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Aggressione in stazione a Milano, Sala: “Nessuna emergenza sicurezza, sbagliato liberare gli arrestati”

“L’autore del gesto di ieri era stato fermato precedentemente, ma se noi facciamo arresti e poi persone pericolose vengono messe immediatamente in libertà siamo punto a capo”: a dirlo è stato il sindaco di Milano commentando quanto accaduto ieri sera nei pressi della Stazione Centrale.
A cura di Ilaria Quattrone
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"L'autore del gesto di ieri era stato fermato precedentemente, ma se noi facciamo arresti e poi persone pericolose vengono messe immediatamente in libertà siamo punto a capo": a dirlo è stato il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, commentando quanto accaduto ieri sera nei pressi della Stazione Centrale dove un ragazzo di 23 anni ha rapinato e accoltellato sei persone.

"Non ho mai detto che non c'è un tema di sicurezza. Quasi tutte le grandi città del mondo vivono questo problema. Ho detto che Milano non è in emergenza. Il tema è che quasi tutte le grandi città del mondo vivono questo problema. Ho detto che Milano non è in emergenza", ha continuato il primo cittadino spiegato che, subito dopo le elezioni, i sindaci di Roma, Milano e Napoli hanno chiesto al ministero dell'Interno un tavolo permanente su sicurezza.

"Sulla sicurezza diciamo che la colpa è sempre del sindaco, ma le leve sono nelle mani di ministero dell'Interno con polizie e Prefettura". Sala assicura che oggi risentirà il ministro, con cui condividerà la necessità di avere più persone in divisa in città: "Il ministro ha detto che va estesa l'area da controllare, allargheremo su altri luoghi delicati. In particolare sui luoghi della movida. La morale è che nessuno ha la bacchetta magica, ma serve tanto lavoro e i milanesi sanno che io se c'è da lavorare ci sono".

Chi è il ragazzo di 23 anni accusato di aver ferito sei persone

Il 23enne, accusato di quanto accaduto ieri sera, si chiama Abrahman Rhasi. Considerati i suoi precedenti, è impossibile dimostrare che fosse una persona pericolosa: era stato fermato solo per un furto di un cellulare sulla linea 90. Un po' poco per prevedere che, una volta in libertà, avrebbe potuto impugnare un taglierino e seminare il panico tra le vie di Milano. 

Il quadro che emerge in queste ore, è di una persona abbandonata a se stessa: nessuno sa da quanto tempo si trovasse a Milano, ma è certo che dormisse in strada spostandosi da un quartiere all'altro. Ieri, quando la polizia lo ha fermato, lo hanno trovato con un braccialetto ospedaliero: sarebbe stato ricoverato un mese fa all'ospedale di San Donato.

Ieri, poi l'aggressione: avrebbe rapinato quattro donne, di cui tre sarebbero state ferite dallo stesso con un taglierino. Con loro anche il fidanzato di una vittima, un 24enne, e due passanti che erano intervenuti a soccorrere proprio la ragazza. Sono loro i due feriti più gravi. Gli agenti lo hanno fermato poco dopo mentre stava rapinando un'altra donna. Adesso si trova in ospedale al Fatebenefratelli, una volta dimesso sarà portato in carcere.

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