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Il Comune tenta di mettere una pezza al caro affitti a Milano: tutti i bonus previsti per il 2023

Il Comune di Milano ha approvato quattro delibere per l’emergenza abitativa: delibere che però sfiorano solamente il problema del caro affitti che sta trasformando Milano in una città sempre più respingente per alcune categorie di cittadini.
A cura di Ilaria Quattrone
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È ormai assodato che Milano stia diventando sempre più respingente nei confronti di alcune categorie di cittadini, in particolare modo studenti e giovani. Chi sceglie di prendere in affitto una casa o addirittura comprarla, sa che dovrà fare i conti con prezzi elevatissimi e spesso per appartamenti fatiscenti. Questa situazione spinge molti a rivedere i propri progetti e tanti altri a chiudere un occhio e accettare di sborsare cifre irragionevoli.

Il Comune ha però scelto di non affrontare il problema di petto, ma solo di girarci attorno mettendoci qualche pezza qua e là. Le ultime delibere, che in alcuni casi hanno criteri stringenti, potranno sicuramente aiutare qualcuno (pochi rispetto al numero dei residenti a Milano), ma lascerà indietro tanti altri che dovranno affrontare da soli l'impennata dei prezzi.

Le delibere del Comune

La prima delibera fa riferimento, come illustrato dal sindaco Giuseppe Sala, alle tante case sfitte che si trovano nel capoluogo meneghino e che rimarrebbero tali perché mancherebbero i soldi per poterle sistemare. Sono stati quindi stanziati tre milioni di euro per ristrutturare centoventi case, 44 delle quali si trovano nel quartiere San Siro. I restanti alloggi, di proprietà di Aler, sono ancora da individuare. Una volta selezionati, saranno destinati a specifici progetti sociali.

C'è poi una seconda delibera che stanzierà oltre tre milioni di euro nel triennio 2023 e 2025 alle coppie under 35 che hanno avuto (o che avranno) un figlio nel 2023. Potranno accedervi solo coloro con un Isee entro i trentamila euro. Per queste coppie saranno destinati 250 euro al mese per tre anni.

Nella terza delibera si fa riferimento ai lavoratori dipendenti che hanno un Isee non superiore ai 26mila euro. Saranno messi a disposizione trecento appartamenti di proprietà comunale, che attualmente sono sfitti, che fanno parte della locazione agevolata e che si trovano nei quartieri Gallaratese, Niguarda e Barona.

Una volta avuta l'autorizzazione da Regione, sarà possibile procedere con l'assegnazione. Saranno soprattutto destinati ai lavoratori dei servizi essenziali e "alle aziende pubbliche e private che decideranno di collaborare con il Comune di Milano". Quindi non proprio tutti. L'amministrazione rassicura però che, nei prossimi mesi, cercheranno di assegnare un totale di duemila alloggi.

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