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M5S, parte il “#Rally per l’Italia” di Di Maio: “I politici siano dipendenti dei cittadini”

Si terrà giovedì 7 dicembre in piazza San Silvestro a Roma il primo incontro pubblico della campagna elettorale del M5S, ribattezzato “#Rally per l’Italia”.
A cura di Annalisa Cangemi
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È partita ufficialmente la campagna elettorale per Luigi Di Maio, che vedrà schierato in prima linea anche Alessandro Di Battista, come il grillino aveva già annunciato. Il candidato premier ha ribattezzato questa campagna "rally", perché è più di una semplice corsa. Nel rally, spiega il pentastellato, non si corre in pista, ma le automobili percorrono strade pubbliche sterrate o asfaltate. La metafora evoca l'intenzione del M5S di battere i luoghi significativi della Penisola, per presentare il programma. Su e giù per l'Italia per incontrare vecchi e potenziali elettori. Cento giorni ancora, e poi si andrà alle urne e Di Maio dice di volerli vivere "con il piede sull'acceleratore". Al centro della proposta grillina c'è sempre la lotta ai vitalizi dei parlamentari, e la proposta di eliminare le auto blu, sostituendole con il car sharing.

"Il #Rally per l'Italia è stato avviato una settimana fa da Luigi Di Maio, ma i nostri portavoce sono attivi sul territorio per approfondire con i cittadini i punti cardine del nostro progetto per l'Italia", spiega il blog di Beppe Grillo.

E così il primo incontro pubblico si terrà giovedì 7 dicembre alle 14 a piazza San Silvestro a Roma. Luogo che non è stato scelto a caso, visto che il punto saliente del programma è proprio quello del taglio dei costi della politica, e la riduzione degli stipendi di parlamentari. "Un luogo significativo, a Roma, lì dove sorgono degli edifici simbolo degli sprechi della politica e del consociativismo: i palazzi Marini del costruttore romano, tanto caro ai politici, Sergio Scarpellini. La Camera dei Deputati li ha presi – e tenuti – in affitto dal 1997, alla "modica" somma di circa 32 milioni di euro l'anno". Ma per Grillo questo è un risultato messo a segno dai suoi: il M5S è riuscito a interrompere questi contratti, che hanno fatto spendere allo Stati 500 milioni  di euro in 16 anni, con una norma inserita nel 2013 da Riccardo Fraccaro, la norma sugli affitti d'oro. Ancora lotta agli sprechi e ai privilegi quindi, tra i cavalli di battaglia del Movimento.

"Partiamo da questo esempio concreto per descrivere come potrebbe cambiare il ruolo tra politici e cittadini con il M5S al governo. Politici non più strapotenti e strapagati, ma "dipendenti" dei cittadini", si legge ancora nel blog. 

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