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Le consultazioni per il nuovo governo

Rispunta ipotesi Di Maio premier, Salvini: “Candidato resta Conte”. Colle prende tempo

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Giuseppe Conte, professore di diritto privato all'Università di Firenze, è il nome indicato da M5s e Lega al presidente della Repubblica Sergio Mattarella come presidente del Consiglio. Di Maio è stato il primo a salire al Quirinale e ha parlato della nascita della "terza Repubblica". Salvini cerca di tranquillizzare ministri stranieri e Ue: "Non hanno nulla di cui preoccuparsi". Intanto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella prende tempo e convoca i presidenti di Camera e Senato: slitta il conferimento dell'incarico a Conte.

In evidenza
19:55

Torna l'ipotesi Di Maio premier al posto di Conte, Mattarella prende ancora tempo

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Torna l'ipotesi Di Maio premier, strada che sembrava per tutta la giornata di ieri ormai accantonata. Dopo che Salvini e il leader pentastellato hanno presentato il nome di Giuseppe Conte al Colle, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha scelto di prendersi ancora qualche ora per riflettere. E così nel Movimento si torna a sperare che l'incarico possa andare a Di Maio, visto che nell'alleanza il M5S ha un peso maggiore, anche per soddisfare la richiesta delle opposizioni di indicare un nome politico ed "eletto" dai cittadini. Ha pesato la notizia circolata nella giornata di oggi sulle presunte irregolarità sul curriculum vitae di Conte, accusato di aver mentito, e di non aver realmente completato i suoi studi presso la New York University.

Il M5S da parte sua ha blindato il suo candidato: "Nel suo curriculum ha scritto con chiarezza che alla New York University ha perfezionato e aggiornato i suoi studi. Non ha mai citato corsi o master frequentati presso quella Università. Quindi la stampa internazionale e quella italiana si stanno scatenando su presunti titoli che Conte non ha mai vantato!"

Le ombre che si sono addensate attorno a Conte provengono anche dal suo passato di avvocato: Conte fu infatti il legale della famiglia della piccola Sofia, la bimba simbolo della cura con il metodo Stamina, a base di cellule staminali, cura sotto i riflettori perché il suo inventore, Davide Vannoni, fu poi condannato per truffa. Per i genitori della bambina il caso non esiste, perché sì effettivamente Conte fu il loro avvocato, ma questo non significa che il professore sostenesse la cura Stamina.

Se veramente i dubbi su Conte dovessero essere fugati, Mattarella potrebbe conferirgli l'incarico non prima però di giovedì. A quel punto il Capo dello Stato gli chiederebbe, come vuole la prassi, di scrivere un suo programma di governo. Il contratto siglato da Lega-M5S è infatti per il Quirinale non più di un accordo privato, e non può sostituire il programma che il nuovo premier deve sottoporre al presidente della Repubblica e al Parlamento. Sulla squadra dei ministri invece non è stata sciolta alcuna riserva, e Mattarella la valuterà solo con il presidente del Consiglio.

A cura di Annalisa Cangemi
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22 Maggio
21:24

Di Maio: "Da M5S nessun ripensamento su Giuseppe Conte"

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Il M5s non ha alcun "ripensamento su Giuseppe Conte". Lo ribadisce il capo politico di M5s, Luigi Di Maio, lasciando Montecitorio. "Quello che si sta facendo oggi è un'azione inedita e inaudita di violenza che non ricordo. Più questo accade verso una brava persona – conclude Di Maio – più il nostro nome resta Conte". Di Maio ribadisce che con la Lega sono "allineati".

La posizione dei penstastellati era stata anticipata da Alfonso Bonafede (M5S): "Noi facciamo le cose sul serio, quando facciamo un nome è perché ci crediamo. Se confermo il nome di Conte? Certo", e ha escluso quindi un ritorno in auge di Luigi Di Maio come possibile presidente del Consiglio.

A cura di Annalisa Cangemi
22 Maggio
21:10

Totoministri, Fontana (Lega): "Agricoltura andrà a noi, ma non sarò io il titolare"

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"L'Agricoltura andrà alla Lega ma non sarò io. Non voglio diventare ministro a tutti i costi. Io mi sono occupato di rapporti internazionali quando ero al Parlamento europeo". Lo ha detto Lorenzo Fontana (Lega) a Porta a Porta.

"Fin ora non abbiamo ottenuto niente, voglio solo far presente che abbiamo fatto passi indietro su molte cose. Se ci fosse un passo sul nome del Presidente del Consiglio indietro bisognerebbe tornare a ridiscutere tutto", ha detto poi il vicepresidente della Camera, a proposito che l'incarico non venga conferito a Giuseppe Conte. E anche lui, come il leader della Lega Matteo Salvini difende l'indicazione dell'economista Savona come possibile titolare dell'Economia: "Il nome di Savona è molto importante per noi, piace anche a M5s, non è un nome scontato, non andrà in Europa a dire che va tutto bene".

"Si è trovato un accordo sul nome di un premier, è brutto parlare di rottura, noi aderiamo su quello. Su Savona sarebbe un bel problema se ci dovesse essere" un veto da parte del Quirinale. "Su Savona anche M5S era d'accordo".

Quanto all'ipotesi che al Tesoro vada il Direttore di Bankitalia Salvatore Rossi, Fontana ha risposto: "Per carità, una brava persona, ma non serve uno che vada in Europa a dire che va tutto bene".

