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Dal 7 gennaio gli studenti tornano a scuola, Atm e Trenord: “Potenzieremo i mezzi pubblici”

In vista della riapertura delle scuola superiore di Milano e provincia, a partire dal 7 gennaio con ingressi scaglionati, Atm e Trenord hanno annunciato un potenziamento dei mezzi pubblici. Atm ha annunciato un piano straordinario che prevede oltre 800 corse aggiuntive al giorno e 60 bus navetta.
A cura di Simone Gorla
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A gennaio, gli studenti degli istituti superiori di Milano torneranno a frequentare in presenza le lezioni. Lo ha annunciato il dirigente dell'Ufficio scolastico di Milano ed ex ministro dell'Istruzione, Marco Bussetti. Dal 7 gennaio, entro le ore 8 faranno il loro ingresso a scuola fino al 50 per cento degli studenti totali. Dopo le 9.30, i restanti fino a raggiungere la percentuale del 75 per cento della popolazione studentesca

Lo ha confermato anche il sindaco, Giuseppe Sala, spiegando ai giornalisti che "ieri Fontana ha mandato contemporaneamente anche una lettera al governo dopo aver discusso con tutti noi sindaci e nella lettera si parte con un'ipotesi del 50 per cento di didattica in presenza, fino a salire al 75 per cento".

In vista della riapertura delle scuole saranno potenziati i mezzi pubblici. Atm ha annunciato un piano straordinario che prevede oltre 800 corse aggiuntive al giorno e 60 bus navetta che serviranno 32 tra istituti e plessi scolastici milanesi più frequentati, oltre alle scuole situate fuori dal Comune nel primo hinterland. Il piano è stato illustrato dal direttore generale di Atm, Arrigo Giana, e dall'amministratore delegato di Trenord, Marco Piuri, nel corso di un incontro con la stampa.

Trenord ha reso noto di aver potenziato il servizio per la ripresa di gennaio fino a effettuare più di 2150 treni e oltre 180 corse con bus. "Occorre l'impegno di tutti per favorire un progressivo ritorno delle persone sui treni regionali: ora siamo al 40 per cento del periodo pre-Covid – ha detto Piuri, incontrando i giornalisti -. Purtroppo una campagna mediatica senza basi scientifiche ha decretato che i mezzi pubblici sono pericolosi e fonte di contagio. Pagheremo per anni questo deterioramento della percezione del servizio pubblico. Ma noi siamo un input del sistema, con tutti i vincoli che questo comporta: il sistema della mobilità è ovunque saturo nelle ore di punta, sulle strade come sui binari. Non si può ripartire tutti ‪alle 7 del mattino‬".

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