Le notizie del 30 marzo sul Coronavirus

"Oggi si è tenuta l'ultima riunione del Cts, è stato un momento importante per la gestione di questi due anni di pandemia. Ha permesso di raccogliere attorno a un tavolo esperienze molto diverse e integrate tra di loro", sono queste le parole del presidente dell'Istituto Superiore di Sanità Silvio Brusaferro, coordinatore del Comitato che si scioglierà domani con la fine dello stato di emergenza. "Oggi però – sottolinea – siamo ancora nella pandemia, dobbiamo continuare a rispondere a questa sfida. In questo senso rimane la rete di sorveglianza con ministero, Iss, le regioni e le Asl, è l'impegno che questo Paese continua a dare attraverso i suoi professionisti per affrontare l'emergenza".

Isolamento solo per i positivi, autosorveglianza per 10 giorni per i contatti stretti e tamponi giornalieri per operatori sanitari fino al quinto giorno dall'ultimo contatto con un positivo. Lo prevede la circolare del ministero della salute.

Il comandante ceceno Ramzan Kadyrov ha detto che Mosca non avrebbe "fatto concessioni" all'Ucraina. A riferirlo è Reuters: Kadyrov avrebbe rilasciato dichiarazioni distanti da quelle espresse dalla Russia, s0stenendo che Medinsky avesse sbagliato a suggerire spiragli di accordi.

Si conclude oggi l'attività del Comitato tecnico scientifico con la fine dello stato di emergenza. L'organo, infatti, come lo stato di emergenza dovuto alla pandemia, non sarà rinnovato. "Per noi è stato un onore servire il nosstro Paese, il Cts è un modello che resterà patrimonio del Paese. Non dimentichiamoci tutte le istituzioni sanitarie. La pandemia non è ancora terminata" ha detto il coordinatore del Cts Franco Locatelli

Dal 31 marzo scadrà lo stato di emergenza Covid dopo due anni di proroghe. Dal 1° aprile inizierà il percorso di allentamento delle restrizioni voluto dal governo. la fine dell'obbligo di Super Green Pass sul lavoro sarà per tutti gli over 50, ma non viene abbandonata del tutto la Certificazione Verde. Resterà infatti l'obbligo di esibire il Green Pass base fino al 30 aprile. Ecco come cambierà l'obbligo

Un decesso e 53 nuovi casi in Valle D'Aosta secondo il bollettino regionale odierno. I positivi attuali sono 1191 di cui 1172 in isolamento domiciliare e 19 ricoverati in ospedale. I guariti sono saliti a 30.846, in aumento di 50 unità rispetto a ieri.

Dal 1 aprile i docenti che non  si sono vaccinati contro il Covid torneranno a scuola. Il governo ha deciso di reintegrare i lavoratori sospesi, ma non potranno avere a che fare con gli alunni se non ancora vaccinati. Il ministero dell'Istruzione ha inviato una circolare che dovrebbe servire a chiarire il futuro ruolo degli insegnanti no-vax fino al 15 giugno. Ecco cosa contiene

Da inizio pandemia al 27 marzo 2022 sono stati segnalati 479 milioni di casi Covid e oltre 6 milioni di decessi a livello globale. Dopo due settimane di aumento, dal 21 al 27 di marzo il numero dei nuovi casi ha visto un calo del 14% rispetto alla settimana precedente. Il numero di decessi nello stesso periodo è aumentato del 43% ma è stato trainato dalle modifiche nella definizione di decessi Covid-19 nei paesi della Regione delle Americhe e aggiustamenti retrospettivi nella regione del sud-est asiatico secondo quanto rileva l'Oms

Dal 1° aprile per accedere a molte attività non servirà più essere vaccinati, ma per un mese ci saranno ancora dei luoghi in cui verrà richiesto il Super Green pass. Ecco quali e fino a quando sarà obbligatorio.

"Sicuramente" sul tema quarta dose di vaccino anti-Covid "è necessario qualcosa di unitario a livello europeo, per evitare il caos che abbiamo vissuto per esempio con le indicazioni sul vaccino di AstraZeneca e con altre questioni" relative alla gestione della pandemia. Il virologo Fabrizio Pregliasco, docente all'università Statale di Milano, concorda con la richiesta avanzata in sede Ue dal ministro della Salute Roberto Speranza, che, partecipando ieri a Bruxelles al Consiglio Salute, ha annunciato "l'impegno" dell'Unione, "nel giro di una settimana, di fare una proposta" in direzione di una linea comune sui tempi del secondo booster e sulle fasce generazionali alle quali somministrarlo.

Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha firmato il Dpcm di nomina del maggior generale dell'Esercito Tommaso Petroni a Direttore dell'Unità per il completamento della campagna vaccinale e per l'adozione di altre misure di contrasto alla pandemia, a decorrere dal 1° aprile. L'Unità sarà composta da una parte del personale della struttura di supporto alle attività del Commissario straordinario per l'emergenza Covid e da personale in servizio al Ministero della Salute. Le funzioni vicarie del Direttore dell'Unità sono attribuite al dott. Giovanni Leonardi, dirigente del Ministero della Salute.