Sull'ipotesi Laura Castelli (M5S), al ministero alle Infrastrutture ha detto: "Non ho dubbi che ci saranno delle cose su cui ci sarà da discutere". La Castelli è infatti conosciuta per le sue battaglie contro la Torino-Lione. Parlando della contrarietà di M5s a Tav e alle Pedemontane veneta e Lombarda, Fontana ha detto: "Bisogna far capire che ci sono delle esigenze, d'altra parte non ci siamo presentati come coalizione. Le piccole e medie imprese hanno avuto come difficoltà proprio le infrastrutture. Quindi bloccare per bloccare non va bene".

A cura di Annalisa Cangemi
22 Maggio
20:22

Salvini: "Candidato premier resta Conte, non accettiamo ipotesi Di Maio"

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Matteo Salvini non pensa esista l'ipotesi che Luigi Di Maio possa ricevere l'incarico da Mattarella. Giuseppe Conte è ancora il candidato premier di M5s e Lega? "Abbiamo accolto le indicazioni degli amici dei Cinque stelle su questo. Continuiamo a lavorare". Ha detto il leader della Lega parlando alle telecamere. Ripensamenti? "No". Per ora rimane insomma la carta Conte. Lei garantisce, gli domandano, che non accetterete Di Maio premier? "Lo abbiamo detto e lo ripetiamo", ha assicurato Salvini, secondo cui sul nome del professor Conte il Quirinale non porrebbe alcun ostacolo: "A me queste perplessità non arrivano…".

A proposito della squadra dei ministri Salvini fa il suo personale endorsement:"Non facciamo noi i nomi dei ministri al presidente della Repubblica. A me" Paolo Savona "piacerebbe molto. Non indico niente a nessuno ma è una persona la cui storia è una garanzia per sessanta milioni di italiani". E poi lo ha ribadito durante la sua diretta Facebook: "Il prof. Savona non è gradito dall'establishment. Ma è un esperto, con una base solida di formazione. Ma ha il torto di aver detto che l'Euro era una gabbia studiata dai tedeschi. Allora ecco gli attacchi da Francia, dalla Germania, poi i giornali americani, i Commissari europei, italiani attenti. Allora – si chiede retoricamente – cosa ci fate a votare a fare?". Parla poi di un possibile ministero della digitalizzazione.

E aggiunge: "Se pensate che mi metta paura avete sbagliato, io non mi spavento. Sorrido quando si dice che il governo Lega-M5s farebbe aumentare il debito pubblico. Ma se seguiamo le ricette imposte da Bruxelles, Parigi e Berlino e la sinistra, il debito pubblico sale e il lavoro scende. Noi vogliamo fare il contrario. E per questo bisogna dire dei no".

Salvini ha fretta e pubblica sul suo profilo queste parole: "Noi abbiamo fatto tutto il lavoro e gli sforzi possibili, siamo pronti. Non c’è tempo da perdere: o si cambia l'Italia, o si vota", per avere, dice "la maggioranza assoluta".

A cura di Annalisa Cangemi
22 Maggio
18:37

Di Battista: “Il Pd è nemico del popolo, gli italiani lo vogliono far sparire”

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L’ex deputato del MoVimento 5 Stelle Alessandro Di Battista torna a far metaforicamente sentire la sua voce, stavolta attraverso un post su Facebook. Sotto attacco c’è il Pd, definito “nemico del popolo”. Il punto da cui parte Di Battista è quello delle coperture finanziarie di cui si chiede continuamente a M5s e Lega. “Mai – scrive su Facebook l’ex deputato – nella storia repubblicana un governo, tra l'altro non ancora nato, aveva già ricevuto così tante critiche. Che ad avanzarle sia la stampa mi sta anche bene, ma che a parlar di coperture finanziarie siano quei deputati del Pd che negli ultimi 5 anni hanno trovato denari per vitalizi, guerre di invasione mascherate da missioni di pace, progetti fallimentari come il TAV, mancette e bonus vari per tentare di comprarsi il consenso e ingenti regalie alle ‘banchette degli amici’, è davvero ridicolo. Continuino, continuino pure. Sono percepiti ormai per quel che sono: i nemici del Popolo e il Popolo, quando ne ha la possibilità glielo fa presente. Avete visto i risultati in Valle d'Aosta? Gli italiani il Pd non lo vogliono all'opposizione, lo vogliono veder sparire, e Renzi, almeno per una volta, sembra volerli accontentare”.

Il post, definito dallo stesso Di Battista come “populista”, inizia con una sorta di accusa: “Mai nella storia repubblicana si era parlato così tanto delle coperture finanziarie dei provvedimenti governativi. Giornalisti (non sto generalizzando) che per anni hanno permesso ai Berlusconi o ai “berluschini” toscani qualsiasi forma di sproloquio oggi, finalmente, scoprono qualcosa di sensazionale: le domande! Ne fanno di ogni tipo (e per me fanno benissimo a farle) ma quella che amano di più è: «dove sono le coperture finanziare?».Quando lo Stato sborsava fior di miliardi per “salvare” le banche private spolpate dalla politica perché non si domandavano le stesse cose?”. “Sia chiaro – continua – è assolutamente corretto fare pelo e contropelo ai governi di turno, sarebbe opportuno farlo sempre, tutto qui. Come sarebbe altrettanto opportuno ricordare che alcune leggi non soltanto non hanno un costo ma permetterebbero di recuperare decine di miliardi di euro. Vi faccio un esempio: riformare la prescrizione (stopparla non appena un processo inizia) è un provvedimento a costo zero che, oltre ad avere risultati sensazionali per quel che concerne la certezza della pena (i delinquenti in carcere finalmente), ridurrebbe i tempi della giustizia e questo garantirebbe un risparmio per tutti i cittadini”.

