Sciopero per Gaza di venerdì 3 ottobre a Milano, lancio di fumogeni sul corteo in Tangenziale

Il corteo per Gaza a Milano è partito alle 9 da Porta Venezia fino a piazza Leonardo Da Vinci, davanti al Politecnico. I treni della metropolitana verde M2 saltano la fermata di Lambrate, presidiata dalla polizia in assetto antisommossa. Gli attivisti: “Bloccheremo anche la Tangenziale”
A cura di Francesca Del Boca
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Lanciati fumogeni contro il corteo in Tangenziale (foto di Beatrice Barra – Fanpage.it)
Lanciati fumogeni contro il corteo in Tangenziale (foto di Beatrice Barra – Fanpage.it)

È pronta a fermarsi Milano per la giornata di oggi, venerdì 3 ottobre, in occasione dello sciopero generale proclamato dai principali sindacati nazionali e di base (CGIL, USB, Cobas, Cub) per il settore pubblico e privato come forma di protesta per l'abbordaggio militare della Flotilla che trasportava aiuti umanitari per Gaza. Qui, oltre allo stop dei servizi (trasporti, scuola, sanità), è in programma un corteo con ritrovo dalle ore 9 in Porta Venezia e arrivo in piazza Leonardo Da Vinci, davanti al Politecnico: a questo link il percorso della manifestazione indetta a sostegno della Global Sumud Flotilla. La CGIL stima che per le strade del capoluogo lombardo siano presenti circa 100mila persone (30mila per la Questura), che si muovono al grido di "Milano sa da che parte stare, Palestina libera dal fiume fino al mare".

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Il corteo dello sciopero generale a Milano si è diviso all'altezza di Piola. La parte guidata dalla Cgil ha raggiunto il punto d'arrivo previsto in piazza Leonardo da Vinci. Un altro spezzone formato dai rappresentati di Usb, dei centri sociali e i giovani palestinesi ha invece scelto un percorso diverso, lungo via Teodosio, prima in direzione stazione di Lambrate (dove li aspettava la polizia in tenuta antisommossa) e poi la Tangenziale Est di Milano, dove i manifestanti hanno fatto irruzione intorno alle 13.30.

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Un piccolo gruppo di giovani, incappucciati e vestiti di nero, hanno provato a creare disordini soprattutto nei confronti dei poliziotti. Altri manifestanti si sono messi in cerchio attorno a loro per provare a convincerli a desistere e a continuare la manifestazione pacificamente. Tuttavia, alcuni sono riusciti a superare il blocco e hanno iniziato a correre contro una camionetta della polizia, che ha subito fatto marcia indietro e si è allontanata dal corteo.

Il cordone di manifestanti (foto di Beatrice Barra – Fanpage.it)
Il cordone di manifestanti (foto di Beatrice Barra – Fanpage.it)

"Avevamo detto che avremmo bloccato questa città. È la volontà del popolo, non ci fermeremo fino a che la Palestina non sarà libera, fino a che non finirà il genocidio. Dobbiamo continuare a lottare", hanno dichiarato infatti i portavoce del Global Movement to Gaza Italia e Usb. "Non ci aspettavamo questa partecipazione. Grazie per quello che il popolo riesce a fare quando le istituzioni falliscono. Questo è fare resistenza. Non vogliamo fare una passeggiata per le vie di Milano, ma fermare tutto per dare un segnale forte al governo. Ora innalziamo il conflitto".

Alle 15 sono iniziati gli scontri tra alcuni manifestanti e la polizia. Un gruppo di giovani si è avvicinato con volto coperto agli agenti che, per tenerli lontano, hanno gettato alcuni fumogeni. I manifestanti, a loro volta, hanno risposto lanciando pietre, bottiglie di vetro e altri oggetti. Altri partecipanti al corteo hanno provato a calmare la situazione gridando: "È una manifestazione pacifica" e procedendo a braccia alte.

Le tensioni si sono placate intorno alle 15:30, dopo che uno dei manifestanti ha dialogato con la polizia in assetto antisommossa. Un altro attivista ha gridato contro gli agenti: "Avete sparato contro mia madre che ha 60 anni". Alcuni si sono poi seduti sull'asfalto davanti ai poliziotti.

Il corteo in piazzale Loreto a Milano (foto di Fanpage.it)
Il corteo in piazzale Loreto a Milano (foto di Fanpage.it)

Intanto, parte del corteo ha proseguito la manifestazione per le vie del centro di Milano. Arrivato in piazzale Loreto, però, migliaia di attivisti sono stati bloccati dai carabinieri.

