Anastasiia, così si è tuffata nel fiume per salvare un ragazzo: “Ho fatto solo quello che dovevo fare”
"Ho fatto quello che dovevo fare, un uomo stava annegando e io sono corsa in suo aiuto": con queste parole Anastasiia Zuevich ha raccontato al giornale locale "L'Eco di Bergamo", cosa ha pensato negli attimi in cui ha deciso di gettarsi nel fiume Brembo per salvare un ragazzo di 26 anni che stava annegando. L'episodio si è verificato nel pomeriggio di ieri, lunedì 5 settembre.
La caduta e i tentativi di salvarlo
Intorno alle 16.30, il ragazzo avrebbe attraversato il ponte vecchio di via Roma con un materasso sopra la testa. A un certo punto sarebbe caduto: una donna ha assistito alla scena e dato subito l'allarme. I titolari di due negozi di via Roma sono immediatamente accorsi sul luogo. Uno dei due, vedendo il ragazzo in difficoltà, ha preso un rotolo di plastica e lo ha buttato in acqua così da farlo utilizzare come salvagente.
Un tentativo che però non è riuscito considerato che la corrente era troppo forte. In quel momento la 39enne Anastasiia, la cui abitazione di via Garibaldi affaccia sul fiume, è scesa dalla scaletta che si immette nel fiume Brembo e si è tuffata: dopo qualche bracciata, lo ha raggiunto e salvato. Il 26enne è stato poi trasferito all'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo in codice verde: è in buone condizioni di salute.
Le parole del sindaco Matteo Macoli
La notizia è stata commentata dal sindaco di Ponte San Pietro (Bergamo) Matteo Macoli che, oltre a ringraziare Anastasiia, ha annunciato che la donna riceverà il giusto riconoscimento che merita in una delle prossime occasioni pubbliche: "Nel tardo pomeriggio, al termine di quanto avvenuto, ho voluto comunque già incontrarla personalmente per esprimere direttamente quegli autentici sentimenti di gratitudine raccolti poco prima tra la popolazione accorsa lungo il Brembo".