A cura di Stefano Rizzuti
22 Maggio
15:37

Meloni: “FdI non può sostenere Conte, è un tecnico ed è amico di Boschi e Napolitano”

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Fratelli d’Italia non sosterrà il governo M5s-Lega. A ribadirlo è la presidente di FdI, Giorgia Meloni, che conferma che il suo partito “non farà parte né sosterrà un governo se fosse confermata la guida del professore Giuseppe Conte”. Al termine della riunione dei gruppi parlamentari di FdI, Meloni spiega: “Lo facciamo per rispetto alla volontà popolare, ai nostri sostenitori non penso che la maggioranza dei cittadini che ha votato centrodestra sia contenta di ritrovarsi a Palazzo Chigi un altro tecnico, espressione del Movimento 5 Stelle, di sinistra, amico della Boschi e di Napolitano. Insomma per il rispetto ai nostri cittadini non lo possiamo fare”.

Meloni critica anche il suo alleato Matteo Salvini, definendolo “l’unico generale che conosco che appena vinta la guerra si consegna al nemico, lasciando una parte delle truppe sul campo di battaglia. Penso che Salvini sia caduto nella trappola del Movimento 5 Stelle, di farsi isolare anche rispetto ai suoi alleati, di farsi indebolire per poi finire sostanzialmente in un governo del MoVimento 5 Stelle”.

Prima dell’incontro a parlare era stato Guido Crosetto che a Radio1 spiegava: “Abbiamo adesso un ufficio di presidenza per decidere definitivamente la posizione. Ma è un atto formale, non perché sia cambiato qualcosa da ieri. Giorgia ha chiesto delle cose a Salvini, oggi conosceremo le risposte. Proprio perché non vogliamo che ci dicano che abbiamo boicottato questo governo o che ci siamo rifiutati – come sta dicendo qualcuno – di partecipare. Abbiamo chiesto delle cose legittime e su questo valuteremo”.

A cura di Stefano Rizzuti
22 Maggio
14:33

In corso vertice segreto tra Salvini, Di Maio e Conte: si discute della squadra di governo

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Secondo quanto riferiscono le agenzie di stampa, sarebbe in corso fuori da Montecitorio un incontro segreto tra i leader di Lega e M5S, Matteo Salvini e Luigi Di Maio, insieme al candidato presidente del Consiglio designato, Giuseppe Conte. All'esame dei due leader la composizione della squadra di governo che, a quanto risulta, sarebbe stata completata mantenendo l'indicazione di Paolo Savona al ministero dell'Economia. Sul'assetto della squadra, il candidato premier e i due leader starebbero comunque facendo ulteriori approfondimenti.

A cura di Charlotte Matteini
22 Maggio
14:03

Salvini contro Ue: "Basta invasioni di campo, agli italiani ci pensiamo noi"

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Questa mattina, in merito al governo M5S -Lega, a margine del Consiglio a Bruxelles, la commissaria europea al Commercio Cecilia Malmstroem ja dichiarato: "Non abbiamo visto tutte le questioni, naturalmente ascolteremo e parleremo con loro. Ma sì, ci sono alcune cose che sono preoccupanti. In ogni caso, il governo non è ancora confermato, quindi non facciamo discussioni ipotetiche". Anche il vicepresidente della Commissione europea, Valdis Dombrovskis, in un'intervista al quotidiano tedesco Handelsblatt ha commentato la situazione italiana: "In linea di principio, la Commissione europea non interferisce nelle politiche nazionali: tuttavia riteniamo molto importante che il nuovo governo italiano mantenga la sua strada e persegua una politica di bilancio responsabile. L'Italia ha il secondo debito pubblico più alto della zona euro dopo la Grecia". Durissimo anche il ministro degli Esteri del Lussemburgo Jean Asselborn: "Abbiamo a che fare con una situazione in Italia che ci può danneggiare, ma che può danneggiare anche gli italiani. Spero che il presidente italiano riesca a svolgere un ruolo per prevenire la perdita di tutti i progressi fatti negli ultimi otto anni".

A stretto giro è arrivata la replica del leader della Lega, Matteo Salvini: "Proseguono le invasioni di campo. Dopo francesi e tedeschi, oggi è il turno del ministro degli Esteri del Lussemburgo Jean Asselborn: ‘Spero che Mattarella non permetta al nuovo governo italiano di distruggere tutto il lavoro fatto negli ultimi anni in Europa'. Confermo: all'estero siano sereni, agli italiani ci pensiamo noi

A cura di Charlotte Matteini
22 Maggio
12:27

Mattarella riceve la presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati

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Dopo il presidente della Camera Roberto Fico, è il turno di Maria Elisabetta Alberti Casellati di essere ricevuta al Quirinale dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il capo dello Stato ha convocato questa mattina i presidenti delle due aule parlamentari, a cui aveva in precedenza affidato un mandato esplorativo, per aggiornarli sugli ultimi sviluppi dell'intesa di governo tra MoVimento 5 Stelle e Lega e sull'indicazione del nome del presidente del Consiglio. Al termine dell'incontro con Mattarella, Casellati ha lasciato lo studio alla Vetrata senza rilasciare dichiarazioni.

