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Brescia, morto per Covid Gianluigi Vaccari, fondatore della Rugby Calvisano: “Perdiamo un pilastro”

La Rugby Calvisano piange Gianluigi Vaccari, suo fondatore ed ex presidente. Vaccari, 73 anni, è morto dopo un mese di ricovero agli Spedali Civili di Brescia a seguito del contagio da Covid. Lascia due figli, Alessandro e Paolo, e la moglie Elvira. Grande il cordoglio dal mondo sportivo bresciano.
A cura di Filippo M. Capra
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Gianluigi Vaccari (Foto Fb: Rugby Calvisano)
Gianluigi Vaccari (Foto Fb: Rugby Calvisano)

Lutto nel mondo del rugby bresciano. A Calvisano, paese della provincia, è venuto a mancare Gianluigi Vaccari, tra i fondatori del club della cittadina e successivamente presidente della medesima società nel periodo in cui la prima squadra ha vinto due scudetti e due coppe Italia. Vaccari, ricoverato da oltre un mese ai Civili di Brescia per Covid, è morto a 73 anni, perdendo la sua battaglia contro il virus.

Attivo anche nel mondo dell'edilizia, lascia due figli e la moglie

Chi lo conosceva bene ricorderà la sua carriera prima da giocatore e poi da dirigente, sino a diventare presidente per ben due volte. Nella vita privata, invece, vantava una importante carriera nell'edilizia, essendo titolare dello Studio Civiesse di Montichiari. Qui lavorava con i figli Alessandro e Paolo, entrambi anche ex giocatori di rugby. Lascia anche la moglie Elvira. Diverse le manifestazioni di cordoglio da parte del mondo sportivo di Brescia e lombardo.

La Rugby Calvisano: Perdiamo uno dei nostri pilastri, riposa in pace Gian

La sua società, la Rugby Calvisano, lo ha ricordato in una nota ufficiale: "Appassionato oltre ogni limite – si legge – è stato uno dei fondatori, giocatore e dirigente, ininterrottamente, dalla nascita della società fino ai nostri giorni". La Rugby Calvisano si è unita dunque al lutto rivolgendo "a tutta la famiglia la vicinanza più totale e completa", ricordato di aver perso "uno dei suoi pilastri". Infine, un ultimo pensiero per ricordare "il suo amore e la sua dedizione", per cui "non bastano poche righe". "Fuori da ogni retorica – ha concluso la società – te ne saremo sempre grati. Riposa in pace Gian".

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