I dati definitivi sull'affluenza alle urne: alle ore 23 hanno votato per il referendum sulla giustizia appena il 20,9% degli aventi diritto, molto al di sotto del quorum, mentre per le elezioni amministrative la percentuale definitiva di votanti è del 54,72%. Oggi dalle ore 14:00 seguirà lo spoglio delle schede elettorali per le elezioni comunali in 971 comuni. Exit poll: il centrodestra risulta in vantaggio a Genova, Palermo e L'Aquila. Il centrosinistra è in testa a Verona. Su Fanpage.it le ultime notizie e lo spoglio in diretta.
Amministrative, la Campania la Regione con l'affluenza più alta, al 64,69%
È la Campania la Regione in cui si è registrata la più alta affluenza per le elezioni amministrative: 64,69% il dato definitivo dell'affluenza media negli 89 comuni campani chiamati al voto per eleggere sindaco e Consiglio comunale. Un dato fortemente contrastante con quello dell'affluenza ai seggi per i 5 referendum sulla giustizia, che in Campania si è fermata all'11,43% (a Napoli appena l'8,48%).
Il dato dell'affluenza ha permesso a 7 candidati sindaci di essere praticamente certi dell'elezione: si tratta dei comuni sotto i 15mila abitanti nei quali si è presentato un unico candidato sindaco e un'unica lista di candidati al Consiglio comunale, per i quali la norma prevede che sia sufficiente che il numero dei votanti non sia inferiore al 40% degli elettori e i voti validi all'unica lista ammessa non siano inferiori al 50% dei votanti. In attesa della verifica della seconda condizione, che appare poco più che una formalità (lo spoglio inizierà oggi alle 14), possono già festeggiare: Nunziante Picariello a Capriglia Irpina (Avellino), Angelo Antonio Lanza a Flumeri (Avellino), Stanislao Supino a Vairano Patenora (Caserta), Anna Amendola a Lettere (Napoli), Giancarlo Guercio a Buonabitacolo (Salerno), Giorgio Ruggiero a Cicerale (Salerno) e Donato Pica a Sant'Arsenio (Salerno).
Amministrative, Calenda: "Terzo polo conferma forte crescita"
Il leader di Azione Carlo Calenda commenta i primi risultati delle amministrative: "Tra le grandi città a L'Aquila, Parma, Palermo, Catanzaro abbiamo scelto la strada più difficile per una consultazione comunale, quella di fare un terzo polo lontano da populisti e sovranisti. In tutte e tre le città i nostri candidati hanno ottenuto secondo gli exit poll ottimi risultati", ha scritto su Twitter Carlo Calenda.
"Di Benedetto 21-25%; Ferrandelli 14-18%; Costi 10-14%, Talerico 13-17. Complimenti a tutti loro. Si conferma il segnale di Roma: esiste un'area di riformismo pragmatico, lontana dai due poli, forte e in crescita. Questa è l'unica vera novità politica di queste elezioni comunali", prosegue. "Aggiungo solo una riflessione. I Palermitani hanno scelto di farsi governare da Dell'Utri e Cuffaro e un quarto dei cittadini di Parma ha votato una persona che ha patteggiato per corruzione e concussione. Facciamo che poi non diciamo che è colpa della politica ma di chi la vota?".
Verona, il candidato Csx Tommasi in vantaggio: "Elettori hanno voglia di voltare pagina"
Prima di sbilanciarsi bisogna attendere "i dati certi, ma il risultato degli exit poll dimostra che la voglia di girare pagina a Verona si fa sentire, e questo era il nostro primo obiettivo". È la prima dichiarazione rilasciata in nottata a Porta a Porta su Raiuno dal candidato sindaco di Verona Damiano Tommasi (campo largo Pd+M5S), dato in vantaggio secondo gli exit poll con una stima che colloca i suoi consensi fra il 37 e il 41 per cento. "È un risultato storico per Verona, dove da tempo – ha sostenuto l'ex calciatore di Roma e Verona – si attende la prospettiva di un cambiamento. La speranza è quella di poter iniziare a costruire un futuro nuovo per la città. Girare pagina a Verona non è facile e non sarà facile, ma questo è il dato incoraggiante che portiamo a casa questa notte. Mi auguro che nelle prossime due settimane ci sia modo di lavorare in maniera ancora più concreta verso l'obiettivo più importante".
Magi: "Modificare il quorum o i referendum continueranno a fallire"
"Occorre modificare il quorum, se no i referendum continueranno a fallire, perché vincerà sempre il partito del non voto", ha detto il deputato di +Europa, Riccardo Magi, che ha sostenuto il Sì ai quesiti sulla giustizia, in un'intervista a ‘La Repubblica'. Secondo Magi, negli ultimi trent'anni "nessun referendum ha raggiunto il quorum, eccetto nel 2011 quelli trainati dai quesiti su nucleare e acqua. La scarsa affluenza a un referendum e' sempre un problema per la democrazia. Sarebbe opportuno che ci fosse un intervento, a cominciare dalla questione del quorum – ha proseguito – il 50% degli elettori, ovvero la maggioranza, è una soglia che con difficoltà si raggiunge persino per le politiche e per le amministrative. Il quorum va modificato, evitando che nei referendum abrogativi il No si trasformi nel partito del non voto, portando facilmente al fallimento di ogni referendum".
Una soluzione secondo il deputato di +Europa "potrebbe essere quella di legare la validità del referendum al 25% dei favorevoli, cioè dei Sì all'abrogazione: in questo modo anche chi è per il No, sarebbe incentivato a recarsi a votare. Poi c'è il ruolo della Consulta. La Corte costituzionale ha impedito di votare tre referendum: su cannabis, eutanasia (i soli convocati grazie alla raccolta di firme dei cittadini) e responsabilità diretta dei magistrati. Se ammessi, sarebbe stata tutt'altra cosa, trattandosi di argomenti molto sentiti. Allora sì che il quorum sarebbe stato raggiunto".
Referendum Giustizia, in Sardegna affluenza tra le più basse d'Italia, al 14,5%
Per i cinque quesiti referendari sulla giustizia anche in Sardegna ha prevalso l'astensione che ha reso nulla la consultazione. In tutta l'isola, dove ieri si votava anche in 65 comuni per le amministrative, si è espresso per il referendum solo il 14,5% degli aventi diritto. Non è l'affluenza più bassa d'Italia, dove nel complesso è andato a votare per il referendum neppure il 21% degli elettori: hanno fatto peggio, ma di poco, il Molise (che non ha raggiunto il 14%) e il Trentino Alto Adige, che ha di poco superato il 13%.
Salvini: "Grazie a chi ha scelto di votare per cambiare la Giustizia"
"Grazie ai 10 milioni di italiani che hanno scelto di votare per cambiare la giustizia. È nostro dovere continuare a far sentire la loro voce". È il commento su Twitter, il segretario della Lega Matteo Salvini, in merito al voto sui referendum per la Giustizia, che non hanno raggiunto il quorum.
L'affluenza definitiva per i referendum sulla Giustizia è del 20,9%
Il Viminale ha comunicato il dato definitivo sull'affluenza per i cinque referendum sulla Giustizia (7.903 Comuni su 7.903): è stata poco superiore al 20,9%. Al primo quesito ("Incandidabilità dopo condanna") l'affluenza è stata del 20,95%; al secondo quesito ("Limitazione misure cautelari") l'affluenza è stata del 20,93%; al terzo quesito ("Separazione funzioni dei magistrati") l'affluenza è stata del 20,93%; al quarto quesito ("Membri laici consigli giudiziari") l'affluenza è stata del 20,92%; al quinto quesito ("Elezioni componenti togati CSM") l'affluenza è stata del 20,92%.
A Palermo crolla l'affluenza: sotto il 42%, dieci punti in meno rispetto alle elezioni precedenti
L'affluenza per le elezioni amministrative a Palermo alla chiusura dei seggi, alle 23 di ieri sera, secondo i dati diffusi dal Comune è stata del 41,89%, oltre dieci punti percentuali in meno rispetto al 52,60% delle amministrative precedenti. Sul calo avrebbe inciso anche il caos nella costituzione dei seggi, causata dalla rinuncia last minute di 174 presidenti, che ha generato pesanti ritardi nelle operazioni elettorali.