A cura di Stefano Rizzuti
22 Maggio
11:33

I vescovi sostengono il governo M5s-Lega. La Cei: “Cogliere la sfida del nuovo che avanza”

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Cogliere la sfida del nuovo che avanza nella politica italiana: il presidente della Cei, Gualtiero Bassetti, apre l’assemblea generale dei vescovi italiani con una sorta di apertura nei confronti del nuovo governo tra M5s e Lega. “Credo che, con lo spirito critico di sempre, sia giunto il momento di cogliere la sfida del nuovo che avanza nella politica italiana per fare un esame di coscienza e, soprattutto, per rinnovare la nostra pedagogia politica e aiutare coloro che sentono che la loro fede, senza l’impegno pubblico, non è piena”, esordisce Bassetti.

Bassetti prosegue la sua analisi:

Vecchi partiti si sono sgretolati, nuovi soggetti sono venuti sulla scena, ma nessuno può negare che nelle migliaia di comuni italiani ci sono persone che senza alcuna visibilità e senza guadagno reggono le sorti della nostra fragile democrazia. Chi si impegna nell'amministrare la cosa pubblica deve ritornare ad essere un nostro figlio prediletto. Ricordiamo a tutti come non basti nemmeno avere un governo per poter guidare il Paese. Occorre – questo Paese – conoscerlo davvero, conoscerne e rispettarne la storia e l’identità; bisogna conoscere il mondo di cui siamo parte e nel quale la nostra Repubblica – cofondatrice dell’Europa unita – è desiderosa di ritornare a svolgere la sua responsabilità di Paese libero, democratico e solidale.

Bassetti continua ad argomentare sostenendo che “non sarebbe difficile riconoscere che il disagio sociale ha avuto effetti pesanti anche in politica, effetti visibili nella situazione di stallo e di confusione di ruoli che ha segnato l'avvio di questa legislatura. Ma non credete, cari confratelli, che anche nel contesto attuale ci siano ragioni fondate per dire che la partita non è persa? Non credete che le radici siano buone e il Paese più sano di come spesso lo si dipinga? Non credete che, non solo non siamo semplicemente allo sbando o alla deriva, ma ci sia ancora tanta disponibilità per il bene comune?”. Infine, il presidente della Cei ringrazia il capo dello Stato ed esprime la sua stima nei confronti di Mattarella per la sua “guida saggia e paziente con cui sta facendo di tutto per dare un governo all’Italia”.

A cura di Stefano Rizzuti
22 Maggio
11:27

Mattarella riceve il presidente della Camera Roberto Fico al Quirinale

Foto: Quirinale/Twitter
Foto: Quirinale/Twitter

Dopo le consultazioni di ieri con MoVimento 5 Stelle e Lega, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha convocato al Quirinale i presidenti di Camera e Senato. Il primo a salire al Colle è stato Roberto Fico, presidente della Camera dei deputati. Al termine del colloquio con il capo dello Stato, il presidente dell'aula di Montecitorio ha lasciato il Quirinale senza rilasciare alcuna dichiarazione ai cronisti in attesa davanti allo studio alla Vetrata. Mattarella ha deciso di convocare sia la seconda che la terza carica dello Stato oggi al Colle per aggiornarli sulla attuale situazione dopo l'intesa di governo tra M5s e Lega e per sentire le loro valutazioni in merito al nome del presidente del Consiglio indicato dalle nuove forze di governo.

A cura di Stefano Rizzuti
22 Maggio
10:06

Mattarella prende tempo: slitta l'incarico a Conte, oggi riceve Fico e Casellati

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Mattarella prende tempo. Dopo l’indicazione da parte di MoVimento 5 Stelle e Lega di Giuseppe Conte come nome per la presidenza del Consiglio, il capo dello Stato decide di attendere e convocare al Quirinale i presidenti di Camera e Senato, Roberto Fico e Maria Elisabetta Alberti Casellati. Questa mattina saliranno al Colle alle 11 il presidente di Montecitorio e alle 12 quella di Palazzo Madama. L’idea di Mattarella è quella di riportare le consultazioni nel quadro delle formalità di rito, riferendo sugli ultimi sviluppi anche alle due cariche dello Stato più elevate dopo la sua, nonché entrambi affidatari di un incarico esplorativo nelle scorse settimane.

Ieri il presidente della Repubblica ha parlato chiaramente a Di Maio e Salvini, ricordando loro che nel momento dell’indicazione del nuovo presidente del Consiglio sarà lui – Giuseppe Conte – a diventare l’interlocutore del capo dello Stato. Una sorta di monito a M5s e Lega ai quali sono stati menzionati anche i timori di Mattarella per i segnali di allarme sui conti pubblici derivanti dalle reazioni dei mercati degli ultimi giorni.

