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A Milano mancano case, ma circa 20mila appartamenti in città sono sfitti

L’ultima stima sul dato degli appartamenti sfitti a Milano: un numero di case che potrebbe essere immesso sul mercato, e contribuire a rispondere alla grande domanda di studenti e lavoratori. “Ma la soluzione non è il mercato privato”, la protesta dalle università.
A cura di Francesca Del Boca
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Torre Velasca a Milano

Il grido all'emergenza abitativa milanese, soprattutto dopo l'azione di protesta della studentessa del Politecnico che si è accampata in tenda davanti all'università per protestare contro i prezzi degli affitti, è più sonoro che mai.

Costi vertiginosi sotto gli occhi di tutti, dati dalla pressione della domanda da parte di studenti e lavoratori contro la scarsità dell'attuale offerta immobiliare. Ma siamo sicuri che ci siano davvero poche case a disposizione? Forse. 

Quante case sfitte ci sono a Milano

Cresce infatti il dato degli appartamenti sfitti sul territorio cittadino. Sì, perché se secondo l'osservatorio di Immobiliare.it ben il 46 per cento degli annunci immobiliari sono difficili da collocare sul mercato, e restano online per mesi e mesi, si aggiunge anche l'ultima analisi di Scenari Immobiliari che stima lo sfitto in città a circa 20mila unità.

Come è stato ottenuto questo calcolo? A Milano, secondo quanto registrato dall'Agenzia delle entrate, le unità immobiliari residenziali sarebbero più o meno 820mila, di cui 700mila occupate dalle famiglie residenti.

Resterebbero così altre 120mila case: Gli studenti fuori sede sono più di 70mila, e il loro fabbisogno si aggira tra le 25mila e le 30mila unità, arrivando a 90mila appartamenti occupati. Airbnb e altre piattaforme di affitti brevi, inoltre, hanno sottomano tra i 15mila e i 20mila appartamenti. Altri 50mila vanno a chi vive e lavora a Milano, senza prendere la residenza: secondo questo calcolo, a restare fuori sarebbero circa 20mila appartamenti.

La protesta degli studenti al Politecnico

Una risorsa preziosa da immettere nel mercato, per contribuire all'allargamento dell'offerta complessiva e di conseguenza all'abbassamento dei costi generali. Ma dalle ultime proteste studentesche, che giovedì 12 maggio approderanno davanti al sindaco Beppe Sala, arriva un impulso differente. "Basta investire nel privato", la richiesta a gran voce da parte degli atenei.

"Più investimenti per studentati, residenze pubbliche, strutture con affitti calmierati". E ancora. "Un impegno serio per contrastare gli affitti brevi, tetti e agevolazioni fiscali per i lavoratori".

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