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Covid 19

Moratti smentisce la direzione Welfare: “Meno del 5 per cento rifiuta AstraZeneca, nessun allarme”

“Le rinunce a vaccinarsi con AstraZeneca in Lombardia sono irrisorie, piuttosto sono in aumento considerevole le domande di approfondimento e di spiegazione sul vaccino”: ad affermarlo in una nota stampa è l’assessora al Welfare e vicepresidente di Regione Lombardia Letizia Moratti che smentisce quanto riferito dal direttore generale del Welfare di Regione, Giovanni Pavesi. Il dg aveva sostenuto che a oggi “il 15 per cento della popolazione ha rifiutato il siero AstraZeneca”.
A cura di Ilaria Quattrone
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"Le rinunce a vaccinarsi con AstraZeneca in Lombardia sono irrisorie, piuttosto sono in aumento considerevole le domande di approfondimento e di spiegazione sul vaccino": ad affermarlo in una nota stampa e l'assessora al Welfare e vicepresidente di Regione Lombardia, Letizia Moratti. Parole che contrastano con quanto sostenuto precedentemente dal direttore generale del Welfare Giovanni Pavesi che, in un'audizione in Commissione sanità del Consiglio Regionale, ha parlato di come a oggi il 15 per cento della popolazione rifiuti il vaccino: "Si ha la sensazione che sarà un numero in crescita".

Moratti: Nessun allarme-rinunce

E proprio la precisazione della vicepresidente è volta a smentire quanto riferito dal Dg al Welfare: "Nel corso delle anamnesi – spiega Moratti – i nostri medici stanno ricevendo una crescente domanda di approfondimenti su AstraZeneca da parte dei cittadini che però, grazie soprattutto alla competenza, alla chiarezza e alle rassicurazioni del personale medico, accettano nella pressoché totalità di farsi vaccinare". Non ci sarebbe quindi alcun "allarme-rinunce". Anzi, l'assessore spiega come "è meno del 5 per cento dei cittadini che sarebbero vaccinati con questo vaccino a rifiutare effettivamente la somministrazione".

Anticipata la campagna di vaccinazione tra i 70-74enni

Stando a quanto riferito dall'assessora Moratti le sospensioni cautelative del siero AstraZeneca non avrebbero provocato defezioni tra la popolazione, ma solo necessità di chiarimenti. Eppure proprio a causa delle scarse adesioni tra i 75 e i 79enni per quello che era stato definito "effetto AstraZeneca", è stata anticipata la campagna di vaccinazione tra i 70 e 74enni. Da domani infatti oltre 540mila persone potranno ricevere la loro dose di vaccino anti-Covid.

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