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Crisi di Governo 2022

Di Maio: “Siamo uniti nella responsabilità, chi è serio darà il suo contributo”

20 Gennaio 2021 07:15
Ultimo agg. 20 Gennaio 2021 - 23:23
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Le notizie del 20 gennaio sulla crisi di Governo tra Conte e Renzi, la giornata politica in diretta. Conte è salito al Quirinale per un colloquio con il Presidente Mattarella, dopo aver fatto una riunione a Palazzo Chigi i capi delegazione delle forze di maggioranza. Il premier ha riferito al Capo dello Stato le sue valutazioni dopo il voto di fiducia alle Camere. Il presidente del Consiglio scrive su Twitter che ora l'obiettivo è "allargare la maggioranza". Renzi attacca: "Dopo il Conte 1, dopo il Conte Bis ora siamo al Conte dimezzato". Zingaretti tira un sospiro di sollievo: "Ieri abbiamo rischiato il salto nel buio". Anche il centrodestra ha chiesto un incontro al Colle: Salvini, Meloni e Tajani saranno ricevuti da Mattarella domani pomeriggio. Intanto la Camera e il Senato hanno approvato lo scostamento di bilancio da 32 miliardi quasi all'unanimità.

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07:42

Di Maio: "Siamo uniti nella responsabilità, chi è serio darà il suo contributo"

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Dopo il voto di fiducia del Senato, il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha commentato il risultato con un post su Facebook: "Nei momenti più difficili, nei momenti in cui le persone temono per il proprio futuro, c’è bisogno solo di una cosa: restare uniti. E la fiducia che il Governo ha ricevuto anche in Senato unisce persone che si prendono una responsabilità". Secondo Di Maio queste persone "hanno compreso l’importanza di sostenere l’Italia in un momento come questo e che hanno un solo e unico obiettivo: lavorare per la ricostruzione". L'ex capo politico del Movimento 5 Stelle attacca velatamente Italia Viva: "Abbiamo superato un ulteriore grande ostacolo proprio quando invece c’era bisogno solo di collaborazione". Ma dopo "il voto odierno andremo avanti con ancora più determinazione e ancora più forza, perché questo significa servire il Paese. Domani ci sarà lo scostamento di bilancio di 32 miliardi per aiutare con nuovi ristori le attività più colpite da questa emergenza. Chi intende la politica in modo serio, è chiamato dalla storia a dare il suo contributo. Noi ci siamo".

A cura di Tommaso Coluzzi
07:36

Bettini (Pd): "La fiducia è un punto di partenza, ora bisogna allargare ai liberali"

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"Era importante prendere la fiducia, si tratta di un sufficiente punto di partenza", spiega Goffredo Bettini del Partito Democratico intervistato dalla Stampa. "Bisogna tenere botta davanti alle emergenze del Paese, dobbiamo affrontarle e verificare rapidamente se c'è un processo di allargamento a quella ‘terza gamba' liberale e moderata della quale ho parlato sin da agosto. Se tutto questo non accade, una volta passata la buriana e abbassati i contagi, andiamo al voto. Non ci sono alternative".

A cura di Tommaso Coluzzi
07:31

Causin, il senatore di FI che ha votato con il Governo: "Partiti sono morti, io sono vivo"

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Andrea Causin ha deciso di votare sì alla fiducia al Governo Conte, andando contro la linea del proprio partito, Forza Italia: "È stata una scelta difficile", racconta al Corriere della Sera, una decisione che gli è costata l'espulsione da FI. "Io sono un ragazzo semplice, di campagna, che ha la fortuna di stare nelle istituzioni – spiega il senatore – E di fronte a questa pandemia bisogna fare un passo in avanti". E sul suo futuro fuori da Forza Italia aggiunge: "Per fortuna i partiti sono morti e io sono ancora vivo, ricordate che questa crisi è stata aperta da Renzi in una situazione drammatica per il Paese".

A cura di Tommaso Coluzzi
07:23

Crisi di governo Conte - Renzi, le news di oggi 20 gennaio

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Giuseppe Conte ha ottenuto la maggioranza anche al Senato. Dopo essere passato alla Camera dei deputati, il Governo ha chiesto e ricevuto la fiducia a Palazzo Madama. Non si tratta di maggioranza assoluta però, ma solo relativa. Con 156 sì e 140 pesano tantissimo i 16 astenuti di Italia Viva, nonostante alcuni colpi di scena, come Causin e Rossi di Forza Italia, che hanno votato a favore e sono stati immediatamente espulsi dal partito. Nella serata caratterizzata dal giallo sul voto di Ciampolillo, Giuseppe Conte ha immediatamente scritto di lavorare per "allargare la maggioranza". Anche perché i problemi per il Governo non sono finiti qui. Renzi invece ha commentato: "Dovevano asfaltarci, ma non hanno i numeri". Matteo Salvini e Giorgia Meloni attaccano ancora il Governo e chiedono un colloquio con Mattarella: "Non può fare finta che vada tutto bene".

A cura di Tommaso Coluzzi
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