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Truffe agli hotel di lusso sul lago di Como: “Sparite nel nulla prenotazioni dei clienti da 30mila euro”

I ladri digitali, fingendosi semplici informatici, hanno azzerato i conti da decine di migliaia di euro degli hotel di lusso sul lago. A sparire sono stati i soldi messi a disposizione dai clienti per prenotare le vacanze: indaga la polizia postale di Como.
A cura di Francesca Del Boca
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(immagine di repertorio)
(immagine di repertorio)

Fino a 30mila euro di anticipo versati dai clienti per le vacanze, ma anche 5mila o 10mila euro in una sola volta. Sono tutti scomparsi nel nulla.

È successo ad alcune strutture alberghiere di pregio sul lago di Como, che hanno recentemente denunciato alla polizia postale di essere vittime di sconosciuti "ladri digitali" che, fingendosi semplici informatici, hanno in un attimo azzerato i conti dell'hotel.

Sì perché in uno dei casi segnalati da un albergo di Como, ad esempio, i clienti avevano sborsato ben 30mila euro per una vacanza estiva vista lago. Ma ad essere sparite sarebbero anche "piccole" tranche da 5, 7 o 10mila euro, tutte prenotazioni di clienti che attraverso le loro carte di credito avevano messo a disposizione cifre da capogiro per le loro vacanze esclusive, tutte volatilizzate nel giro di poche ore.

La truffa agli hotel di lusso sul lago di Como

Ecco come funziona il sistema che avrebbe colpito almeno due strutture di extra lusso del Lario, ricostruito dagli agenti della polizia postale di Como. All’atto della prenotazione, l’hotel chiede al cliente di digitare sulla piattaforma online dell'albergo la cifra per prenotare il soggiorno: una sorta di carta di credito virtuale, che mette il gestore della struttura al sicuro dalla possibilità di fuga senza saldare il conto, visto che il denaro viene materialmente prelevato dall’hotel e incassato solo al momento del check-out.

È proprio in questo punto che si è inserito chi ha commesso queste truffe, le cui segnalazioni si stanno moltiplicando con il passare delle ore. Secondo quanto ricostruito al momento, gli hotel avrebbero infatti ricevuto una chiamata da persone che si sono spacciate per manutentore del software, e che fingendo di lavorare da remoto hanno chiesto l’accesso ai dati per poter fare un intervento sui pc aziendali. Solo un escamotage per piazzare nel programma un trojan, che ha permesso ai ladri di impossessarsi man mano delle cifre che nelle ore successive sono state messe a disposizione dai clienti per assicurarsi un posto in riva al lago più elegante d'Europa.

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