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Elezioni comunali Milano 2021

Elezioni Milano, il candidato comunista Pascale: “Sala e Bernardo, due facce della stessa medaglia”

Alessandro Pascale è Il candidato sindaco del Partito Comunista alle prossime elezioni Comunali di Milano. Dalla questione casa alla questione stadio, da Beppe Sala (“borghese liberale”) a Luca Bernardo (“uguale al sindaco uscente”): Pascale parla a Fanpage.it della Milano che vorrebbe se vincesse le elezioni.
A cura di Redazione Milano
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Alessandro Pascale, candidato sindaco a Milano per il Pc
Alessandro Pascale, candidato sindaco a Milano per il Pc
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Intervista a cura di Filippo M. Capra e Francesco Loiacono

Nato ad Aosta nel 1985, Alessandro Pascale, candidato sindaco di Milano per il Partito Comunista di Marco Rizzo, si trasferisce nel capoluogo lombardo dove consegue la laurea in Storia e inizia a lavorare come insegnante nelle scuole superiori milanesi. Non solo, scrive saggi sulla storia del comunismo e si iscrive ai giovani comunisti del Partito della Rifondazione Comunista, che lascia per sposare il progetto di Rizzo. Fanpage.it lo ha intervistato.

Perché ha lasciato Rifondazione per il Pc? 

Perché ho capito che il progetto di unire la sinistra era fallimentare. La politica di Rifondazione era quella di unire tutto ciò che era a sinistra del Partito Democratico, ma paradossalmente questa cosa ha prodotto ulteriori frammentazioni che hanno portato a risultati sempre peggiori. Bisogna riuscire a riscoprire i fondamentali, capire cosa significhi essere di sinistra. Noi crediamo che non ci possa essere un messaggio di emancipazione sociale senza una critica del sistema capitalistico e un recupero di una serie di fondamentali teorici.

Un esempio? 

Il rischio di scadere nell'elettorialismo, ovvero piegare la propria azione politica scendendo a mille compromessi solo per tornare nelle istituzioni. Questo è stato un cancro, ha distrutto la sinistra anticapitalista.

Come si coniuga la filosofia comunista nella realtà milanese del 2021 post pandemia? 

Sala diceva: Milano non si ferma. Perché? Perché è la capitale del capitalismo nostrano. Questa politica, che si è piegata a Confindustria, ha portato a 130.000 morti a livello nazionale e ad un protrarsi della pandemia fino ad oggi. Laddove governano i comunisti, la situazione è stata esattamente diversa. La tutela della salute dovrebbe essere primaria. Oggi si fanno gli interessi di ristrette élite a discapito delle classi più popolari. Noi abbiamo stilato un programma in nove punti in cui decliniamo il nostro “programma massimo” assieme ad un “programma minimo” che si potrebbe attuare subito. (Qui il link)

Come potreste governare Milano, la città più europea d'Italia, se siete dichiaratamente anti Ue?

Noi diciamo che non possiamo risolvere le problematiche strutturali di Milano senza un cambio delle politiche nazionali. Sappiamo comunque che non governeremo la città al termine delle elezioni, anche se c'è una serie di cose che si potrebbero fare già domani per alleviare le problematiche delle classi popolari.

Ad esempio?

Il punto centrale per Milano è la questione casa dove si deve fermare la speculazione edilizia dei privati lasciando il monopolio del settore ad un'unica azienda pubblica da creare. Inoltre ci sono diecimila case popolari che sono ancora vuote che assegneremmo entro tre anni.

La seconda cosa che fareste? 

Tutte le aziende pubbliche vanno trasformate in modo da tendere alla gratuità dei servizi e garantendo una compartecipazione dei lavoratori alle decisioni.

Cosa pensa di Sala e Bernardo?

Sono due facce della stessa medaglia.

In caso di ballottaggio vi esporrete?

No, non daremo alcun tipo di indicazione all'eventuale secondo turno.

Che sindaco è stato l'ex commissario straordinario di Expo 2015?

Sala e la sua alleanza politica hanno incarnato gli interessi della borghesia liberale di Milano, di quelli che si interessano del proprio portafogli e la domenica vanno a messa. Quelli che si dicono di sinistra e sostengono il ddl Zan.

Che non è di sinistra o non è da sostenere? 

È una barbarie discriminare qualcuno per le proprie preferenze sessuali. Dopodiché il punto è questo: è possibile che tutto il dibattito pubblico si incentri solo sul ddl Zan? Ci sono drammi sociali in corso, penso ai licenziamenti che fioccano, che richiedono un'attenzione primaria.

La vostra ambizione?

Costituire l'avanguardia dei cittadini più consapevoli. A me interessa di più riuscire ad avere un militante piuttosto che cento voti, perché i voti possono arrivare e andarsene. Noi dobbiamo costruire un'organizzazione radicata sul territorio per fare quella che Gramsci diceva essere "una guerra di posizione".

Come pensate di recuperare i voti delle periferie milanesi ormai in mano alla Lega?

Andando sul territorio e parlando con i cittadini. Altri come Potere al Popolo fanno i banchetti per raccogliere le firme e in teoria non si potrebbe. Non c'è ancora il bando, è una cosa scandalosa, vergognosa e anti-democratica che queste Comunali non siano ancora state convocate e che si parli di farle a fine settembre. Evidentemente i partiti di governo non hanno voglia di litigare tra loro.

Voi che vi ispirate a Lenin, Stalin e altre figure del comunismo internazionale siete democratici?

Il sistema attuale non lo è.

E voi? 

Cos'è la democrazia? Il potere nelle mani del popolo. Credo sia più democratico un sistema come Cuba piuttosto che uno come il nostro dove ci siamo trovati Draghi premier.

Le periferie sono state migliorate davvero? Consideriamo Isola, la prima parte di via Padova, il progetto per la Bovisa…

Si tende a spostare i poveri che vivevano prima il quartiere sempre più fuori. I vecchi residenti non potranno mai permettersi un appartamento o un tenore di vita con l'arricchimento della zona riqualificata. È il fenomeno della gentrificazione.

Pro o contro al nuovo stadio di San Siro?

Contro, sosteniamo le rivendicazioni del Comitato San Siro che rifiuta le ipotesi dell'abbattimento.

Con Mariani, di Milano in Comune, potreste collaborare?

Un confronto si potrebbe fare, non vedo preclusioni. Mi sembra però che ci sia un grosso problema perché lui sarebbe aperto al confronto con Sala in un ipotetico secondo turno. Sulla base di cosa ti confronti con Sala che ogni anno va a commemorare Ramelli? Nemmeno i sindaci di centrodestra lo facevano.

A Milano si vive male? O solo una categoria sociale se la passa peggio? 

Basta vedere la mappa del redditometro dei quartieri. Il centro vive bene, poi però abbiamo visto le code dei poveri a Pane Quotidiano.

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