Oggi sarà, probabilmente, una giornata di pausa. Dopo i due incontri al Quirinale Mattarella sarà impegnato a Civitavecchia per la partenza della nave della legalità, diretta a Palermo. La convocazione di Conte e l’incarico non dovrebbero arrivare prima di mercoledì, quindi. Intanto però Conte ha già una prima ‘grana’ da risolvere: secondo quanto riportato dal New York Times, il professore non risulta tra gli archivi della New York University dove avrebbe perfezionato, secondo il curriculum, i suoi studi.

A cura di Stefano Rizzuti
21 Maggio
22:50

Il senatore grillino Lannutti contro i ministri M5S-Lega: "Nomi da potere marcio e corrotto"

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"Governo M5S-Lega: cambiamento o restaurazione? Leggo nomi estranei a principi e valori, cariatidi, lestofanti del potere marcio e corrotto, legati a cricche, combriccole, faccendieri, logge coperte, grembiulini, pseudo Autorità e manutengoli del potere che ho combattuto per oltre 30 anni. Spero di sbagliarmi, ma se così fosse, sarebbe una tragedia ed il tradimento di un sogno", scrive su Facebook il senatore grillino ed ex presidente di Adusbef, Elio Lannutti, commentando la composizione del governo M5S-Lega.

A cura di Charlotte Matteini
21 Maggio
21:38

Le Pen esulta per M5S-Lega: "I nostri alleati al potere, sarà il grande ritorno delle Nazioni"

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Marine Le Pen, leader del Front National e alleata di Matteo Salvini in Europa, esulta per il governo M5S-Lega: "Dopo FPÖ in Austria, la Lega in Italia. I nostri alleati arrivano al potere e aprono prospettive mozzafiato, sarà il grande ritorno delle Nazioni in linea". 

A cura di Charlotte Matteini
21 Maggio
20:13

Forza Italia: “Torna un tecnico a Palazzo Chigi, nessuna differenza tra Conte e Monti”

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Il ritorno di un tecnico a Palazzo Chigi: così Forza Italia commenta la scelta di Giuseppe Conte come presidente del Consiglio del governo M5s-Lega. Mariastella Gelmini, capogruppo di Fi alla Camera afferma: “Lega e Movimento 5 Stelle, da sempre contro i tecnici al governo e contro i cosiddetti ‘premier non eletti dal popolo', hanno indicato per Palazzo Chigi il professor Giuseppe Conte. Illustre accademico, con un curriculum di tutto rispetto e con grandi esperienze, anche a livello internazionale. Persona rispettabilissima, dunque, ma che di politico ha davvero ben poco. Gli elettori gialloverdi o gli italiani conoscono Conte? L'hanno mai visto in faccia? Hai mai udito la sua voce? Lo hanno mai votato? Perché Conte non è stato sottoposto al voto della piattaforma Rousseau o al giudizio dei leghisti nei gazebo?Salvini e Di Maio, con questa scelta, si contraddicono proprio nell'atto fondativo del nascente governo Lega-M5S. Francamente non riusciamo a trovare differenze tra il prof. Conte, oggi osannato, e il prof. Monti. Aspettiamo di essere smentiti. Forza Italia sarà all'opposizione di questo governo e contrasterà, in Parlamento e nel Paese, un programma che non potrà che far male all'Italia”.

Anna Maria Bernini, capogruppo di Fi al Senato, dichiara: “Qualora il capo dello Stato nominasse presidente del Consiglio il professor Giuseppe Conte, indicato da M5S e Lega, saremmo di fronte a un rispettabile tecnico, esecutore di un programma scritto da altri, che dovrà determinare l'azione di governo ed amministrativa di un esecutivo politico. Di Maio e Salvini di fatto deludono le aspettative sulla necessità di un premier politico a tutto tondo, dopo avere in passato fortemente stigmatizzato premiership tecniche modello Monti. Confermiamo la nostra forte preoccupazione per un programma che presenta aspetti cruciali non condivisibili, non rispondenti alle esigenze del Paese, lontani dalle nostre idee e dalle nostre profonde convinzioni”.

Commenta anche Giorgio Mulè, portavoce dei gruppi parlamentari forzista: “Chi aveva promesso mai più premier tecnici non legittimati dal voto degli italiani sta tentando di far nascere un governo guidato da un premier tecnico non votato dagli italiani. È la prima contraddizione di un presidente del Consiglio che si appresta a iniziare il cammino come mero esecutore di un programma confuso e senza priorità che non risponde alle esigenze del Paese. Forza Italia non lo appoggerà ed è in attesa di conoscere qual è la differenza tra il professor Monti e il professore Conte”.

A cura di Stefano Rizzuti
21 Maggio
19:38

Mattarella domani riceverà i presidenti di Camera e Senato: alle 11 Fico, alle 12 Casellati

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Dopo i colloqui di oggi con le delegazioni di MoVimento 5 Stelle e Lega, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha convocato per domani al Quirinale i presidenti delle due aule del Parlamento. Alle 11 riceverà il presidente della Camera dei deputati, Roberto Fico. Alle 12 toccherà invece alla presidente del Senato della Repubblica Maria Elisabetta Alberti Casellati. Secondo quanto apprende Sky, Mattarella vuole informare i due presidenti sugli ultimi sviluppi e vuole ascoltare le loro valutazioni sul nuovo governo e sul presidente del Consiglio indicato.

