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Elezioni comunali Milano 2021

Elezioni Milano, la replica di Sala: “Chi non si dice antifascista non è degno di guidare la città”

Dopo le parole di ieri del candidato sindaco del centrodestra di Milano, Luca Bernardo, arriva la replica del primo cittadino Giuseppe Sala: “Sono convinto in modo assoluto che chi non ha il coraggio di dichiararsi antifascista non sia degno di guidare la nostra città, Medaglia d’oro della Resistenza”. Bernardo infatti ha affermato di non distinguere le persone tra fasciste e anti-fasciste.
A cura di Ilaria Quattrone
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Dopo le parole di ieri del candidato sindaco di Milano del centrodestra Luca Bernardo, che hanno scatenato diverse polemiche, il primo cittadino del capoluogo meneghino Giuseppe Sala ha voluto replicare. In un post su Instagram ha infatti scritto: "Sono convinto in modo assoluto che chi non ha il coraggio di dichiararsi antifascista non sia degno di guidare la nostra città, Medaglia d'oro della Resistenza.

Sala: Non posso esimermi dal dire la mia

Sala sostiene inoltre che certi valori non sono mode ma "il frutto del sacrificio di nostri concittadini per garantire la democrazia contro ogni forma di dittatura. Di cui godiamo anche oggi". Nonostante sia fermamente deciso a non rispondere alle parole dei suoi avversari, in questa occasione "non posso esimermi dal dire la mia". Infine, il sindaco ci tiene a sottolineare che: "Porterò avanti le mie idee e poi decideranno i milanesi chi più è degno di guidare Milano fino al 2026".

Bernardo: Il mio antifascismo è nei fatti

Immediata anche la replica di Bernardo: "Il mio antifascismo è nei fatti, non nelle etichette: nessuno mi può accusare di essere fascista". Il candidato ha poi ribadito che il concetto da lui espresso era semplice e chiaro: "Bastava ascoltare e riportare con onestà quanto ho detto". Ha poi ricordato che il nonno tolse la divisa di granatiere per fare il partigiano a Bologna: "Mi onoro della lunghissima amicizia con la comunità ebraica milanese. Questi sono i fatti. Altro, invece – ha aggiunto -, sono le accuse create ad arte (sotto l'ombrellone in riva al mare) e alimentate dalla macchina social. Da medico e uomo della società civile sono abituato ad affrontare i colpi bassi che la vita riserva, ma non ero preparato a bugie, falsità e polemiche architettate per raccattare un voto in più".

Le parole del candidato Bernardo

Proprio ieri il dottor Bernardo, a margine di un appuntamento elettorale a Portello, ha affermato: "Io non distinguo persone tra fascisti e antifascisti. Le persone non le distinguo se non per uomo, donna e persone perbene". E a chi gli ha chiesto come definisce se stesso, il candidato ha risposto: "Io mi definisco Luca Bernardo che arriva dalla società civile. Ho fatto il medico, il Covid, e sto nel sociale da più di 30 anni. Non mi definisco né A, né B, né Z. Mi definisco un cittadino aperto e liberale, la libertà conquistata grazie ai nostri nonni dobbiamo portarla sempre avanti". Dopo le sue parole sono state diverse le reazioni. Tra queste, le più dure sono state quelle del Partito democratico: "Dispiace che la destra abbia schierato un candidato che non rende onore alla grande storia democratica di Milano", aveva commentato la presidente dei senatori del Pd Simona Malpezzi.

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