Affluenza al referendum Giustizia non oltre il 21%
Non è stato raggiunto il quorum per i referendum sulla Giustizia per i quali era necessario si esprimesse il 50% più uno degli elettori. Il risultato della consultazione è stato infatti reso nullo. Anche se i dati non sono quelli definitivi, appare ormai chiaro che a recarsi alle urne è stato non oltre il 21% dell'elettorato. Nel dettaglio, all'alba di oggi, quando all'appello mancavano una manciata di comuni, il Viminale riportava i seguenti dati dell'affluenza: Quesito 1 (incandidabilità dopo condanna): 20,72% Quesito 2 (limitazione misure cautelari): 20,69% Quesito 3 (separazione funzioni dei magistrati): 20,70% Quesito 4 (valutazione dei magistrati): 20,69% Quesito 5 (elezioni componenti togati CSM):20,69%.
Affluenza definitiva alle amministrative del 54,72%
L'affluenza alle elezioni amministrative che si sono svolte ieri in Italia è stata del 54,72%. Questi i dati definitivi del Viminale relativi a tutti gli 818 comuni scrutinati. Alle precedenti elezioni l'affluenza era stata del 60,12%.
Opinio per Rai: "Astensionismo soprattutto tra centrosinistra e M5s"
Secondo una stima del consorzio Opinio per la Rai l'astensionismo si è registrato maggiormente nell'elettorato di centrosinistra e Cinque Stelle , rispetto a quello di centrodestra a favore del quale si è dichiarato oltre il 50% di quanti sono andati a votare nell'election day.
Il referendum non ha raggiunto il quorum, la nota della Lega
La nota della Lega dopo che il referendum non ha raggiunto il quorum.
Grazie ai milioni di italiani che hanno votato per i referendum sulla giustizia: la loro voce è un impegno per tutti affinché si facciano vere e profonde riforme.
Meritano riconoscenza perché hanno scelto di esprimersi nonostante un vergognoso silenzio mediatico (a cominciare dalla tv di Stato), al caos in troppi seggi a partire dallo scandalo di Palermo, alla codardia di tanti politici. Grazie a chi ha informato e partecipato, ai governatori schierati in prima linea insieme ad amministratori locali – di tutti i colori politici – e a molti parlamentari. Il tutto senza dimenticare donne e uomini di legge, associazioni culturali e intellettuali. La battaglia per cambiare la Giustizia non si ferma questa sera, ma anzi riparte con rinnovato slancio: sarà il centrodestra (insieme ad amici coraggiosi come quelli del Partito Radicale) ad avere l’onere e l’onore, dopo aver vinto le prossime elezioni Politiche, di mettere mano al Sistema.
Brescia (FdI): "Peggior tasso di affluenza della storia, strumento va riformato"
"A prescindere dal merito dei quesiti di oggi e di fronte al referendum col peggior tasso di affluenza della storia della Repubblica, un fatto è certo: se si vuole vera democrazia, lo strumento del referendum va riformato introducendo il referendum propositivo e modificando il quorum. Il 12 giugno di 11 anni fa gli italiani votarono per quattro quesiti referendari che ci videro protagonisti nelle piazze. Sono stati gli ultimi referendum abrogativi a raggiungere il quorum, gli ultimi referendum nati per iniziativa popolare. Da lì in poi il referendum abrogativo è morto. Nell'interesse dei cittadini che si mobilitano raccogliendo le firme, dobbiamo innovare i referendum sbloccando la riforma già approvata nel 2019 alla Camera e ferma da troppo tempo al Senato". È il commento di Giuseppe Brescia (M5S), presidente della commissione Affari Costituzionali della Camera.
Come hanno votato gli elettori al referendum sulla Giustizia

Malpezzi: "Referendum non ha convinto nemmeno elettori centrodestra"
"Quesiti complessi e uso propagandistico dei referendum non convincono nemmeno gli elettori di centrodestra. Noi continuiamo a credere che le buone leggi si fanno in Parlamento. Per questo sosteniamo le riforme della giustizia del governo Draghi": lo scrive su Twitte la presidente dei senatori del Pd, Simona Malpezzi.
Calderoli: "Dispiace che anche da Colle ci sia stato silenzio totale sul referendum"
Sul referendum abbiamo registrato un "silenzio totale" che è arrivato fino ai "massimi livelli delle istituzioni". Lo ha detto il vice presidente leghista del Senato, Roberto Calderoli. "Io ho scritto personalmente al presidente della Repubblica e al presidente del Consiglio. E mi spiace di non aver ricevuto alcuna risposta perché il presidente della Repubblica non solo è il presidente del Csm ma è anche il garante della Costituzione. Mi spiace anche solo per cortesia istituzionale mi sarei aspettato una maggiore attenzione".
Elezioni amministrative, alle ore 23 affluenza parziale al 56%
Il dato parziale sull'affluenza alle urne alle ore 23, per quanto riguarda le elezioni amministrative, è pari al 56,89% degli aventi diritto.
Referendum, affluenza alle 23 al 15,18%
L'affluenza alle ore 23 per il referendum sulla Giustizia è pari al 15,18% degli aventi diritto di voto.
Referendum, come hanno votato gli elettori al quesito numero 5
Tra il 68 e il 72% degli elettori che hanno votato per il referendum sulla Giustizia (che però non ha raggiunto il quorum) si è espresso a favore del quesito sull'elezione dei membri del Csm. Tra il 28 e il 32% si è espresso invece in modo contrario.
Referendum, come hanno votato gli elettori al quesito numero 4
Il referendum sulla Giustizia non è valido, in quanto non è stato raggiunto il quorum. Tra il 68 e il 72% degli elettori si è comunque espresso a favore del quarto quesito, quello sulla valutazione dei magistrati. Tra il 28 e il 32% ha votato No.
Referendum, come hanno votato gli elettori al quesito numero 3
Il referendum sulla Giustizia non ha raggiunto il quorum. Ecco però come si sono espressi gli elettori che si sono recati a votare: per il Sì hanno votato tra il 52 e il 56%, per il No tra il 44 e il 48%.
Referendum, come hanno votato gli elettori al quesito numero 2
Vediamo come si sono espressi gli elettori al referendum sulla giustizia, nonostante il quorum non sia stato raggiunto: secondo le stime di Tecné, al secondo quesito, quello sulla limitazione delle misure cautelari, tra il 68 e il 72% ha votato Sì, tra il 28 e il 32% ha votato No.
Referendum, come hanno votato gli elettori al quesito numero 1
Il quorum non è stato raggiungo, ma vediamo come si sono espressi gli elettori al referendum sulla giustizia: secondo le stime di Tecné, al primo quesito, quello sull'abolizione della legge Severino, tra il 51 e il 55% ha votato Sì e tra il 45 e il 49% ha votato No.
Exit poll elezioni comunali, Centrodestra avanti a Genova, Palermo e L'Aquila; a sinistra centrosinistra in testa
Nei primi exit poll delle elezioni comunali, diffusi dal Consorzio Opinio a Porta a Porta, il centrodestra vola verso la vittoria a Genova, Palermo e L’Aquila, mentre a Verona è avanti il centrosinistra.
Elezioni amministrative, i primi exit poll a Palermo: Lagalla in testa tra il 43 e il 47%
Secondo il consorzio Opinio Italia per la Rai, alle comunali di Palermo il candidato Roberto Lagalla (centrodestra) raggiunge una forchetta del 43-47%. In base alla legge regionale sarebbe confermato sindaco di Palermo. Al secondo posto Franco Miceli(centrosinistra) con il 27-31%.
Comunali, exit poll all'Aquila: davanti il centrodestra con Biondi tra il 49 e il 53%
Secondo l'exit poll del consorzio Opinio Italia per la Rai, alle comunali dell'Aquila il candidato Pierluigi Biondi (centro-destra) raggiunge una forchetta del 49-53%, seguito a distanza da Stefania Pezzopane (centrosinistra) con il 23-27%.