A cura di Stefano Rizzuti
21 Maggio
19:30

Salvini: “Conte sarà il presidente del Consiglio incaricato se Mattarella lo vorrà”

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Il segretario della Lega Matteo Salvini dopo le consultazioni al Quirinale con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella si collega in diretta Facebook con i suoi follower per raccontare gli ultimi sviluppi. E parla anche di Giuseppe Conte, indicato come presidente del Consiglio da Carroccio e M5s. “Il professor Conte, il premier incaricato se il presidente lo vorrà, è esperto nello snellimento della macchina amministrativa, nella semplificazione”, dichiara parlando della figura di Conte.

A me sarebbe piaciuto fare il presidente del Consiglio – continua Salvini – ma non è possibile, non abbiamo ancora la maggioranza assoluta e bisogna trattare. L’idea che ho io è che ogni giorno, se avrò l’onore di far parte di questo governo, vi racconterò cosa stiamo riuscendo a fare e cosa non stiamo riuscendo a fare e per quale motivo non stiamo riuscendo. Si parte, per fare poche cose e farle bene, sempre con l’interesse italiano dinanzi a tutto. C’è una forte responsabilità che sento, cercherò di sbagliare il meno possibile, perché sbaglieremo di sicuro qualcosa perché solo chi non fa non sbaglia”.

Salvini esordisce parlando dei punti fermi del nuovo governo: “Dignità, orgoglio, questo vi propongo. Un accordo figlio di due forze politiche diverse, mantenendo lealtà e coerenza. Perché ricordo che ci siamo seduti al tavolo quando Berlusconi ha detto di provarci. Ci sono delle differenze tra Lega e Cinque Stelle, è evidente. Abbiamo fatto un enorme lavoro per smussare gli angoli e trovare punti comuni. Su alcuni punti non c’è stato e non c’è accordo e quei punti non si toccheranno. Sugli altri stiamo partendo”.

A cura di Stefano Rizzuti
21 Maggio
19:16

Martina (Pd): "M5s e Lega hanno scoperto ora che il premier non viene eletto dal popolo"

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Dopo l’ultimo giro di consultazioni al Quirinale il segretario reggente del Partito Democratico Maurizio Martina commenta la scelta di indicare Giuseppe Conte come presidente del Consiglio. “Benvenuti nella realtà a Di Maio e Salvini – afferma Martina -. Dopo aver giocato per anni con la propaganda facile attaccando fantomatici ‘governi non eletti dal popolo', hanno scoperto ora che tutti i presidenti del Consiglio sono nominati dal presidente della Repubblica, che servono le intese e che i governi devono ottenere la fiducia dal Parlamento. Per anni hanno sparso falsità, ora si accomodano nella realtà. Che almeno questo serva a non fare altri danni verso il Paese raccontando ancora queste bugie”.

Anche il capogruppo del Pd al Senato, Andrea Marcucci, commenta la scelta di Conte: “È la prima volta nella storia della Repubblica che il candidato premier è di fatto degradato al ruolo di portavoce. Giuseppe Conte infatti si troverà già fatti l'accordo di governo e la lista dei ministri. È chiaro che di fronte ad un accordo di questa levatura tra M5s e Lega, il Pd farà un'opposizione durissima”.

A cura di Stefano Rizzuti
21 Maggio
18:33

Salvini: "Siamo pronti, abbiamo il nome e anche la squadra"

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Dopo il MoVimento 5 Stelle è toccato alla delegazione della Lega salire al Colle per riferire sugli ultimi sviluppi dell'accordo di governo al presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Al colloquio erano presenti i due capigruppo del Carroccio, Gian Marco Centinaio e Giancarlo Giorgetti, e il segretario Matteo Salvini che dopo l'incontro ha parlato rivolgendosi ai giornalisti e alle telecamere: "Conto che sia l’ultimo passaggio. Noi ci siamo, siamo pronti, abbiamo fatto il nome. Abbiamo ben chiara la squadra e il progetto di Paese. Leggiamo dichiarazioni con stupore che arrivano da altri Paesi da ministri e commissari. Non hanno niente di cui preoccuparsi, il governo che nasce vuole far crescere l’Italia, rendere stabile il lavoro, c'è il 20% delle persone che prende psicofarmaci, una cosa lega a insicurezza e precarietà. Contiamo di lasciare ai nostri figli un paese migliore, con più lavoro, meno tasse, meno burocrazia e un miglior indice di sicurezza".

"Siamo pronti a partire – aggiunge Salvini – nessuno ha niente da temere, anzi. Vogliamo un governo che metta l’interesse nazionale italiano al centro rispettando tutto e tutti ma mettendo l’Italia al centro, rispettando le normative, i vincoli e le regole però partendo dal nostro Paese. Nessuno ha niente da temere delle nostre politiche economiche che saranno molto diverse da quelle degli ultimi anni. Il nostro obiettivo è far crescere la politica italiana per ridurre il debito. Siamo pronti nel pieno rispetto delle prerogative del presidente della Repubblica e non vediamo l’ora di partire. Anche il voto dei cittadini della Valle d’Aosta ci dice che c’è fiducia e speranza. Magari qualcuno all’estero dovrebbe cambiare la sua prospettiva, il governo che nasce non sarà remissivo ma sarà un governo di speranza. Abbiamo consegnato al presidente della Repubblica il destino nostro e del nostro Paese. Siamo pronti e contiamo che lo siate anche noi seguendoci in questa bellissima avventura che si basa su radici solidi: non c’è niente di campato per aria".

