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Messina di nuovo senza acqua: “Non paghiamo più le bollette”

A causa di una nuova frana che ha rotto la condotta di Calatabiano, Messina è di nuovo senza acqua: i residenti, già stremati, sono sul piede di guerra. Ultimato il bypass, in arrivo autobotti e navi cisterna.
A cura di Fabio Giuffrida
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Messina è di nuovo senza acqua. Torna l'emergenza idrica – che vi abbiamo documentato alcuni giorni fa – quando i residenti sono stati costretti a rifornirsi di acqua presso sorgenti e autobotti (anche private e a costi esorbitanti, ndr). Una situazione insostenibile, dovuta alla rottura di una condotta a Calatabiano. Il sindaco di Messina Renato Accorinti, ai nostri microfoni, aveva annunciato che presto l'acqua sarebbe tornata: così è stato. Peccato, però, che – a distanza di qualche giorno – la situazione sia di nuovo precipitata: una nuova rottura della condotta di Calatabiano, causata da una frana, potrebbe mettere in ginocchio la città, senz'acqua dalle ore 9 del 3 Novembre.

"I messinesi sono abituati a patire"

La tubazione, alcuni giorni fa, era stata riparata dai tecnici dell'Azienda Meridionale Acque Messina: ai nostri microfoni era intervenuto il presidente Leonardo Termini che aveva spiegato, passo dopo passo, l'operazione eseguita a Fiumefreddo in tempi record e, inizialmente, in condizioni assai difficili. "Sì, confermiamo. Stiamo diventando una barzelletta. Tanto noi messinesi siamo abituati a patire" scrivono su un gruppo Facebook i residenti, ormai stremati.

La disperazione dei commercianti

"Ho avuto ingenti danni economici, adesso chi me li ripaga? Ho dovuto chiudere i miei locali e mandare a casa i ragazzi che, di fatto, non hanno potuto lavorare. L'acqua in un bar è tutto, non posso fare nemmeno un caffè. Devo tenere il locale chiuso, nessuno mi ha aiutata in questi giorni" è lo sfogo della titolare di un bar a Messina. "Le bollette, poi, sono salate e io per protesta non le pagherò" conclude. Una donna ci racconta che qualcuno avrebbe pagato somme dai 100 ai 300 euro per rifornirsi di mille litri di acqua: nell'emergenza, inevitabilmente, c'è anche chi specula.

La replica del Sindaco Accorinti

"Il dissesto idrogeologico è importante, dobbiamo lavorare su questo. Questa frana ha distrutto la stessa condotta che alcuni giorni fa era stata ben riparata dai tecnici" è la replica, ai microfoni di Fanpage.it, del sindaco Renato Accorinti.

Sindaco Calatabiano: "Basta interventi tampone"

Duro il commento del Sindaco di Calatabiano, Giuseppe Intelisano, che – ai nostri microfoni – ha chiesto a gran voce interventi strutturali: "E' una storia che si ripete. Questa condotta ricade in una zona ad altissimo rischio idrogeologico. E' un'area compromessa e malata, basta interventi tampone […] I lavoratori dell'Amam non hanno presentato un piano di intervento per la messa in sicurezza dell'area. Addirittura stavano avviando i lavori nonostante una mia ordinanza lo vietasse. Forse non c'erano mai andati. Al momento, poi, non c'è una soluzione definitiva, servono interventi strutturali".

Autobotti, navi cisterna e bypass

Da oggi, stando alle ultime indiscrezioni, l'acqua potrebbe arrivare nelle case dei messinesi; ultimato il bypass che collega l'acquedotto di Fiumefreddo con quello dell'Alcantara. Ci vorranno, invece, tre settimane per risolvere i problemi sul territorio di Calatabiano. Intanto verranno messe a disposizione autobotti (che, in primis, riforniranno le scuole rimaste a secco)navi cisterna (dalla capacità di 5.000 tonnellate).

Una Sicilia che cade a pezzi, con un viadotto crollato sulla Palermo-Catania, una voragine a Valverde e una frana tra Roccalumera e Giardini Naxos che causa, di fatto, disagi e rallentamenti sulla Catania-Messina, in entrambi i sensi di marcia.

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