Elezioni amministrative: primi exit poll a Genova, Bucci in testa
Secondo gli exit poll del consorzio Opinio Italia per la Rai, a Genova è davanti il candidato del centrodestra Marco Bucci (51-55%), seguito da Ariel Dello Strologo, del centrosinistra, (36-40%).
Elezioni comunali, i primi exit poll: a Verona Tommasi in testa tra il 27 e il 41%
Sono arrivati i primi exit poll alle elezioni amministrative. A Verona risulta in testa Damiano Tommasi (centrosinistra) tra il 37 e il 41%, davanti a Federico Sboarina con il 27 e 31%. Stesso range per Flavio Tosi.
Referendum e amministrative, chiusi i seggi
Si sono appena chiusi, alle ore 23, i seggi per le elezioni comunali e il referendum sulla Giustizia.
Il referendum sulla Giustizia non raggiunge il quorum
I cinque referendum sulla Giustizia non hanno raggiunto il quorum. Non si è cioè recata a votare la maggioranza degli elettori: il referendum non sarà quindi valido.
Quando arriveranno i risultati delle elezioni comunali
Alla chiusura dei seggi, questa sera alle 23, si procederà immediatamente con lo spoglio delle schede riferite al referendum. Per le elezioni amministrative, invece, bisognerà aspettare domani, lunedì 13 giugno: le operazioni inizieranno alle ore 14.
Comunali, il dato sull'affluenza definitiva
È arrivato anche il dato sull'affluenza definitiva alle ore 19 per quanto riguarda le elezioni comunali, che si attesta al 39,11%.
Referendum, il dato sull'affluenza definitiva
È arrivato il dato dell'affluenza definitiva alle ore 19 per il referendum sulla Giustizia, che si ferma al 14,8%.
Il costituzionalista Celotto: "Su affluenza al referendum si rischia un minimo storico"
"I primi dati forniti dal Viminale sui referendum riportano un'affluenza alle 19 dell'11.5%. A chiusura dei seggi si rischia di non arrivare nemmeno al 23% del 2009 che rappresenta il minimo nella storia italiana. Saremmo lontani anche dal 31% del 2016, ultimo referendum votato": lo ha detto il costituzionalista Alfonso Celotto, Professore di Diritto costituzionale nella facoltà di Giurisprudenza dell'Università "Roma Tre", commentando i primi dati sull'affluenza al referendum sulla Giustizia, promosso da Lega e Radicali.
Nelle Eolie sindaca già eletta prima dello spoglio
Anche nelle Eolie, nel Comune di Malfa, la sindaca è stata eletta prima dello spoglio. La prima cittadina uscente, Clara Rametta, è stata l'unica a correre per la carica, ha superato il quorum del 50% ed è stata così riconfermata per un nuovo mandato.
Affluenza parziale alle 19, 14,6% al referendum e 39,7% alle amministrative
Secondo gli ultimi dati sull'affluenza ai seggi alle ore 19 (dati ancora parziali) per il referendum si è recato il 14,6% degli aventi diritto, mentre per le amministrative il 39,7%.
Dato definitivo sull'affluenza alle urne: per i referendum alle 19 ha votato il 14,6% degli aventi diritto
Con l'arrivo dei dati dalla quasi totalità delle sezioni elettorali, si consolida il dato dell'affluenza alle urne: alle ore 19 ha votato il 14,66% degli aventi diritto per i cinque quesiti referendari. Si tratta di un dato che non permetterà il raggiungimento del quorum.
Referendum, Giuseppe Conte ha votato a Roma
Il leader del Movimento Cinque Stelle, Giuseppe Conte, ha votato a Roma per il referendum sulla Giustizia.
Sette candidati in Campania sono già certi dell'elezione
Sette candidati alle amministrative in Campania sono già certi dell'elezione. Si tratta dei Comuni in cui è stata presentata una sola lista. Quindi, di conseguenza, con un solo candidato sindaco. Sono i casi di Capriglia Irpina (candidato Nunziante Picariello) e Flumeri (candidato Angelo Antonio Lanza) in provincia di Avellino; Vairano Patenora (candidato Stanislao Supino) in provincia di Caserta; Lettere (candidata Anna Amendola) in provincia di Napoli; Buonabitacolo (candidato Giancarlo Guercio), Cicerale (candidato Giorgio Ruggiero) e Sant'Arsenio (candidato Donato Pica) in provincia di Salerno. Per l'ufficialità, però, bisognerà aspettare lo spoglio di domani.
Affluenza Referendum 2022, dato parziale al 13%
È ancora parziale il dato sull'affluenza al referendum, ma è sopra al 13%. Ecco il dato provvisorio con le percentuali di votanti quesito per quesito.
- Per il primo quesito sull'incandidabilità dopo la condanna, alle ore 19, l'affluenza è all'13,88 (in 7.460 comuni su 7.903)%;
- per il secondo quesito sulla limitazione delle misure cautelari l'affluenza è al 13,64% (7.368 su 7.903);
- per il terzo sulla separazione delle funzioni dei magistrati è al 13,57% (7.356 su 7.903);
- per il quarto sui membri laici dei consigli giudiziari è all'13,50% (7.332 su 7.903);
- per il quinto quesito sulle elezioni dei componenti togati del Csm è all'13,67 (7.324 su 7.903)%.
Presidente della Camera Fico ha votato a Napoli per il referendum sulla Giustizia
Il presidente della Camera dei Deputati, Roberto Fico, ha votato nel tardo pomeriggio a Napoli per il referendum sulla Giustizia, promosso dalla Lega e dai Radicali.
Lega: "Grazie a chi ha votato nonostante silenzio dei media e caos seggi a Palermo"
"La Lega ringrazia i milioni di italiani che hanno votato o voteranno nonostante un solo giorno con le urne aperte, il silenzio di troppi media e politici, il weekend estivo e il vergognoso caos seggi visto per esempio a Palermo": è quanto riferiscono fonti della Lega in una nota.
Palermo, Lamorgese: "Procura valuterà responsabilità"
"La Procura di Palermo valuterà gli eventuali profili di responsabilità conseguenti alle segnalazioni inviate dal Comune, competente per le procedure di insediamento dei seggi e di sostituzione dei presidenti": lo ha dichiarato la ministra dell'Interno Luciana Lamorgese.
Lamorgese: "Assenza presidenti ai seggi è fatto gravissimo"
"È gravissimo che a Palermo, senza alcun preavviso, un elevato numero di presidenti di seggio non si sia presentato per l'insediamento, ovvero abbia rinunciato all'incarico, ritardando l'avvio delle operazioni di voto. Un tale atteggiamento esprime una assoluta mancanza di rispetto per le Istituzioni e per i cittadini chiamati in questa giornata elettorale e referendaria ad esercitare un diritto costituzionale fondamentale per la vita democratica del Paese": lo ha detto la ministra dell'Interno, Luciana Lamorgese, commentando quanto accaduto oggi a Palermo.
Quando arriveranno i risultati del referendum sulla giustizia
Dalle 23 di oggi, domenica 12 giugno, alla chiusura dei seggi inizierà lo spoglio delle schede per il referendum sulla Giustizia. I risultati arriveranno quindi in tarda serata, domani mattina lunedì 13 giugno si conosceranno sicuramente i risultati definitivi.
Comunali, affluenza alle ore 19 al 41,7%
L'affluenza alle elezioni amministrative alle ore 19 è pari al 41,7%.
Referendum 2022, affluenza alle ore 19 al 11,47%
L'affluenza alle votazione al referendum sulla Giustizia alle ore 19 è a pari a 11,47%.
Referendum, si registra in Molise l'affluenza più bassa d'Italia
È il Molise, secondo la rilevazione delle ore 12, la regione italiana con l'affluenza più bassa alle urne per i referendum. Nella mattinata ha votato appena il 4,15 % degli aventi diritto (contro una media nazionale del 6,78%). In nessuna altra regione italiana si registra un dato così basso.
Affluenza a Genova: 11,70% al referendum e 15,08% alle amministrative
A Genova, secondo i dati definitivi delle 12, ha votato l'11,70% degli aventi diritto nella provincia di Genova. Alle amministrative, invece, il dato in città arriva al 15,08%, contro il 16,10% dell'ultima tornata elettorale nel capoluogo ligure.
