confronto l'anno appena trascorso con il periodo della guerra. E senza dubbio per lui il Coronavirus è peggio delle bombe perché le seconde, "nonostante abbiano colpito casa mia per ben due volte, le vedevo il virus no". Tanti altri anziani ai microfoni di Fanpage.it precisano anche che non ci hanno pensato due volte se sottoporsi al vaccino o meno: "Mi sorprende chi non lo vuole fare, per me è incredibile". Sono questi i commenti a caldo degli anziani fuori all'ospedale Niguarda di Milano dove pochi minuti prima hanno ricevuto la loro dose di vaccino. Lo stesso è successo negli altri ospedali lombardi dove questa mattina si è dato il via alla seconda fase della campagna vaccinale che vede coinvolti, per il momento, gli over 80.

Già comunicata la data del richiamo

"Una volta somministrato il vaccino al paziente gli è stata comunicata anche la data per il richiamo", spiega a Fanpage.it Marco Bosio, direttore generale dell'ospedale Niguarda di Milano. E poi aggiunge: "Come il resto della regione abbiamo programmato le vaccinazioni in base a quante dosi abbiamo a disposizione. A marzo dovrei terminare le prime somministrazioni e poi procediamo con il richiamo". E per tutti i pazienti usciti dall'ospedale il vaccino è la salvezza: "Sono stata in ospedale per quattro settimane a maggio, ma ne sono uscita – racconta una signora -. Non volevo morire e ora sono qui a fare il vaccino che per me vuol dire prevenzione anche verso gli altri. Quando sarò con le altre persone ora potrò stare più sicura. Perché il vaccino non è una condanna a morte, anzi". Ad oggi sono circa 400mila su 700mila gli over 80 lombardi che hanno prenotato il vaccino sulla piattaforma di Regione Lombardia: al Niguarda oggi sono stati circa 300 gli anziani a cui è stata inoculata la prima dose del vaccino Pfizer, a cui seguirà, tra 21 giorni, il richiamo.

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