A cura di Stefano Rizzuti
21 Maggio
18:18

Di Maio: "Giuseppe Conte sarà il presidente del Consiglio di un governo politico"

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"Giuseppe Conte sarà un premier politico di un governo politico, indicato da due forze politiche, con figure politiche al proprio interno. E soprattutto con il sostegno di due forze politiche votate. No ai cambi di casacca, no a persone che vengono dal gruppo Misto e che entrano in altri gruppi. Non era questo lo spirito che volevamo dare al governo": sono queste le parole di Luigi Di Maio, capo politico del M5s che ha indicato Conte come presidente del Consiglio al termine del colloquio con Mattarella al Quirinale. Durante le dichiarazioni alla stampa Di Maio non aveva indicato il nome fatto al capo dello Stato, ma poco dopo ha rilasciato questa dichiarazione riportata dall'Ansa fornendo così indicazioni precise sul nome fatto al presidente della Repubblica.

Di Maio ha commentato la scelta del nome di Conte dicendosi "molto orgoglioso" perché il professore dell'università di Firenze rappresenta "la sintesi del MoVimento Cinque Stelle. Non vesserà il popolo italiano. Non è stato eletto? Era nella mia squadra, lo hanno votato 11 milioni di italiani".

A cura di Stefano Rizzuti
21 Maggio
17:57

Di Maio: "Adesso nasce la terza Repubblica, sarà un governo politico"

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Nuovo e probabilmente ultimo giro di consultazioni per il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il capo dello Stato ha convocato al Colle per primo il gruppo del MoVimento 5 Stelle che ha riferito sull’intesa di governo con la Lega e sul nome del prossimo presidente del Consiglio. Al Colle sono andati Danilo Toninelli, capogruppo al Senato, Giulia Grillo, capogruppo alla Camera e il capo politico Luigi Di Maio. Quest’ultimo ha spiegato quanto detto al presidente della Repubblica: “Credo che oggi da qui possiamo dire che siamo di fronte a un momento storico. Abbiamo indicato il nome al presidente della Repubblica che al meglio può portare avanti il contratto di governo che presto firmeremo. Ovviamente il nostro obiettivo era ed è quello di migliorare la qualità della vita degli italiani. Abbiamo imposto un metodo, prima si discute di temi e poi di nomi ed è giusto che sia così e sarà così anche in futuro. Sono orgoglioso di aver portato al governo il nostro vero leader che è il programma. Ci sono le nostre cinque stelle, tanti punti come la cancellazione della legge Fornero, interventi sul Made in Italy, la lotta al gioco d’azzardo, il superamento della buona scuola. Dentro questo contratto ci sono le nostre grandi battaglie storiche".

"Abbiamo tanto da fare e realizzare – continua Di Maio – e come capo politico del Movimento posso dirvi che abbiamo lavorato notte e giorno per portare a casa questo risultato. Il nostro – qualora il presidente dovesse valutare il nostro nome giusto – sarà un governo politico che metterà al centro le questioni politiche, anche a livello internazionale: fateci partire prima, poi ci criticate. Sarà un governo inaspettato ma votato, perché non si basa su cambi di casacca. Un governo che nascerà intorno a una contrattazione a rialzo sui temi. È una grande occasione per l’Italia. Ci abbiamo lavorato tanto ma siamo pienamente soddisfatti del lavoro. Speriamo si possa iniziare questo nuovo percorso per la Repubblica italiana, sono stati 80 giorni, ma in cui ne è valsa la pena di prendere un po’ di tempo e fare attente riflessioni perché finalmente, adesso, nasce la Terza Repubblica”.

A cura di Stefano Rizzuti
21 Maggio
16:28

Salvini incontra Meloni, Lega: "Faccia a faccia cordiale". FdI: "Non saremo nel governo"

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Siamo agli sgoccioli. Prima dell'inizio di questo pomeriggio di consultazioni al Quirinale c'è ancora tempo per un ultimo giro di colloqui a Montecitorio. Il leader della Lega Matteo Salvini e il capo politico del M5S Luigi Di Maio sono in contatto costante. Tra i vari incontri che si sono seguiti nell'arco della mattinata, il leader della Carroccio ha parlato anche con il segretario di FdI, Giorgia Meloni. Fonti della Lega descrivono il faccia a faccia come una lunga e cordiale chiacchierata. A quanto raccontano i colloqui andranno avanti fino alle consultazioni previste per oggi pomeriggio al Colle.

Per Fabio Rampelli, capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera, si è trattato di un incontro "interlocutorio": "Fdi in maggioranza? Mi sembra di no, non abbiamo partecipato a nulla, né alla stesura del contratto di governo né alla scelta del presidente del Consiglio, che mi pare sia un esterno, di area M5S, non eletto dai cittadini". E aggiunge: "Con la Lega siamo pur sempre alleati sia nelle Regioni che nei Comuni. Bisognerà cominciare a pensare cosa sarà del centrodestra, come ricostruirlo e rilanciarlo".

In ballo c'è l'appoggio di Fratelli d'Italia. Meloni ieri si era mostrata scettica a proposito della possibilità che il suo partito entri in un governo giallo-verde: "Ho letto che a Salvini farebbe piacere" che FdI fosse nel governo, ma "mi corre l'obbligo di precisare che questo sentimento non è stato accompagnato da gesti in questo senso".