La videointervista di Fanpage.it a Rossomando (PD) per il No
Ecco la videointervista di Fanpage.it a Anna Rossomando, senatrice e responsabile Giustizia del Partito Democratico, che spiega le ragioni del No al Referendum abrogativo del 12 giugno.
Matteo Salvini e Silvio Berlusconi violano il silenzio elettorale
Sia Silvio Berlusconi che Matteo Salvini sono intervenuti sui social violando il silenzio elettorale, chiedendo ai cittadini di andare a votare e attaccando “il muro di silenzio” sui referendum.
Referendum, affluenza alle ore 12 al 6,8%: i dati definitivi
È arrivato (circa 5 ore dopo) il dato sull'affluenza definitiva alle ore 12 ai cinque referendum sulla Giustizia che si attesta al 6,8%. In Liguria, dove si vota anche per le amministrative nel capoluogo, Genova, si è arrivati a un picco del 10%. Il dato più basso, invece, si registra in Molise, dove l'affluenza si è fermata al 4,1%.
"Elezioni a Palermo valide, nessun annullamento del voto": il parere del prof. Guido Corso
Secondo il professor Guido Corso, noto amministrativista, il caos ai seggi di Palermo non intacca la validità delle elezioni. La massiccia rinuncia dei presidenti di sezione ha ritardato la costituzione dei seggi, che sono diventati operativi solo quando è stato possibile sostituire gli assenti. "C'è stata quindi – dice Corso – una riduzione della durata delle operazioni elettorali. Ma questo non giustifica la richiesta di annullamento del voto. Anche in virtù del principio del ‘favor voti', la ritardata operatività dei seggi non ha comportato alcuna invalidità. Non può neppure essere richiesto un prolungamento dell'apertura dei seggi. Ci vorrebbe una legge apposita".
A Palermo il primo dato sull'affluenza è dell'11%
È dell'11% il primo dato disponibile sull'affluenza a Palermo, secondo la prima parziale rilevazione diffusa dal Comune. Il riferimento è ai dati finora pervenuti dalle 600 sezioni cittadine. Hanno votato 59.812 elettori sul totale di 543.978. Di poco inferiore quello per i referendum, pari al 10,51%. A seguito della nomina da parte del Comune di Palermo degli ultimi 13 presidenti delle sezioni elettorali mancanti risultano insediate tutte le 600 sezioni elettorali previste in città senza che sia stato necessario procedere ad alcun accorpamento tra di esse.
La videointervista di Fanpage.it a Matone (Lega) per il Sì
Ecco la videointervista di Fanpage.it a Simonetta Matone, capogruppo della Lega in assemblea capitolina, che spiega perché votare sì al Referendum abrogativo sulla giustizia.
Affluenza elezioni amministrative alle 12, Regione per Regione
Ecco le affluenze alle comunali alle ore 12, Regione per Regione:
- Piemonte 17,66%
- Lombardia 17,03%
- Veneto 16,85%
- Liguria 15,64%
- Emilia-Romagna 18,47%
- Toscana 16,60%
- Marche 16,39%
- Umbria 16,74%
- Lazio 18,44%
- Abruzzo 17,39%
- Molise 14,18%
- Campania 20,00%
- Puglia 18,95%
- Calabria 17,03%
- Basilicata 16,47%
- Sardegna 19,46%.
Affluenza per le comunali: alle 12 ha votato il 17,64% degli aventi diritto
Il dato definitivo dell'affluenza alle ore 12 per il voto alle elezioni comunali è pari al 17,64%. Alle precedenti omologhe era stato del 19,37%. Si voterà fino a stasera alle 23.
Disagi nella Capitale, a Fiera di Roma mancano presidenti di seggio e scrutatori
Non sono a Palermo si segnalano disservizi e ritardi nell'apertura dei seggi, che stanno ostacolando i cittadini nel normale svolgimento del voto per il referendum. Alcuni elettori hanno denunciato a Fanpage.it che intorno alle ore 15 alcuni seggi dovevano ancora iniziare le votazioni. Le criticità sono state registrate a Fiera di Roma.
Referendum Giustizia, quando inizia lo spoglio per i cinque quesiti
I cittadini potranno recarsi alle urne fino alle ore 23. Subito dopo la conclusione delle operazioni di voto e l'accertamento del numero dei votanti partirà lo spoglio per il referendum sulla Giustizia, mentre lo scrutinio per le elezioni amministrative inizierà domani alle ore 14.
Amministrative e Referendum 2022, dopo 4 ore mancano ancora i dati definitivi affluenza alle 12
Gli scrutini amministrative e referendum Giustizia procedono a rilento: dopo quattro ore mancano ancora i risultati definitivi dell'affluenza alle ore 13. In particolare, per le elezioni comunali manca il dato del comune di Padova. Mentre per i referendum mancano 7 comuni per il quesito uno, 8 per il quesito due, 8 per il quesito tre, 10 per il quesito quattro e 11 per il quesito cinque.
Fdi chiede di sospendere Rdc a percettori che dovevano lavorare ai seggi e hanno rinunciato
Il capogruppo Fdi alla Camera Francesco Lollobrigida ha chiesto che venga sospeso il Reddito di cittadinanza agli eventuali beneficiari del sussidio che dovevano prestare servizio come scrutatori o presidenti di sezione, e che si sono ritirati dai seggi: "La fotografia che ci arriva da Palermo racconta di una città nel caos. Le enormi difficoltà nelle operazioni di voto, causate dalla mancanza dei presidenti di seggio, oltre a sollevare l'indignazione di chi questa mattina non ha potuto votare, lasciano inquietanti interrogativi. È possibile che nella regione con il 18% del totale nazionale di percettori di reddito di cittadinanza, non si sia trovato chi fosse disposto a lavorare nei seggi?".
"È realistico – si chiede Lollobrigida – pensare che tra i tanti forfait non giustificati, ci sia più di qualche percettore di RdC dei quasi 100000 che nella sola Palermo ne beneficiano?".
"Su quest'ultimo interrogativo Fratelli d'Italia andrà a fondo e chiederà la sospensione del sussidio ai disertori dei seggi che non risulteranno realmente impossibilitati a prestare servizio".
Referendum sulla giustizia, la guida per indecisi: perchè votare Sì e perchè votare No
Il referendum abrogativo sulla giustizia del 12 giugno permetterà ai cittadini italiani di votare sì o no in relazione all'abrogazione di alcune leggi. Sono 5 i quesiti e riguardano l'abolizione della Legge Severino, le limitazioni delle misure cautelari, la separazione delle carriere tra Pm e giudici, la valutazione dei magistrati e l'elezione dei membri del Csm. Ecco la guida di Fanpage.it per chi è ancora indeciso se votare sì, no oppure non partecipare alla votazione. Ricordiamo che affinché il referendum sia valido bisognerà raggiungere il quorum del 50%+1.
Palermo, prefettura dice che si sono insediati tutti i presidenti, ma non tutti i seggi sono operativi

Continuano i disagi e le file ai seggi a Palermo, in particolare nelle sezioni in cui non è stato possibile partire con le operazioni di voto questa mattina alle 7, come è avvenuto in tutta Italia. Sebbene la prefettura assicuri che le criticità sono state risolte ovunque, i cittadini continuano a denunciare l'impossibilità di votare.
"A seguito della nomina da parte del Comune di Palermo degli ultimi tredici presidenti delle sezioni elettorali mancanti sono regolarmente insediate tutte le 600 sezioni elettorali previste in città senza che sia stato necessario procedere ad alcun accorpamento tra di esse", ha fatto sapere prefettura. Per esempio la sezione di via Marinella Bragaglia, la n. 355, non è stata operativa fino alle 15:30. Nel seggio 387 di Sferracavallo in corso operazioni preliminari.
"Fino a un'ora fa nella sezione 387 della scuola Carmelo Onorato di Sferracavallo, non era possibile votare perché pur essendosi insediata la presidente del seggio, si stavano espletando le operazioni preliminari di apertura sacchi, conta e validazione delle schede", ha denunciato all'Ansa Laura Schimmenti che poco prima dell'ora di pranzo ha presentato una denuncia al commissariato di Polizia San Lorenzo per mettere nero su bianco l'impossibilità di esercitare il proprio diritto di voto negli orari indicati.
