Da Milano al lago di Iseo per vaccinarsi: continua l’odissea per gli anziani in Lombardia

Vaccini anti Covid e anziani over 80: in Lombardia prosegue l'odissea per coloro che non sono ancora stati vaccinati. Ci sono i casi eclatanti, come quelli che riguardano anziani residenti a Milano che vengono inviati fin sul lago di Iseo, a quasi 100 chilometri di distanza. E poi ci sono casi che ormai si potrebbero definire all'ordine del giorno, perché fanno parte di quei disservizi della società regionale Aria che hanno spinto la stessa Regione Lombardia a optare, per la vaccinazione di massa che inizierà il 12 aprile, per la piattaforma di Poste italiane.

Lettera e interrogazione della consigliera del Pd Bocci

A raccogliere in una lettera alcune testimonianze di anziani alle prese con i problemi della campagna vaccinale in Lombardia è stata, ultima in ordine di tempo, la consigliera regionale del Pd Paola Bocci. L'esponente dem ha messo nero su bianco le storie delle persone che si sono rivolte a lei in questi giorni, scrivendo una missiva all'assessore al Welfare e alla vice presidente di Regione Lombardia Letizia Moratti e al direttore generale dell'assessorato al Welfare Giovanni Pavesi e depositando un'interrogazione a risposta scritta sull'argomento sempre all'assessore Moratti. Nell’interrogazione la consigliera chiede di sapere "se e come Regione Lombardia si stia adoperando per rivedere le assegnazioni, sia per la prima dose, sia per il richiamo successivo, individuando punti vaccinali più prossimi al domicilio dei richiedenti. Inoltre, se e come Regione Lombardia intenda adoperarsi per vaccinare gli over80 non ancora in possesso di una prenotazione, sia autonomi, sia bisognosi di vaccinazione a domicilio".

Tra le testimonianze raccolte dalla consigliera Bocci vi sono quelle di cittadini residenti a Milano città, in zone come Prato Centenaro e Isola, inviati a vaccinarsi a Pieve Emanuele, Binasco o San Donato Milanese, e persone residenti nei comuni di Città Metropolitana e destinati a sedi in altre province, ad esempio da Gorgonzola a Lodi, pur avendo centri vaccinali vicini a casa. Fino al caso limite degli anziani residenti al Giambellino, quartiere alla periferia sud ovest di Milano, e inviati a vaccinarsi a Iseo, sulle sponde dell'omonimo lago: "L’elenco delle persone che a me si sono rivolte è ogni giorno più consistente e immagino che la direzione del settore sanità e le Ats di competenza, siano al corrente della situazione e possano verificarla", ha scritto la consigliera nella lettera.

Corsa contro il tempo per vaccinare tutti gli anziani

Al momento gli anziani over 80 che hanno ricevuto la prima dose di vaccino sono 478mila, ossia il 72 per cento di coloro che si sono prenotati (665mila). Mancano all'appello ancora quindi circa 200mila persone, che la Regione conta di riuscire a vaccinare con la prima dose entro l'11 aprile. Una corsa contro il tempo: per raggiungere l'obiettivo si è deciso di aprire i centri vaccinali a tutti coloro che non hanno ricevuto l'appuntamento, anche senza prenotazione: "Potranno recarsi direttamente al centro vaccinale più vicino muniti di tessera sanitaria e documento di identità per farsi vaccinare dal 7 all'11 aprile", ha spiegato l'assessorato al Welfare. Ci sono però anche 60mila over 80 che non si sono mai prenotati: da oggi, 7 aprile, potranno farlo tramite il portale di Poste italiane già attivo per chi ha ta i 75 e i 79 anni.