Disagi per il trasporto pubblico a Milano

Sono quindi previsti oggi notevoli disagi in tutta la città, soprattutto per quanto riguarda il trasporto pubblicoIl servizio di trasporto pubblico milanese (ATM) non garantirà infatti l'operatività di mezzi di superficie e metropolitane tra le 8.45 e le 15 e dalle 18 fino a fine servizio. Secondo quanto comunicato dall'azienda, dopo le 8:45 a Milano restano in servizio tutte le linee metropolitane, ma manifestazioni e cortei stanno comunque influenzando il percorso di tram, bus e metro: diverse linee sono infatti deviate, mentre i treni della metro verde M2 saltano la fermata di Lambrate, presidiata dalle forze dell'ordine in assetto antisommossa dalle prime ore di questa mattina.

I treni della compagnia Trenord, così come quelli di altre compagnie nazionali, sono inoltre a rischio fino alle 20.59: a questo link si trova l'elenco dei convogli garantiti. Pesanti le ripercussioni anche ai servizi di collegamento aeroportuale: in mancanza di treni, in questo caso, saranno instituiti autobus sostitutivi tra Milano Cadorna e Malpensa Aeroporto. In mattinata si sono registrati anche treni cancellati e ritardi da 20 minuti a oltre 5 ore alle stazioni ferroviarie di Milano Centrale, Milano Garibaldi, Milano Rogoredo. "Da inizio servizio, nonostante lo sciopero, ha viaggiato il 70 per cento dei treni", ha dichiarato intanto Trenord.

Occupata l'Università Statale di Milano

Anche le scuole e le università si sono mobilitate con assemblee, occupazioni, presidi e sospensioni delle lezioni. Gli studenti dell'Università Statale di Milano hanno bloccato gli ingressi principali della sede di Festa del Perdono. "Oggi è sciopero generale, dall'università raggiungiamo insieme il preconcentramento del corteo in Porta Venezia: al fianco dei lavoratori contro il genocidio, per la Palestina per rompere con Israele: BLOCCHIAMO TUTTO", hanno fatto sapere dal collettivo Cambiarerotta. A sfilare in Corso Venezia sono anche gli alunni dei licei milanesi Volta, Carducci, Manzoni, impugnando bandiere della Palestina e cartelloni contro gli esponenti del governo Giorgia Meloni, Matteo Salvini, Antonio Tajani e Guido Crosetto ("Complici del genocidio"). Tra gli slogan più presenti "Free Palestine", "Palestina libera", "Fermiamo la macchina bellica". Tantissime bandiere della Palestina e della pace, che marciano tra le note di Bella Ciao.

Bloccato l'Hub Logistico di Pioltello

"Con i lavoratori e le lavoratrici in sciopero stiamo bloccando uno dei principali snodi della logistica di guerra del Nord Italia", hanno fatto sapere i Giovani Palestinesi di Milano attraverso la loro pagina Instagram. "L'hub di Pioltello, alle porte di Milano, è collegato a porti come Genova, La Spezia e Livorno, che ne fa un punto strategico per il trasporto di merci legate alla filiera bellica e commerciale dirette all'entità sionista. Qui opera la Logtainer, compagnia che movimenta carichi per conto di Maersk, gigante del trasporto container al centro di una campagna internazionale di boicottaggio, in quanto trasporta armi e componenti belliche verso Israele. I lavoratori e le lavoratrici stanno affermando con forza: non lavoreremo per la filiera del genocidio. Non faremo passare armi o merci di alcun tipo per l'entità sionista. Blocchiamo il sionismo contro la resistenza". 

La manifestazione del 2 ottobre in piazza Duomo

La statua in piazza del Duomo imbrattata con vernice rossa (foto di Beatrice Barra – Fanpage.it)
La statua in piazza del Duomo imbrattata con vernice rossa (foto di Beatrice Barra – Fanpage.it)

Già nella serata di ieri, a partire dalle 18, circa 20mila persone tra attivisti, studenti e semplici cittadini si sono radunati in piazzale Loreto e hanno poi raggiunto in massa piazza Duomo con bandiere, striscioni e cartelli. La statua equestre di Emanuele II, posta davanti alla cattedrale, è stata vandalizzata con la vernice rossa da alcuni manifestanti saliti sul basamento.

(Con Beatrice Barra)

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