"Mio marito lavora a Bologna – ha aggiunto – per cui per raggiungere l'Emilia ho un aereo nel tardo pomeriggio e temo di non fare in tempo. Chissà quante persone sono passate dal seggio nell'arco della mattinata e non riuscendo a votare probabilmente non torneranno".
Elezioni a Palermo, dati sensibili rubati dal sito del Comune pubblicati dagli hacker
Parte dei dati rubati al sito del Comune di Palermo si trovano nel dark web. La minaccia di Vice Society, la gang di hacker responsabile dell'attacco al sistema dell'amministrazione che aveva lanciato un countdown nei giorni scorsi chiedendo il pagamento di un riscatto, è stata portata a termine. Il gruppo ha infatti riversato decine e decine di file contenenti dati sensibili. "È stata pubblicata la prima parte delle informazioni gentilmente condivise con voi dai rappresentanti di questa società. Ce ne saranno altre domani", ha scritto il gruppo nella giornata di ieri, annunciando la pubblicazione di altre informazioni.
Amministrative, è in provincia di Cosenza il comune con l'affluenza più bassa: hanno votato in 8
Ecco i cinque comuni con l'affluenza più bassa, segnalata alle 12 di questa mattina: a Mandatoriccio, in provincia di Cosenza hanno votato solo 8 elettori su 2115 aventi diritto (0,38%); a Velturno, provincia di Bolzano, affluenza dello 0,50%, con 11 elettori su 2200; stessa affluenza a Belcastro, in provincia di Cosenza, dove hanno votato 5 cittadini su 1009 aventi diritto; situazione analoga a San Mauro Castelverde, provincia di Palermo, dove hanno votato 6 elettori su 1181 (lo 0,51%); a Chianciano Terme, provincia di Siena, i votanti registrati alle 12 sono 28 su 5138 (0,54%).
Comunali, Musumeci: "Chiesto a Lamorgese di aprire i seggi a Palermo anche domani"
"Ho chiesto al Ministro dell'Interno di valutare l'opportunità di autorizzare il prolungamento dell'apertura dei seggi elettorali, nella sola città di Palermo, fino alle ore 14 di domani, lunedì 13 giugno. Una misura straordinaria a seguito dell'altrettanto straordinaria situazione che si è venuta a creare in città per la mancata costituzione di decine di sezioni elettorali. È un provvedimento che avrei adottato autonomamente, se non si votasse anche per i Referendum". Lo dichiara il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci.
Referendum 2022, Casellati: "Votare è diritto e dovere di ogni cittadino"
La presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, ha pubblicato un video sui suoi canali social in cui viene ritratta mentre imbuca le schede dei referendum e delle elezioni amministrative: "Votare è la forma più alta di partecipazione alla causa pubblica – ha scritto in un tweet – un diritto e un dovere di ogni cittadino".
Le posizioni dei partiti sul Referendum: chi vota sì e chi vota no

Il referendum abrogativo sulla giustizia è stato promosso da Lega e Radicali, i quali dunque voteranno per il sì a tutti e 5 i quesiti. Ma quali sono le posizioni degli altri partiti? Fratelli d'Italia e, in particolare, Giorgia Meloni ha detto di essere favorevole alla separazione delle carriere tra Pm e giudici, differentemente contraria all'abolizione della Legge Severino e alla limitazione della custodia cautelare. PD diviso, Forza Italia voterà sì come Italia Viva, contrario il Movimento 5 Stelle.
Referendum, alle 12 affluenza sale al 6,63%
L'affluenza alle ore 12 per i referendum sulla giustizia sale al 6,63%, quando sono arrivati i dati di 7.831 comuni su 7.903 (quesito 1). Lo si rileva dal sito del ministero dell'Interno. Si vota soltanto oggi fino alle 23.
A Palermo sono stati nominati tutti i presidenti di seggio
Tutti i presidenti di seggio a Palermo sono stati nominati. Sembra essersi conclusa così la mattinata di caos nel capoluogo siciliano. Lo apprende l'AGI dalla Prefettura di Palermo, che ha smentito le voci di accorpamenti tra seggi.
Qual è il quorum per il referendum sulla giustizia del 2022
Per far sì che il referendum abrogativo sulla giustizia sia valido bisognerà raggiungere il quorum del 50%+1 degli elettori: nel caso in cui questa soglia non sia raggiunta, rimarrà tutto com'è. Per quorum si intende il numero minimo di elettori che devono partecipare alla votazione affinché il referendum sia idoneo ad abrogare le norme. In questo caso, ad essere posti all'attenzione dei cittadini sono 5 quesiti: l'abolizione della Legge Severino, la limitazione delle misure cautelari, la separazione delle carriere tra Pm e giudici, la valutazione dei magistrati e l'elezione dei membri togati del Csm.
Caos a Palermo, Ordine avvocati chiede di fermare le elezioni: "Sono annullabili"
"Ciò che sta accadendo a Palermo è di una gravità estrema, tale da falsare queste elezioni. Se ad un solo cittadino è stato precluso il diritto di votare le elezioni sono annullabili", lo ha scritto nel suo profilo Facebook il presidente dell'ordine degli avvocati di Palermo Antonella Armetta. "Ma non è accettabile l'attacco politico perché la competenza alla gestione dei presidenti di seggio non è dei comuni. Intervenga immediatamente il ministro dell'Interno, queste elezioni vanno fermate qui".
Elezioni comunali in Campania, i Comuni al voto oggi

Alle elezioni amministrative 2022 voteranno anche 89 comuni della regione Campania, tra cui nelle città di Acerra, Ischia, Portici, Pozzuoli, San'Antimo, Somma Vesuviana, Nola, Lettere, Visciano, Tufino, Pimonte, Casamarciano, Barano d'Ischia in provincia di Napoli. Sono 12 i comuni al di sopra dei 15mila abitanti al voto domenica 12 giugno: in questo caso si potrà optare anche per il voto disgiunto, ovvero si potrà votare per eleggere un candidato sindaco ma sostenere una lista diversa.
Caos ai seggi, mancano presidenti: Viminale assicura che elettori potranno votare anche dopo le 23
"Tutti gli elettori che alle ore 23 di questa domenica siano presenti nei locali del seggio o all'interno del plesso scolastico o altro fabbricato dove ha sede il seggio possono esercitare il proprio diritto di voto anche oltre le ore 23, fino a completamento delle operazioni di votazione di tutti i suddetti elettori". Lo comunica il Viminale, in particolare in relazione a quanto avvenuto a Palermo, con le decine di defezioni tra i presidenti di sezione
A Palermo lunghe code nelle sezioni aperte in ritardo: chi sarà in fila dopo le 23 potrà votare

Nonostante i ritardi e i disagi segnalati a Palermo, per l'assenza di decine di presidenti di seggi e scrutatori, nessuna possibilità di cambiare l'orario del voto: le urne restano aperte fino alle 23. Tuttavia a chi si troverà in fila oltre l'orario previsto per la chiusura dei seggi sarà consentito di votare. Intanto nelle diverse sezioni in cui i presidenti dei seggi hanno dato forfait ieri si sono già create lunghe code.
Uno dei problemi principali è che l'election day a Palermo coincide con la partita del Palermo, in cui i rosanero si giocheranno la promozione in B nella partita contro il Padova, con inizio alle 21.15. "Il mancato insediamento di numerosi seggi per la mancanza di presidenti desta grandi preoccupazioni per la regolarità delle operazioni di voto. Riteniamo che la Prefettura debba intervenire tempestivamente per ripristinare condizioni di normalità e legalità, salvaguardando il diritto di voto delle cittadine e dei cittadini", ha detto l'assessore Giusto Catania, capo della lista di Sinistra civica ed ecologista, che ricorda di aver chiesto tempo fa l'anticipo a sabato 11 della partita, rimproverando al Viminale di non aver previsto questo scenario.
