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Bimbi ustionati in asilo, la dirigente: “Non ho autorizzato il fuoco”

La dirigente della scuola dell’infanzia Osio Sopra, Simonetta Nava, parla di aver autorizzato un percorso di orienteering. Il falò non era previsto. Due dei cinque bambini sono ricoverati in terapia intensiva. Ustionati anche i tre genitori.
A cura di Enrico Spaccini
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La scuola dell'infanzia di Osio Sopra dove è avvenuto l'incidente
La scuola dell'infanzia di Osio Sopra dove è avvenuto l'incidente

Sono le 10 e 30 di lunedì 30 maggio. I 20 bambini della sezione Blu della scuola dell'infanzia di Osio Sopra (in provincia di Bergamo) stanno partecipando al tradizionale percorso di orienteering: aiutati da tre papà, un'insegnante e un'educatrice, devono riuscire a orientarsi solo con una mappa. A un certo punto, arriva l'idea: arrostire marshmallow. Viene improvvisato un piccolo focolare, i bambini vengono fatti sedere intorno su delle piccole panchine in legno. Poi l'incidente: cinque bambini e i tre genitori ustionati. "Mi chiedo come possano aver fatto una cosa del genere senza autorizzazione", si domanda Simonetta Nava.

Il percorso di orienteering: una tradizione

Dirigente della scuola da 19 anni, Nava precisa: "Io avevo autorizzato il percorso di orienteering. Questa attività era stata già svolta in passato, c’è un papà molto generoso e disponibile che lo aveva già proposto, ma non erano mai stati accesi fuochi". Quella scuola conta 190 iscritti, 40 solo al nido. Una struttura parrocchiale, gestita da don Luca Guerinoni. "Non ero presente, né io né don Luca", puntualizza Nava. Tuttavia, da chiarire è perché si è acceso quel fuoco: se non autorizzato, perché l'insegnante (che dalle prime informazioni risulta fosse presente in quel momento) non lo ha impedito?

Un flacone di bioetanolo

A essere coinvolti nell'incidente sono in tutto cinque bambini, di cui due in terapia intensiva (una bimba all'ospedale Buzzi e un bimbo al Niguarda di Milano) e i tre genitori. Secondo le prime ricostruzioni da parte delle autorità, gli adulti presenti avrebbero usato un flacone di bioetanolo per accendere il fuoco. Un ritorno di fiamma, o un fuoco incontrollato, ha poi investito i più vicini. "C'è un'indagine in corso. Genitori e bambini meritano rispetto mentre vengono portati avanti tutti gli accertamenti", conclude Nava che poi racconta come per tutti gli altri la giornata scolastica sia proseguita come fosse una mattina qualunque. Anzi, molti non se ne sarebbero quasi accorti.

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