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Effetto AstraZeneca in Lombardia, prenotazioni al vaccino inferiori al previsto tra i 75-79enni

In Lombardia “l’adesione della fascia tra i 75 e i 79enni, dopo un primo giorno molto promettente, è inferiore al previsto. E la causa è AstraZeneca”. Lo ha detto il direttore generale al Welfare Giovanni Pavesi, spiegando perché la Regione ha anticipato ad oggi le prenotazioni al vaccino anti Covid per la fascia 70-74 anni. “Se un 80enne rifiuta un vaccino AstraZeneca non sappiamo nemmeno noi come comportarci. È un problema. Ci stiamo pensando, per ora lo mettiamo in coda”.
A cura di Francesco Loiacono
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In Lombardia l'adesione dei cittadini tra i 75 e i 79 anni alla campagna vaccinale contro il Coronavirus è "inferiore al previsto". A dirlo è stato il direttore generale dell'assessorato al Welfare Giovanni Pavesi nel corso di un'audizione congiunta delle Commissioni Sanità e Bilancio del Consiglio Regionale. Pavesi ha anche spiegato il motivo delle scarse adesioni: "La causa è AstraZeneca", e nello specifico dunque le ultime vicissitudini legate al vaccino anglo-svedese, il cui utilizzo è stato raccomandato in via preferenziale solo per gli over 60 anche in Italia dopo che in tutto il mondo si sono verificati rarissimi fenomeni trombotici e tromboembolici specialmente in persone under 60 vaccinate con questo medicinale.

Se un 80enne rifiuta il vaccino AstraZeneca lo mettiamo in coda

Il possibile rifiuto del vaccino AstraZeneca da parte di over 60 potrebbe costituire un problema per l'andamento della campagna vaccinale lombarda e non solo. Già ieri Carlo Signorelli, ordinario di Igiene e Sanità pubblica all’Università San Raffaele di Milano e membro del Comitato tecnico scientifico (Cts) regionale, aveva spiegato che in Lombardia si è registrato "il 15-16 per cento di mancate presentazioni alla somministrazione" per chi doveva ricevere il vaccino anglo-svedese. Oggi Pavesi ha ribadito il problema: "Se un 80enne rifiuta un vaccino AstraZeneca non sappiamo nemmeno noi come comportarci. È un problema. Ci stiamo pensando, per ora lo mettiamo in coda – ha detto secondo quanto riporta l'agenzia Ansa -. Sono preoccupato per i prossimi giorni in cui chiudiamo gli over 80 e iniziamo i disabili e domiciliari – ha concluso Pavesi -. Il rischio di qualche scivolone c'è, ma poi si aprirà la partita più agevole delle fasce anagrafiche".

Oltre 292mila le persone prenotate con Poste

In Lombardia finora i vaccini AstraZeneca risultano i meno utilizzati rispetto alle dosi consegnate: stando ai dati aggiornati ad oggi, sono state utilizzate il 51 per cento delle 660.500 dosi consegnate. Per quanto riguarda le prenotazioni, invece, stando ai dati di ieri, 7 aprile, tramite il nuovo sistema di prenotazione di Poste italiane, avviato il 2 aprile inizialmente per le persone tra i 75 e i 79 anni, si sono prenotati 292.711 cittadini. Il target dei cittadini tra 75 e 79 anni ammonta però a oltre 449mila. È proprio a causa del basso numero di adesioni in questa fascia che già da oggi, in anticipo rispetto alla data prefissata (15 aprile), le prenotazioni sul portale di Poste italiane sono state aperte anche per coloro che hanno tra i 70 e 74 anni: un bacino di oltre 546mila persone. Da ieri inoltre, sempre sullo stesso portale di Poste italiane possono prenotarsi gli over 80 che non avevano dato la propria adesione sul precedente sistema gestito da Aria. Sono circa 60mila gli anziani che non si erano registrati: in cinquemila si sono presentati ieri nei diversi centri vaccinali senza prenotazione.

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