Elezioni amministrative 2022, i Comuni al voto in Lombardia

Al voto oggi, domenica 12 giugno 2022, anche diversi comuni nella regione Lombardia. Consulta qui l'elenco completo delle città che dovranno rinnovare le amministrazioni. Saranno chiamati a votare anche i cittadini di tre capoluoghi lombardi: Como, Lodi e Monza, i cui sindaci uscenti sono di centrodestra.
Per le elezioni amministrative alle 12 affluenza poco sopra il 17%
Quando sono noti i dati relativi intorno a circa un terzo degli 818 comuni gestiti dal Viminale, l'affluenza alle urne alle ore 12 va collocandosi intorno al 17,43% (era stato del 19,64% alle precedenti omologhe, ma si era votato in due giorni).
Caos a Palermo, Comune dà la colpa alla partita per la rinuncia dei presidenti di sezione
"La sensazione è che in questa diserzione c'entri la partita del Palermo". Ad attribuire la colpa della mancata apertura di una sessantina di seggi nel capoluogo siciliano, dove si vota per i referendum sulla Giustizia e per il rinnovo del sindaco del consiglio comunale, non sono solo le battute delle persone per strada e tra le file ai seggi, ma la stesso Comune: "Forse perché pagati poco, forse per la coincidenza con la partita e la festa che potrebbe scaturirne il giorno dopo, e magari qualcuno aveva già il biglietto per lo stadio in tasca, ecco che alla fine hanno dato forfait", riferisce una fonte del Comune, che sottolinea, al tempo stesso, come questa cosa potesse essere evitata: "Avrebbe potuto pensarci la prefettura a far spostare la partita".
La partita in questione, che si svolgerà allo stadio cittadino questa sera, è la finale di Play off serie C, che la squadra del Palermo disputerà contro il Padova per la promozione B. Allo stadio è previsto il pienone con oltre 34mila spettatori.
Affluenza referendum 2022, alle 12 ha votato il 5%. Le percentuali dei votanti quesito per quesito
Alle 12, secondo i dati resi noti dal ministero dell'Interno, l'affluenza per i cinque referendum sulla Giustizia è stata bassissima. Nel dettaglio, per il referendum 1 (Incandidabilità dopo condanna) l'affluenza è del 5,35% (2.734 su 7.903 comuni). Per il quesito 2 (Limitazione misure cautelari) è del 5,28% (2.599 comuni su 7.903). Quesito 3 (Separazione funzioni dei magistrati) è del 5,26% (2.598 su 7.903 comuni). Quesito 4 (Membri laici consigli giudiziari) è del 5,23% (2.589 su 7.903). Quesito 5 (Elezioni componenti togati Csm) è del 5.27%.
Seggi a Palermo aperti in ritardo: non si possono cambiare orari del voto
Caos per le amministrative a Palermo. Per legge non si possono cambiare gli orari di apertura dei seggi, operazione, spiegano fonti ministeriali, che si potrebbe fare soltanto emanando una nuova legge: tuttavia, nei seggi aperti in ritardo, gli elettori che si troveranno in fila alla chiusure dei seggi potranno votare oltre le 23.
Viene ricordato il caso dell'election day del 13 maggio 2001, quando a causa di ritardi nelle votazioni si votò fino a notte fonda.
Alle 12 l'affluenza alle urne per il referendum è poco sopra il 5%
Alle ore 12 l'affluenza per i referendum è poco sopra il 5%, quando sono arrivati i dati di oltre 2.200 mila comuni su 7.903 per i quesiti 3 e 5. È quanto si legge dal sito del ministero dell'Interno. Si vota soltanto oggi fino alle 23.
Elezioni a Palermo, i seggi senza presidenti accorpati a quelli già operativi
I seggi non costituiti a Palermo per la rinuncia dei presidenti – e che non sono stati ancora sostituiti – sono stati accorpati alle sezioni già operanti dove è in corso la votazione. È quanto si legge in una disposizione del Viminale, a firma del capo Dipartimento.
Affluenza referendum 2022, alle 12 per il primo quesito il dato parziale è del 5%
Sul sito del Viminale sono stati pubblicati i primi dati sull'affluenza per il Referendum Giustizia. Per il primo quesito, secondo i dati comunicati fino ad ora dalle Regioni, l'affluenza in Italia è del 5%.
Amministrative, in provincia di Napoli una denuncia per corruzione elettorale
Aveva in casa tre tessere elettorali intestate ad altre persone. I carabinieri a Sant'Antimo hanno denunciato per corruzione elettorale un uomo del posto, incensurato, di 45 anni. Sant'Antimo è uno dei comuni della provincia di Napoli dove oggi si vota anche per le amministrative, oltre che per il referendum sulla Giustizia. I militari, dopo una segnalazione anonima, hanno perquisito la sua abitazione trovando le tre tessere. Le schede sono state sequestrate, e l'uomo – che non ha fornito alcuna spiegazione in merito – denunciato. Proseguono gli accertamenti anche nei confronti degli intestatari delle tessere.
Dove si vota nel Lazio per le elezioni comunali 2022
Il 12 giugno 2022 si vota per rinnovare le amministrazioni di diversi comuni anche nel Lazio, molti dei quali in provincia di Roma (tra cui Ladispoli, Guidonia Montecielo, Ciampino, Grottaferrata, Ardea). Nella regione, inoltre, si vota anche per eleggere il sindaco di 3 capoluoghi di provincia: Rieti, Viterbo e Frosinone. Al voto anche in provincia di Latina: qui l'elenco completo dei comuni chiamati al voto nel Lazio.
Caos a Palermo, La Russa (Fdi) chiede di prorogare a lunedì operazioni di voto
"È incredibile quanto sta accadendo a Palermo dove il Comune non è stato capace di garantire il regolare svolgimento delle operazioni di voto con decine di seggi senza il presidente e centinaia di cittadini impossibilitati ad esercitare un loro diritto.
Premesso che il sindaco Orlando e l'amministrazione sono responsabili e dovranno chiarire in tutte le sedi, ritengo indispensabile recuperare le ore di voto tenendo i seggi aperti anche lunedì. In ultima istanza, qualora dovessero continuare a mancare i presidenti di seggio, valuterei anche la possibilità di coinvolgere i militari in qualità di presidenti. Votare è un diritto costituzionale che non può e non deve essere violato", ha detto Ignazio La Russa, vicepresidente del Senato e senatore di Fratelli d'Italia.
Viminale assicura che il voto a Palermo si svolgerà regolarmente: mancano 13 presidenti di sezione
Dopo i ritardi di questa mattina, a Palermo sono stati nominati e si stanno insediando gli ultimi 13 presidenti di sezione che erano mancati a causa di improvvise defezioni. Presto le operazioni di voto saranno regolari in tutte le 600 sezioni cittadine. Lo fanno sapere fonti del Viminale.
Perchè votare Sì e le ragioni del No al referendum di oggi
Il voto per i 5 quesiti referendari sulla giustizia è in corso, ma molti cittadini sono ancora indecisi su cosa votare: Sì o No? Ecco una guida per indecisi, con le ragioni del Sì e del No. Ricordiamo che, trattandosi di un referendum abrogativo, chi vota Sì vota per l'abrogazione delle norme, mentre votando No si opta per il mantenimento dello status quo.
Seggi chiusi a Palermo, anche Meloni chiede intervento del Viminale
"A Palermo diversi seggi chiusi ed elettori respinti. Tutto ciò è gravissimo. Intervengano immediatamente il Prefetto e il Viminale", ha scritto su Facebook la presidente di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni.
Caos seggi a Palermo, Procura valuta ipotesi di reato
La Procura di Palermo valuterà le segnalazioni che sono state inviate dal Comune sul caos ai seggi provocato dalla decisione di decine di presidenti di dare forfait. I reati che potrebbero prospettarsi vanno dall'interruzione di pubblico servizio, al rifiuto di atti d'ufficio. Sono diversi i seggi rimasti chiusi nei quali gli elettori non hanno potuto votare ancora. Gli inquirenti dovranno accertare se la decisione di non presentarsi presa da alcuni presidenti, che dopo la nomina assumono la qualifica di pubblico ufficiale, sia stata adeguatamente motivata e i termini entro i quali l'abbiano comunicata. Sulle criticità ai seggi indagherà il pool di pm coordinato dall'aggiunto Sergio Demontis.
