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Chiede alla ragazza che la bullizza un incontro per parlare, ma viene picchiata insieme a sua madre

Aveva chiesto alla bulla un incontro per parlare e si era fatta accompagnare dalla madre. La ragazzina (14 anni) si è fatta accompagnare da 6 amici e alla fine si è scatenata una rissa.
A cura di Enrico Spaccini
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Foto di repertorio
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Una 14enne e sua madre di 41 anni sono state picchiate dalla presunta bulla che aveva preso di mira la ragazzina e dai suoi amici. È successo ieri pomeriggio, martedì 9 maggio, intorno alle 18 lungo via Ripamonti a Milano. Lì si erano date appuntamento per chiarire alcuni episodi spiacevoli che si sarebbero verificati a scuola, ma in poco tempo l'incontro si è trasformato in una rissa.

Sul caso ora sta indagando la polizia, che dovrà capire se dietro a questa storia c'è veramente un contesto di bullismo per cui potrebbe avere responsabilità anche la scuola che le due ragazzine frequentano, o se si tratta solo di antipatie e litigi.

L'incontro chiarificatore trasformatosi in rissa

Era stata la 14enne, che tra poco compirà 15 anni, a chiedere alla sua coetanea e presunta bulla di vedersi per chiarire le motivazioni delle continue prese in giro e delle vessazioni che avvenivano a scuola. All'incontro aveva portato sua madre, una donna di 41 anni, e un'altra compagna di classe.

La presunta bulla, anche lei di 14 anni e milanese, si era presentata con altri 6 o 7 amici, tra ragazzi e ragazze. La discussione sarebbe presto degenerata e le due 14enne sarebbero venute alle mani.

A quel punto, la 41enne avrebbe cercato di dividerle, finendo però a diventare bersaglio delle aggressioni degli amici della presunta bulla, finendo spintonata e picchiata. All'arrivo della polizia, la maggior parte dei presenti si erano dati alla fuga.

L'arrivo in ospedale del padre della presunta bulla

Gli agenti hanno trovato solo madre e figlia, la compagna di scuola e la presunta bulla. Le quattro sono state accompagnate all'ospedale San Paolo in codice verde, dove sono state raggiunte dal padre 56enne della ragazzina ritenuta responsabile delle vessazioni.

L'uomo avrebbe dichiarato di non essere a conoscenza di un eventuale atteggiamento violento della figlia e, dopo che ha firmato il foglio delle dimissioni, l'ha portata via. La polizia sta effettuando le indagini per comprendere meglio la faccenda.

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