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Giulia muore a 17 anni, soffriva di anoressia. Il fratello: “Inseguiva la bellezza vista sui social”

È morta a diciassette anni Giulia Scaffidi. La ragazza, che da tre anni soffriva di anoressia, si è spenta il 25 novembre all’ospedale di Lodi: pesava solo 26 chili.
A cura di Filippo M. Capra
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Giulia Scaffidi
Giulia Scaffidi

Giulia Scaffidi è morta è morta il 25 novembre scorso a Lodi, nel reparto di pediatria dell'ospedale in cui era ricoverata a causa di complicazioni legate all'anoressia, di cui soffriva da tre anni. Aveva 17 anni, tra un mese ne avrebbe compiuti diciotto. A spiegare le condizioni di salute della ragazza è stato il fratello Tony che in un'intervista al Corriere della sera ha puntato il dito contro la bellezza imposta dai social network, propinata dai "falsi messaggi che arrivano dal mondo delle fashion blogger".

Il fratello Tony punta il dito contro social e fashion blogger

Giulia è stata ricoverata il 24 novembre in gravi condizioni. Entrata in coma alle 5 di mattina del giorno successivo, è spirata nel pomeriggio. Per lei i medici non sono riusciti a fare altro. Negli ultimi tre mesi pesava appena 26 chili. Il fratello, che lavora come art director e make-up artist, dice che "Giulia si vedeva perfetta così". Esclusa la morte del padre quattro anni fa come causa dell'anoressia della sorella, mentre è maggiormente attenzionato dal 37enne il mondo della moda: "Come mia sorella ne ho viste fin troppe. Modelle che nella spasmodica ricerca della perfezione fisica vivono una vita di privazioni". Anche la mamma di Giulia, Elena, ricorda i momenti in cui hanno scoperto che la figlia nascondeva il cibo. Il primo ricovero a Piacenza, dove è rimasta in cura per quattro mesi, ai termini dei quali pareva "aver imboccato la via della guarigione". Ma le cose sono rapidamente peggiorate ancora: Giulia non mangiava più, "beveva solo acqua bollente".

La madre di Giulia: Durante il Covid è stato un inferno

Difficile anche periodo pandemico, durante il quale madre e figlia sono state chiuse in uno stanzino dell'ospedale San Paolo di Milano per cinque mesi. Fondamentale che Giulia evitasse il contagio da Covid. "È stato un inferno", ricorda mamma Elena che sottolinea come la figlia le avesse confidato di non poterne più di vedere medici in continuazione. I funerali della ragazza si sono svolti ieri, sabato 27 novembre, nella parrocchia di San Martino Pizzolano, paese in cui Giulia era residente.

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