La spiegazione del quesito n.5: elezione dei membri togati del Csm
Il quinto quesito del Referendum sulla Giustizia del 12 giugno 2022 riguarda le regole di elezione dei membri del Csm, l'organo di autogoverno della magistratura. In pratica agli elettori viene chiesto di eliminare o meno l'attuale regola, valida per i magistrati, che prevede di raccogliere da 25 a 50 firme tra i collegi per candidarsi come membro del Csm. Il testo del quinto quesito referendario (scheda verde) è il seguente:
Volete voi che sia abrogata la legge 24 marzo 1958, n. 195 (Norme sulla costituzione e sul funzionamento del Consiglio superiore della magistratura), nel testo risultante dalle modificazioni e integrazioni ad esso successivamente apportate, limitatamente alla seguente parte: art. 25, comma 3, limitatamente alle parole “unitamente ad una lista di magistrati presentatori non inferiore a venticinque e non superiore a cinquanta. I magistrati presentatori non possono presentare più di una candidatura in ciascuno dei collegi di cui al comma 2 dell’art. 23, né possono candidarsi a loro volta”?
Berlusconi attacca i giudici per arresti candidati a Palermo: "Giustizia politicizzata non è morta"
"Questi arresti di candidati un giorno o due prima delle elezioni, potevano aspettare due giorni dopo, questa è sempre la storia della giustizia politicizzata che non purtroppo non è morta". Lo ha detto il leader di forza Italia Silvio Berlusconi a Milano commentando gli arresti dei due candidati del centrodestra a Palermo, il candidato al consiglio comunale di Fratelli d'Italia Francesco Lombardo, e il candidato al consiglio comunale di Forza Italia Pietro Polizzi, entrambi indagati per voto di scambio elettorale politico-mafioso.
Referendum 2022, il quarto quesito sulla valutazione dei magistrati
Il quarto quesito del referendum sulla giustizia riguarda la valutazione dei magistrati. Nella pratica si tratta di decidere se far partecipare alla valutazione dei magistrati non solo i pm e i giudici ma anche i professori universitari e avvocati. Se si raggiungerà il quorum del 50%+1 degli elettori e vince il Sì si attuerà il cambiamento, altrimenti rimarrà tutto com'è. Di seguito il testo del quarto quesito referendario (scheda grigia):
Volete voi che sia abrogato il Decreto Legislativo 27 gennaio 2006, n. 25 (Istituzione del Consiglio direttivo della Corte di cassazione e nuova disciplina dei Consigli giudiziari, a norma dell’articolo 1, comma 1, lettera c) della legge 25 luglio 2005 n. 150), risultante dalle modificazioni e integrazioni successivamente apportate, limitatamente alle seguenti parti: art. 8, comma 1, limitatamente alle parole “esclusivamente” e “relative all’esercizio delle competenze di cui all’articolo 7, comma 1, lettere a)”; art. 16, comma 1, limitatamente alle parole: “esclusivamente” e “relative all’esercizio delle competenze di cui all’articolo 15, comma 1, lettere a), d) ed e)”?
A Palermo mancano i presidenti di seggio, Comune nomina funzionari interni
"Abbiamo lavorato intensamente tutta la notte e stiamo procedendo con la notifica di nomina di presidente di sezione ad alcuni titolari di posizioni organizzative del comune di Palermo per colmare i vuoti che si sono determinati nei vari seggi", ha spiegato all'Ansa Alessandra Autore, dirigente responsabile dell'ufficio elettorale. Chi fosse interessato a ricoprire la carica di presidente di sezione elettorale può inviare una mail indicando nome, cognome, recapito telefonico e indirizzo a: ufficiocoordinamentoelettorale@comune.palermo.it.
Tra i requisiti indispensabili: il diploma di scuola superiore, il godimento dei diritti politici, non aver precedenti penali e non aver parenti che sono candidati. Il compenso è di 280 euro per l'impegno nell'intera tornata elettorale, agli scrutatori va qualcosa in meno.
Quando arriva il dato su affluenza alle urne e percentuale dei votanti
Sul sito del Ministero dell'Interno dedicato alle elezioni è possibile seguire i dati dell'affluenza alle urne in diretta. Il primo dato ufficiale in arrivo alle ore 12:00. Per far sì che il Referendum abrogativo sulla giustizia sia considerato valido, bisognerà raggiungere il quorum del 50%+1 degli elettori.
Elezioni comunali, a Palermo sono 30 le sezioni ancora chiuse: amministrazione invia atti in Procura
"In relazione alla situazione determinata dalla rinuncia da parte di soggetti nominati a svolgere la funzione di presidenti del seggio, mentre si sta cercando di ovviare alle conseguenze di questo irresponsabile comportamento, l'amministrazione comunale sta inviando gli atti alla Procura della Repubblica per ogni azione di competenza finalizzata all'accertamento di responsabilità di natura penale". Lo scrive in una nota l'amministrazione comunale di Palermo. A quanto risulta a Fanpage.it sarebbero 30 i presidenti di seggio ancora mancanti.
Il terzo quesito sulla separazione delle carriere tra giudici e Pm
Il terzo quesito del Referendum sulla giustizia di oggi, domenica 12 giugno 2022, riguarda la separazione delle carriere tra Pm e giudici (scheda gialla). Questo si intitola "Separazione delle funzioni dei magistrati. Abrogazione delle norme in materia di ordinamento giudiziario che consentono il passaggio dalle funzioni giudicanti a quelle requirenti e viceversa nella carriera dei magistrati". Riguarda dunque la possibilità di abrogare la norma che permette ai magistrati di passare da una funzione all'altra, da quella requirente (l'accusa) a quella giudicante.
Amministrative Palermo, denunciati i presidenti di seggio che si sono ritirati
I presidenti di seggio che a Palermo non si sono presentati per la costituzione regolare dell'ufficio sono stati denunciati all'autorità giudiziaria. Lo apprende l'AGI da fonti del Comune di Palermo. I presidenti, precisa la fonte, potevano non presentarsi al seggio solo per "gravi motivi".
Il secondo quesito sulle misure cautelari e la spiegazione
Il secondo quesito del Referendum sulla giustizia del 12 giugno 2022 riguarda l'abolizione dell'ultimo inciso dell'art. 274, comma 1, lettera c), codice di procedura penale, in materia di misure cautelari e, segnatamente, di esigenze cautelari, nel processo penale. Il testo del secondo quesito referendario (scheda arancione) è il seguente:
Volete voi che sia abrogato il decreto del Presidente della Repubblica 22 settembre 1988, n.447 (Approvazione del codice di procedura penale) risultante dalle modificazioni e integrazioni successivamente apportate, limitatamente alla seguente parte: art.274, comma 1, lettera c), limitatamente alle parole: “o della stessa specie di quello per cui si procede. Se il pericolo riguarda la commissione di delitti della stessa specie di quello per cui si procede, le misure di custodia cautelare sono disposte soltanto se trattasi di delitti per i quali è prevista la pena della reclusione non inferiore nel massimo a quattro anni ovvero, in caso di custodia cautelare in carcere, di delitti per i quali è prevista la pena della reclusione non inferiore nel massimo a cinque anni nonché per il delitto di finanziamento illecito dei partiti di cui all’art. 7 della legge 2 maggio 1974, n. 195 e successive modificazioni.”?
Referendum giustizia, i fac simile delle schede elettorali per votare i 5 quesiti
I 5 quesiti del referendum di oggi 12 giugno corrispondono ad altrettante schede elettorali, di colore diverso. Ecco i fac simile delle schede quesito per quesito
La scheda elettorale per il quesito n.1

Il fac simile della scheda al quesito numero 2

La scheda elettorale per il terzo quesito

Il fac simile della scheda grigia per il quesito n.4

La scheda elettorale verde per il quesito n.5

Il Presidente della Repubblica Mattarella ha votato al suo seggio a Palermo
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella ha appena votato nella sezione 535 del plesso Piazzi a Palermo, in via Rutelli, a poca distanza dalla sua abitazione di via Libertà.
