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Aereo da turismo precipita a San Donato: 8 morti

Aereo caduto a Milano, la manutenzione del velivolo non spettava al miliardario Dan Petrescu

Non era compito del miliardario proprietario assicurarsi la manutenzione dell’aereo precipitato ieri 3 ottobre sul tetto di un edificio a San Donato Milanese. Sarà la scatola nera e i video delle telecamere della zona a fornire tutti i dettagli su quanto accaduto: intanto è stato aperto un fascicolo per disastro colposo.
A cura di Giorgia Venturini
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Non spettava al proprietario dell'aereo precipitato ieri 3 ottobre a San Donato Milanese la manutenzione del velivolo prima del decollo. Responsabile dei controlli, come comunicano dall'aeroporto di Linate, è una società privata – il cui nome resta ancora sconosciuto – incaricata appunto di gestire l'aereo privato. Cosa sia successo poco prima del decollo e se la manutenzione è stata svolta correttamente lo sapranno dire gli inquirenti solo tra qualche giorno: ad oggi però si sa che assicurare la sicurezza del suo aeroplano non era lo stesso proprietario e pilota, ovvero il ricco imprenditore romeno Dan Petrescu rimasto vittima dell'incidente insieme agli altri sette passeggeri a bordo.

Il pilota ha chiesto un cambio di rotta

A 24 ore dopo il disastro aereo, sono poche le certezze su cui si possono basare i pubblici ministeri incaricati della indagini: certo è che il Pilatus Pc-12 è decollato da Linate in modo regalare. Pochi secondo dopo la velocità è diminuita drasticamente facendo cambiare rotta all'aeroplano. Subito così è scattata la comunicazione dal centro di controllo chiedendo al pilota il motivo di un cambio di rotta: l'imprenditore avrebbe così chiesto nuove rotte per il rientro in aeroporto. Pochi secondi dopo l'areo esce dal radar. Il Pilatus Pc-12 è precipitato su un edificio in costruzione a San Donato Milanese, a pochi metri dalla fermata dell'aereo. Nello schianto hanno perso la vita, oltre che al miliardario, la moglie Regina Dorotea Balzat Petrescu di 65 anni con cittadinanza francese e il figlio di 30 anni, Dan Stefan, nato a Monaco di Baviera ma dunque con doppia cittadinanza. Con loro viaggiavano l'amico Filippo Nascimbene, italiano di 32 anni e originario del Pavese, la moglie Claire Alexandrescou, cittadina francese, e il figlio di appena un anno Raphael. Tra i passeggeri anche la nonna del piccolo, Miruna Anca Wanda Lozinschi, e un amico del figlio dell'imprenditore, il canadese Julien Brossard. Tutti erano diretti in Sardegna nella villa dell'imprenditore: qui li attendeva la madre di Dan Petrescu: l'anziana di 98 anni si trovava nella villa di famiglia e stava aspettando i suoi parenti e amici per trascorrere qualche giorno di vacanza tutti insieme.

Si indaga per disastro colposo

Questa mattina sul posto sono arrivati i pubblici ministeri Paolo Filippini e Mauro Clerici, coordinati dall'aggiunto Tiziana Siciliano. Intanto in Procura si è tenuto un vertice tra investigatori e inquirenti per cercare di mettere in fila minuto per minuto quanto accaduto: tra i prossimi passi dell'inchiesta per disastro colposo ci sarà l'acquisizione delle registrazioni delle comunicazioni tra il Pilatus Pc-12 e la sala radar di Linate e le analisi tecniche sulla scatola nera recuperata ieri. Sarà la scatola nera a fornire tutte le certezze sull'incidente.

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