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Chi era Federico Cafarella, il 25enne travolto e ucciso da un autobus a Milano

L’impatto è avvenuto attorno alle 8.30 in via Padova a Milano, all’altezza dell’incrocio con via Arici: il 25enne stava attraversando sulle strisce pedonali. Aperto un fascicolo per omicidio stradale. Il giovane, originario della provincia di Firenze, si era trasferito a Milano per lavoro.
A cura di Francesca Del Boca
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Non c'è stato nulla da fare per Federico Cafarella: troppo gravi le ferite riportate nell'impatto contro l'autobus Atm della linea 53, avvenuto ieri mattina all'altezza di via Arici a Milano (periferia nord-est della città, zona via Padova), dopo essere stato colpito mentre attraversava la strada sulle strisce pedonali. Il violento incidente è avvenuto intorno alle 8.30 di martedì 7 marzo: il giovane, trasportato all'ospedale Niguarda in coma, si è spento poche ore dopo. 

Per fare luce sull'accaduto, intanto, è stato aperto un fascicolo per omicidio stradale: si trova così attualmente indagato, come atto dovuto, l'autista del mezzo Atm che ha travolto e ucciso Federico.

Chi era Federico Cafarella

Federico, classe 1998, era originario dell'Antella, nel comune di Bagno a Ripoli (Firenze), e si era trasferito nel capoluogo lombardo da qualche anno. Qui, dopo gli studi alla Luiss di Roma, aveva cominciato ad affacciarsi nel mondo del lavoro con un impiego da Amazon. Ex arbitro, era molto conosciuto nell'ambito sportivo della provincia fiorentina.

Nonché amato dai tanti amici e compagni, che adesso scrivono a decine commenti e ricordi straziati. "Ho avuto la fortuna di vederti in diverse occasioni anche negli ultimi tempi, a Firenze e a Milano, e non ho mai smesso un attimo di volerti bene per la splendida persona che eri", scrive un amico.

"Il tuo sorriso accompagnerà me e tutti quelli che hanno avuto il piacere e la fortuna di conoscerti, per sempre il nostro quarto uomo”, un altro commento. “È proprio vero che se ne vanno sempre i migliori…Ciao Fede, ovunque sarai illuminaci sempre con il tuo sorriso”. “Fratello mio, il mio cuore è a pezzi… adesso riposa in pace”.

La dinamica dell'incidente

Ancora al vaglio degli inquirenti la dinamica dell'incidente. Stando alle prime ricostruzioni, a bloccare parzialmente la visuale del mezzo pesante ci sarebbe stato un furgone che ha svoltato poco prima dell’impatto.

Sono intanto in corso gli accertamenti per verificare chi tra i due, se il mezzo o il ragazzo che stava attraversando la strada, avesse il semaforo rosso. A dipanare ogni dubbio sarà senz'altro la telecamera anteriore dell'autobus, che ha sicuramente ripreso la scena.

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