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Elezioni comunali Milano 2021

Elezioni Milano, gazebo di Beppe Sala distrutti e sporcati con feci

La campagna elettorale a Milano entra nel vivo e cominciano a fioccare i “botta e risposta” tra i candidati. A tenere banco in queste ultime ore è la polemica che riguarda lo spazio dei manifesti elettorali. Per Bernardo, candidato del centrodestra, il ritardo nella preparazione dei tabelloni sarebbe un modo per “narcotizzare la campagna”. Pronta la risposta del sindaco Sala, che rispedisce al mittente le accuse, sottolineando come sia solo un voler “alzare i toni”, raccontando di gazebo delle sue liste vandalizzati e sporcati con feci.
A cura di Simona Buscaglia
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Comincia a diventare più movimentata la campagna elettorale a Milano. A poche settimane dal voto, che sarà il 3 e 4 ottobre, i "botta e risposta" tra l'attuale sindaco Giuseppe Sala, candidato del centrosinistra, e il volto del centrodestra Luca Bernardo cominciano a diventare serrati. Al centro delle polemiche di queste ore c'è la visibilità dei candidati sui manifesti elettorali. Il primo cittadino oggi, a margine di un evento in Darsena, rispedisce al mittente le accuse dello sfidante Bernardo che aveva parlato di una "volontà di narcotizzare la campagna elettorale" a causa degli spazi elettorali che non ci sono per tutte le liste.

Bernardo: c'è volontà di narcotizzare la campagna elettorale

La mancanza di quattro plance per affiggere manifesti con candidati e programmi impedirebbe a tutti di avere visibilità. "Questo è un problema sostanziale di democrazia e legalità – ha detto Bernardo -. Il sindaco Sala sta puntando a una narcotizzazione della campagna elettorale. Noi crediamo invece in una grande partecipazione dei milanesi al voto". A sostenere la tesi di Bernardo, anche l'europarlamentare leghista Silvia Sardone, che ha specificato: "Sala ha scientemente deciso che la campagna elettorale va fatta così, una campagna di impar condicio. Sala ha tutto l'interesse a non far sapere alla città che si va a votare".

Sala: Mio gazebo vandalizzato ma non ho detto nulla

"Narcotizzare la campagna elettorale addirittura, che devo rispondere?", comincia così la replica di Sala alle parole di Bernardo, che ha aggiunto: "Noi siamo nelle mani delle regole e delle difficoltà, gli uffici stanno facendo il possibile perché questa situazione sia risolta in un paio di giorni". L'attuale primo cittadino ha poi precisato: "Qui il tema è se si vuole strumentalizzare o meno, io non ho detto niente fino adesso ma ho avuto dei gazebo della mia lista distrutti, in cui qualcuno è entrato, ha distrutto i manifestini e ha fatto i suoi bisogni dentro. Bisogna capire se in questo momento in cui serve tranquillità si vogliono alzare i toni o meno. Lui li alza e io lavoro e cerco di risolvere tutto".

Assessore Cocco: nessuno sarà penalizzato

In giornata è arrivata anche la precisazione dell'assessore ai servizi civici del Comune di Milano, Roberta Cocco: "Nessuno sarà penalizzato perché i manifesti elettorali non potranno essere affissi fino al momento in cui l'installazione dei tabelloni non sarà completata. Cosa che avverrà tra due giorni al massimo". "Gli uffici avevano previsto oltre 4 mila tabelloni per un numero ipotizzato di 24 liste – ha aggiunto Cocco -. Con l'ufficializzazione del numero delle liste in corsa, ben 28, si è dovuto provvedere all'installazione di ulteriori tabelloni. I lavori sono in corso e termineranno in questi giorni così che tutte le liste, nell'ordine che, lo ricordo, è stato deciso dal sorteggio, possano esporre i propri manifesti nelle località distribuite fra i municipi". "Grazie al lavoro delle squadre del Reparto strade e del Nucleo di Intervento rapido del Comune, l'installazione dei tabelloni elettorali sta procedendo rapidamente: – ha concluso – gli ultimi 340 saranno installati nei prossimi due giorni completando così la disponibilità degli spazi per le 28 liste in corsa".

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