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Matteo Renzi polemico con Bersani: “Io sto con Marchionne”

Il Sindaco di Firenze, il più amato d’Italia secondo Il Sole 24Ore, appoggia la scelta del manager Fiat, in polemica con il Segretario del Partito Democratico Pierluigi Bersani.
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Ancora una volta è Matteo Renzi a scatenare la polemica politica all'interno del Partito democratico. Il Sindaco di Firenze, che recentemente un sondaggio di IPR Marketing per Il Sole 24 Ore ha incoronato come il "più amato dai concittadini", si è infatti espresso in maniera molto caustica sull'imminente referendum sul contratto di Mirafiori, non tralasciando frecciate al veleno in direzione del segretario del Partito Democratico Pierluigi Bersani. "Io sono dalla parte di Marchionne. Dalla parte di chi sta investendo nelle aziende quando le aziende chiudono. Dalla parte di chi prova a mettere quattrini per agganciare anche Mirafiori alla locomotiva America".

Una presa di posizione forte in un momento estremamente delicato per il mondo sindacale italiano, alle prese con una svolta epocale ed in forte fibrillazione proprio a causa delle enormi distanze fra le varie sigle di rappresentanza (basti pensare alle discussioni ed ai litigi di ieri davanti ai cancelli di Mirafiori), ma anche per l'intera sinistra italiana, nella quale si registrano posizioni diverse ed in alcuni casi diametralmente opposte. Ma soprattutto quello di Renzi sembra un vero e proprio monito a Bersani che sulla questione Fiat ha assunto una posizione di diverso tipo, come testimoniato dall'ultima intervista al TG3 nella quale afferma:

"Marchionne sa misurare le auto ma non le parole ma il problema è anche che il governo è scomparso nella nebbia. C'è una discussione nel Pd ma la nostra posizione è molto chiara quel referendum, impegnativo, difficile, anche drammatico, andrà rispettato. Il problema è che lavoratori e sindacati sono stati lasciati totalmente soli, il governo è andato nella nebbia. Servono nuove regole di partecipazione perché i contratti siano esigibili ma anche chi dissente ha diritto alla rappresentanza".

In effetti il Sindaco di Firenze, che domani parteciperà ad una infuocata Direzione Nazionale del PD, non nasconde il suo fastidio circa la linea adottata dal Segretario, tanto da spingersi oltre: "Andro' alla Direzione di giovedì ma spero che Bersani non chiacchieri di aria fritta ma dei problemi degli italiani. Non chiacchieri dell'inciucio con Fini ma del futuro del Pd. Il Pd è credibile se smette di inseguire i falsi problemi. Provi concretamente a dire ‘ok, Berlusconi ha fallito' ma dicendo agli italiani quali sono le nostre soluzioni per ripartire". Insomma, clima teso e, al momento, poche possibilità di risolvere senza clamori una disputa che non verte soltanto sul futuro dei meccanismi di rappresentanza sindacale in Italia, ma l'essenza stessa e gli equilibri interni della più grande forza del centro – sinistra italiano.

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A Fanpage.it fin dagli inizi, sono condirettore e caporedattore dell'area politica. Attualmente nella redazione napoletana del giornale. Racconto storie, discuto di cose noiose e scrivo di politica e comunicazione. Senza pregiudizi.
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