A cura di Annalisa Cangemi
21 Maggio
15:48

Governo M5S-Lega, economista Paolo Savona: "Io ministro? Disponibile, ma sono un tecnico"

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È vero che Matteo Salvini e Luigi Di Maio la vorrebbero come Ministro dell'Economia di un governo M5S-Lega? "Guardi non rilascio dichiarazioni, perché a un certo punto non voglio entrare nella tenzone. Sono disponibile per il Paese, com'è sempre stato, però non entro nei dettagli e nei conflitti. Se la vedano i politici. Io sono un tecnico. Punto e basta". Risponde così al giornale online Affaritaliani.it l'economista Paolo Savona, interpellato su un suo ipotetico incarico come successore di Pier Carlo Padoan al Tesoro. Conferma però che è stato stato contattato? "Non confermo e non desidero rilasciare dichiarazioni, quando gli eventi si realizzeranno dirò come stanno le cose".

A cura di Annalisa Cangemi
21 Maggio
13:38

Ilva, Fioramonti (M5S): "Direzione chiara, si va verso la chiusura dello stabilimento"

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Sulla chiusura dell'Ilva, contenuta nel contratto, dopo le polemiche, il ministro dell'Economia del governo-ombra del Movimento, Lorenzo Fioramonti, chiarisce la posizione del M5S. "In questo momento ci muoviamo in una direzione chiara, cioè chiusura programmata e riconversione economica dell'Ilva", ha detto Fioramonti dopo il tavolo sull'Ilva convocato a Taranto per un confronto con le organizzazioni sindacali Fim, Fiom, Uilm, Usb, Flmu Cub e Ugl. Prima dell'incontro c'è stato qualche momento di tensione perché i sindacati avevano chiesto una presenza maggiore di Rsu e lavoratori, mentre è stato consentito l'accesso solo a tre rappresentanti per delegazione. "La chiusura programmata – ha aggiunto Fioramonti – significa andare verso la chiusura. Questo va fatto in un periodo di tempo relativamente breve ma non brevissimo. Quindi non pensiamo ai 20 anni o ai 30 anni, non pensiamo nemmeno a un anno o sei mesi. È percorso che va intrapreso, è un percorso importante in cui bisogna condividere il metodo. Il metodo richiede anche tempo".

"Abbiamo – ha spiegato Fioramonti – un contratto di governo che è stato fatto, grande novità nella storia italiana, proprio per evitare equivoci. Il contratto parla chiaramente di quello che vogliamo fare. Non esiste alcun tipo di dissidio con la Lega".

La pensa diversamente il consigliere economico di Salvini, il leghista Armando Siri, che però è convinto che si troverà la quadra insieme al M5S: "Per fortuna le nuove tecnologie ci consentono di scongiurare una chiusura tout court degli impianti". Più critico il deputato leghista Rossano Sasso: "La posizione della Lega sull'Ilva è sempre stata chiara e da me parlamentare leghista non potrete mai sentire dire che l'Ilva deve essere chiusa, l'Ilva rappresenta il 50 per cento del prodotto interno lordo regionale, che immagine daremmo all'esterno, vogliamo trasformare la Puglia in un mega villaggio turistico al di fuori del quale vi sono soltanto bidonville? Va difesa la salute e vanno difesi i livelli occupazionali".

Intanto Confindustria Taranto ha dichiarato la "netta contrarietà" allo stop, perché "invocata erroneamente come se fosse realmente la risoluzione di tutti i mali", e invece, secondo Confindustria, "non farebbe che aggiungere povertà ad un territorio già dilaniato da una crisi visibile a tutti".

A cura di Annalisa Cangemi
21 Maggio
10:01

Consultazioni, Mattarella convoca M5S alle 17:30 e Lega alle 18:00

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Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, riprenderà oggi le consultazioni con il seguente calendario:  alle 17.30 Danilo Toninelli e Giulia Grillo, rispettivamente Presidente del Gruppo Parlamentare "MoVimento 5 Stelle" del Senato e della Camera, accompagnati da Luigi Di Maio; alle 18.00 invece ritirerà Gian Marco Centinaio e Giancarlo Giorgetti, rispettivamente Presidente del Gruppo Parlamentare "Lega – Salvini Premier" del Senato e della Camera, accompagnati da Matteo Salvini. La Sala Stampa del Quirinale sarà aperta dalle ore 16.00.

Secondo le prime indiscrezioni sulla squadra di governo, a Palazzo Chigi dovrebbe andare Giuseppe Conte, docente di Diritto privato, che in passato ha ricoperto l'incarico di vicepresidente del Consiglio di presidenza della Giustizia amministrativa. Conte è in quota M5S, ha scritto la parte del programma del Movimento relativa alla Giustizia, e poi Di Maio lo ha voluto come suo legale. Nomi ufficiali non ce ne sono, ma l'accordo tra il leader del Carroccio e il leader pentastellato è ormai chiuso: al Viminale quasi sicuramente prenderà il posto di Minniti proprio Matteo Salvini, mentre Di Maio guiderà un super ministero che unisce insieme lo Sviluppo economico e il Lavoro.

A cura di Annalisa Cangemi
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Le consultazioni per il nuovo governo
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