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A Milano i condizionatori sovraccaricano la rete elettrica: blackout di un’ora in centro storico

A causa del caldo, a Milano i commercianti e i ristoratori sono stati costretti ad accendere gli impianti di condizionamento: una decisione che ha sovraccaricato la rete elettrica e portato a un blackout di un’ora in tutto il centro storico. Sempre a causa delle alte temperature, secondo Arpa Lombardia, nel capoluogo meneghino è salito sopra i limiti il livello di smog estivo.
A cura di Ilaria Quattrone
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A Milano il caldo e le temperature sopra i trenta gradi fanno sentire i primi effetti indesiderati: gli impianti di condizionamento accesi hanno infatti sovraccaricato la rete portando a un blackout di almeno un'ora in pieno centro storico. Negozi senza luce e ristoratori costretti a mandare via i propri clienti.

I condizionatori mandano in tilt la rete elettrica

Stando a quanto riportato dal quotidiano "Il Corriere della Sera", la Galleria Vittorio Emanuele fino alle vie più note del centro storico, sono diversi i negozi che sono stati costretti a sopperire per un'ora alla mancanza di corrente elettrico. Per tutto questo tempo infatti, una delle zone più frequentate dai milanesi e dai turisti, è rimasta paralizzata. A causa delle alte temperature degli ultimi giorni, in molti sono stati costretti ad accendere gli impianti di condizionamento. Una decisione che però ha trovato impreparata la città e che ha scatenato i conseguenti disagi e disguidi.

Aumenta anche lo smog a Milano, Como, Monza e Brescia

Con il caldo inoltre è aumentato anche lo smog: in una nota stampa diramata da Arpa Lombardia si legge che i raggi solati hanno favorito "l'incremento delle concentrazioni di ozono" che hanno superato la soglia dei dei 180 microgrammi/metrocubo in alcune stazioni lombarde. Venerdì, oltre che a Milano, il limite è stato superato a Monza e Como mentre sabato anche a Brescia. Anche nei prossimi giorni la situazione dovrebbe rimanere invariata: "Nei giorni successivi – si legge ancora nel comunicato – quando si registrerà il consolidamento di una situazione di stagnazione associata all’aumento delle temperature, sarà quindi probabile un ulteriore innalzamento dei livelli di ozono".

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