Caos a Palermo, Calenda: "40 sezioni chiuse, situazione allucinante e indegna di un paese civile"
Il leader di Azione Carlo Calenda, che a Palermo sostiene il candidato sindaco Fabrizio Ferrandelli, ha denunciato il caos che si sta verificando a Palermo, dove moltissime sezioni risultano ancora chiuse, per diverse defezioni dei presidenti: "A Palermo la situazione è allucinante. In questo momento 40 sezioni chiuse. Tantissime persone tornano a casa senza aver potuto votare. È una cosa indegna di un paese civile".
La spiegazione del quesito n.1 sull'abolizione della Legge Severino
Il primo quesito del Referendum sulla giustizia del 12 giugno 2022 riguarda la Legge Severino, ovvero l'abolizione del decreto legislativo n.235 del 2012, che prende il nome dell'allora ministra della giustizia, che lo firmò. La norma prevede il divieto di ricoprire incarichi di governo, di essere candidato o eletto alle elezioni per chiunque sia condannato in via definitiva per corruzione o altri reati gravi. Il testo del primo quesito referendario (scheda rossa) è il seguente:
Volete voi che sia abrogato il Decreto Legislativo 31 dicembre 2012, n. 235 (Testo unico delle disposizioni in materia di incandidabilità e di divieto di ricoprire cariche elettive e di Governo conseguenti a sentenze definitive di condanna per delitti non colposi, a norma dell’articolo 1, comma 63, della legge 6 novembre 2012, n. 190)?
Lega scrive a Mattarella: "A Palermo democrazia a rischio, allungare orario del voto"
"A Palermo, dove sono in programma anche le Amministrative, in alcuni seggi non e' ancora possibile votare per i Referendum per la mancanza di presidenti. La Lega si appella al Capo dello Stato e al ministro dell'Interno: situazione grave e inaccettabile, democrazia a rischio, è necessario allungare l'orario del voto". Lo sottolineano fonti del partito di Matteo Salvini.
A Palermo gli elettori si recano ai seggi ma non possono votare: mancano ancora i presidenti
I seggi avrebbero dovuto aprire al pubblico alle 7, e rimanere aperti fino alle 23 di questa sera. Ma a Palermo si segnala in una cinquantina di sezioni l'assenza di presidenti, che si sono ritirati all'ultimo minuto. E i cittadini che si sono presentati ai seggi per esprimere il loro diritto di voto si sono trovati davanti un portone chiuso.
"Nella nostra sezione manca ancora il presidente. Sono arrivati già diversi elettori che hanno chiesto di votare ma abbiamo spiegato loro che ci sono alcuni problemi e ci hanno risposto che ritorneranno più tardi, ma non è detto considerata la bella giornata e la partita del Palermo", ha raccontato all'Ansa Marcella Garbini, 49 anni, scrutatrice nella sezione 196, che si trova nell'istituto comprensivo Cruillas in via Salerno, un quartiere della prima periferia di Palermo. Nella scuola ci sono quattro sezioni, i seggi sono stati insediati manca all'appello da ieri soltanto la 196.
Ieri pomeriggio, gli scrutatori hanno atteso invano che arrivasse il presidente nominato che, però, non è mai arrivato.
Le operazioni di insediamento del seggio non sono rapide perché ci sono le schede dei cinque referendum più le due schede delle amministrative. Pertanto, le operazioni preliminari prevedono la conta, il controllo, la vidimazione e la firma di migliaia di schede elettorali. Operazione che in molti seggi, insediati regolarmente ieri, è durata anche 4-5 ore. "Molti hanno chiesto di votare nelle altre sezioni aperte nella scuola – ha spiegato ancora Garbini – ma come è noto non è possibile".
Il problema è rappresentato anche dalla partita del Palermo, che questa sera giocherà allo stadio "Renzo Barbera" per la finale di Play off serie C contro il Padova per la promozione B. Allo stadio è previsto il pienone con oltre 34mila spettatori, per cui molti elettori che si sono presentati questa mattina non è detto che torneranno più tardi per un secondo tentativo.
Caos a Palermo, mancano presidenti e scrutatori: una cinquantina di seggi ancora chiusi
Da programma i seggi avrebbero dovuto aprire le porte agli elettori alle 7, ma finora sono una cinquantina a Palermo le sezioni elettorali dove mancano ancora i presidenti per insediare il seggio, con gli scrutatori in attesa. "Abbiamo lavorato tutta la notte per reperire presidenti. Attualmente circa 50 seggi non sono ancora aperti ma stiamo notificando altrettante nomine" dice all'Ansa Antonio Le Donne, segretario generale del comune di Palermo. Decine di scrutatori e presidenti hanno dato forfait ieri, costringendo la prefettura a cercare una soluzione last minute. A Sferracavallo, ad esempio, la sezione 387 è ancora senza presidente. Una buona notizia, invece, riguarda il sito del Comune, tornato on line dopo un attacco hacker sferrato la settimana scorsa.
Sono in tutto 120 i comuni siciliani che votano oggi per eleggere i propri sindaci e per rinnovare i Consigli comunali e circoscrizionali. A Palermo si vota per eleggere il successore di Leoluca Orlando.
La spiegazione dei 5 quesiti del Referendum sulla giustizia

Il referendum abrogativo sulla giustizia del 12 giugno 2022 si compone di 5 quesiti e sarà valido soltanto qualora si raggiunga il quorum. Si potrà votare sì, se si è a favore dell'abrogazione della norma e no, se si è contro all'abrogazione. Per comprendere nello specifico cosa riguarderà il referendum è possibile consultare la spiegazione dettagliata dei quesiti referendari, che andranno a toccare i seguenti argomenti:
- Abolizione della Legge Severino
- Limitazione delle misure cautelari
- Separazione delle carriere tra giudici e Pm
- Valutazione dei magistrati
- Elezione dei membri togati del Csm
Le mascherine ai seggi non sono obbligatorie, ma fortemente raccomandate
Per accedere ai seggi e votare per amministrative e referendum sulla Giustizia non sono richieste le mascherine. Lo ha chiarito una circolare del Viminale. Nel documento si legge che "in considerazione del mutato quadro epidemiologico rispetto alla data di adozione del Protocollo stesso, per l'accesso degli elettori ai seggi, per il solo esercizio del diritto di voto, l'uso della mascherina chirurgica è fortemente raccomandato".
Elezioni 2022, i 971 Comuni al voto
Saranno circa 1000 i comuni interessati dalle elezioni amministrative il 12 giugno 2022: si vota per rinnovare il sindaco e i consigli comunali. Tra le città interessate anche quattro capoluoghi di regione: L'Aquila, Genova, Palermo e Catanzaro e 26 i capoluoghi di provincia: Alessandria, Asti, Barletta, Belluno, Como, Cuneo, Frosinone, Gorizia, La Spezia, Lodi, Lucca, Messina, Monza, Oristano, Padova, Parma, Piacenza, Pistoia, Rieti, Taranto, Verona, Viterbo. Sul sito del Ministero dell'Interno l'elenco completo dei comuni al voto.
Elezioni e referendum 2022, seggi aperti oggi dalle 7 alle 23: quesiti, orari, schede e quorum

Oggi, domenica 12 giugno 2022, dalle ore 7:00 alle ore 23:00 si vota per rinnovare le amministrazioni di quasi 1000 comuni, tra cui 4 capoluoghi di regione: Palermo, Catanzaro, L'Aquila e Genova. La legge elettorale prevede il voto disgiunto nei comuni al di sopra dei 15mila abitanti, ovvero si potrà votare un candidato sindaco ma appoggiare allo stesso tempo una lista diversa. L'eventuale turno di ballottaggio è in programma per domenica 26 giugno 2022.
Oggi gli elettori sono chiamati anche a votare per referendum abrogativo sulla giustizia, che sarà valido soltanto qualora si raggiunga il quorum del 50%+1 dei votanti. Sono 5 i quesiti referendari per i quali si potrà votare sì o no:
- Abolizione della Legge Severino, scheda rossa
- Limitazione delle misure cautelari, scheda arancione
- Separazione delle carriere tra Pm e giudici, scheda gialla
- Valutazione dei magistrati, scheda grigia
- Elezione dei membri togati del Csm, scheda verde