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Dati e smentite su AstraZeneca: il caos comunicativo in Regione Lombardia alimenta l’incertezza

I dati confusi e le dichiarazioni contraddittorie sulle rinunce al siero AstraZeneca in Regione Lombardia rischiano di creare ulteriori problemi su una campagna di vaccinazione già di per sé incerta. Nelle ultime ore, l’assessora al Welfare Letizia Moratti ha smentito il dg del Welfare Giovanni Pavesi sostenendo che siano “irrisorie le defezioni” tra i cittadini lombardi che dovrebbero sottoporsi al vaccino AstraZeneca.
A cura di Ilaria Quattrone
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Smentite, dichiarazioni contraddittorie e caos sui numeri: quello che è andato in scena oggi in Regione Lombardia rischia di affossare una campagna di vaccinazione sulla quale già di per sé aleggia un clima di incertezza. Al centro dell'ultimo caso c'è il tema scottante delle rinunce da parte dei cittadini al vaccino AstraZeneca. Un tema sul quale c'è la massima attenzione da parte delle Istituzioni considerato che ulteriori defezioni potrebbero portare a rallentamenti.

Il precedente

E in Lombardia a complicare le cose ci pensa – ancora una volta – la scarsa capacità comunicativa di Regione. Già nelle settimane precedenti avevamo assistito a un rapido cambio di programma: il consulente della campagna di vaccinazione Guido Bertolaso che smentiva l'assessora regionale al Welfare Letizia Moratti. Il tema, quel giorno, era stato l'invito rivolto dalla vicepresidente a tutti gli over 80 di presentarsi ai centri vaccinali anche se sprovvisti di prenotazione. Un invito poi riformulato dallo stesso Bertolaso che invece chiedeva agli anziani di iscriversi al portale di Poste così da ricevere poi la data dell'appuntamento.

L'assessora Moratti smentisce il dg Pavesi

Oggi però le smentite toccano alla vicepresidente Moratti. A essere "ripreso" è il direttore generale del Welfare di Regione Giovanni Pavesi. Il dg, nella mattinata di oggi, durante l'audizione in commissione Sanità del Consiglio Regionale, ha sostenuto come il 15 per cento dei cittadini abbia rinunciato al siero AstraZeneca e definito il tema come "un fenomeno importante". L'assessora Moratti invece, a distanza di poche ore, ha smentito – o quasi sminuito – quanto riferito da Pavesi. La vicepresidente ha voluto rassicurare tutti affermando che "le rinunce sono irrisorie" e che solo "il cinque per cento dei cittadini ha rifiuto AstraZeneca".

La posizione delle opposizioni

Una scelta, quella della smentita, che non fa che creare maggiore caos in un momento dove è vitale dare sicurezza. E non mancano di notarlo le stesse opposizioni. "Dovrebbero governare il piano vaccinale ma, a quanto pare, non sanno di cosa parlano, smentendosi l’uno con l’altro. In questo modo – afferma in una nota stampa il capogruppo del Movimento Cinque Stelle Massimo De Rosa – altro non fanno se non alimentare la confusione, la disinformazione e la paura dei cittadini. Quando invece dovrebbero convincere con informazioni corrette e rassicurare con un’organizzazione funzionante. Evidentemente non sono in grado di garantire né l’uno né l’altra". Dello stesso avviso il consigliere regionale e capodelegazione del Partito democratico Samuele Astuti che invita Regione ad avere una sola voce univoca: "Di questo hanno bisogno i cittadini per vivere con la necessaria tranquillità la campagna vaccinale. La confusione nella comunicazione istituzionale genera incertezza e il risultato rischia di essere la mancanza di fiducia e la fuga dalle somministrazioni”.

Anticipata la campagna di vaccinazione tra i 70 e i 74enni

Eppure per quanto l'assessora Moratti neghi che "l'effetto AstraZeneca" abbia spinto molti a rinunciare al vaccino, qualcosa deve essere accaduto considerato che la campagna di vaccinazione tra i 70-74enni è stata anticipata proprio per le scarse adesioni tra i 70 e i 79enni. Una carenza sottolineata sempre dal consigliere Astuti che afferma come su 995mila cittadini prenotati sul portale di Poste per la vaccinazione solo 716.861 ha aderito, circa il 28 per cento: "Un numero non indifferente che rischia di non ridursi se la Regione non avvierà una campagna d’informazione e sensibilizzazione unica e chiara". Una limpidezza che dovrebbe essere quanto mai fondamentale per una Regione che a più riprese ha promesso di concludere la campagna di vaccinazione entro l'estate.

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