Aumentano per la seconda settimana di fila i ricoveri di pazienti Covid (+8,6%) ma l'incremento è meno marcato rispetto a una settimana fa (+10,7%) e riguarda solo i ricoveri ordinari, che fanno segnare un +9,4% a differenza delle terapie intensive dove il numero di pazienti scende del 3,4%. Emerge dalla rilevazione della Federazione Aziende Sanitarie e Ospedaliere (Fiaso) del 29 marzo. A incidere maggiormente sul rialzo dei ricoveri Covid è il Centro con un +16%, mentre al Nord l'aumento si ferma al 2% e al Sud fa registrare un +8%. La curva dei ricoveri, in discesa dall'1 febbraio, ha invertito direzione ormai da 15 giorni.

"Dopo due anni difficilissimi di pandemia, alla pandemia si è sovrapposta la guerra. Non sostituita. In una percezione più larga si ha la sensazione che la guerra abbia preso il posto della pandemia, soprattutto nei media, ma purtroppo non è così: è ancora in corso, anche se abbiamo strumenti per gestirla in maniera efficace". A dirlo il ministro della Salute Roberto Speranza, intervenendo al convegno "Valutazione dell'età dei minori stranieri non accompagnati: promuovere un approccio multidisciplinare e rispettoso dei diritti umani", organizzato dall'Istituto Nazionale per la promozione della salute delle popolazioni Migranti e per il contrasto delle malattie della Povertà (INMP) e dall'Ufficio della Rappresentante Speciale della Segretaria Generale del Consiglio d'Europa sulle migrazioni e i rifugiati, nell'ambito della Presidenza italiana del Comitato dei Ministri del Consiglio d'Europa. "Ora c'è una sovrapposizione tra due crisi incredibili senza precedenti. Se nella prima crisi che ha caratterizzato questi due anni c'è stata una lotta dell'uomo contro il virus, che ha anche portato una incredibile solidarietà tra gli uomini, con l'arrivo della guerra è l'uomo contro l'uomo e questo dà il senso della drammaticità di questa seconda crisi. Quello che unisce questi due eventi di portata globale è la necessità di tornare ai fondamentali dell'umanesimo, la difesa della vita delle persone, che ha a che fare con il Ssn e con il diritto alla salute. Perchè la funzione di fondo di un medico è la difesa della vita delle persone, dei diritti fondamentali delle persone", ha concluso Speranza.

Nei bambini tra i 5 e gli 11 anni la vaccinazione riduce il rischio di ricovero per Covid-19 del 68%. È più debole, invece, la protezione conferita agli adolescenti, anche se resta alta la capacità del vaccino di evitare le forme critiche di Covid. Sono questi i dati salienti di uno studio condotto in 31 ospedali statunitensi e pubblicato sul New England Journal of Medicine. La ricerca ha preso in considerazione 1.185 ricoveri per Covid-19 tra luglio 2021 e febbraio 2022 e 1.627 casi di controllo. I ricercatori hanno valutato l'efficacia di due dosi di vaccino sia negli adolescenti tra i 12 e i 18 anni, sia nei bambini tra 5 e 11 anni; per questi ultimi, per i quali l'approvazione del vaccino è più recente, vi sono dati di efficacia soltanto relativi alla variante Omicron, mentre per i più grandi anche per Delta. Per i bambini tra i 5 e gli 11 anni lo studio ha rilevato un'efficacia del vaccino nel prevenire il ricovero del 68%. Più ricchi i dati sugli adolescenti. Due dosi di vaccino hanno una capacità del 40% di prevenire un ricovero da Omicron, del 79% di evitare una forma critica di Covid e del 20% contro l'infezione tout court.

Mentre la pandemia da Covid-19 entra nel terzo anno 23 Paesi, in cui vivono circa 405 milioni di studenti, devono ancora riaprire del tutto le scuole, e molti studenti sono a rischio di abbandono. È quanto emerge da un nuovo report dell'Unicef pubblicato oggi. Lo studio "Are children really learning? (I bambini stanno realmente apprendendo?)" presenta dati su 32 Paesi a medio e basso reddito sull'impatto della pandemia e della relativa chiusura delle scuole sui bambini, oltre a un'analisi aggiornata dello stato dell'apprendimento dei bambini prima della pandemia. Il rapporto rileva che 147 milioni di bambini hanno perso più della metà della loro istruzione in presenza negli ultimi 2 anni. Questo ammonta a 2 trilioni di ore di apprendimento in presenza perse a livello globale.

Domani è l’ultimo giorno di Stato di emergenza: questa volta non ci sarà nessuna proroga e dal 1° aprile inizieranno a cadere tutte le principali restrizioni. Ecco come.

"Da 15-20 giorni a questa parte abbiamo assistito a una crescita dei contagi che, per fortuna, ha avuto una proporzionalità più bassa rispetto ad altri periodi della pandemia. Oltretutto i dati dei contagi giornalieri sono probabilmente sottostimati: molte persone si auto-testano e i loro casi non vengono conteggiati nel bollettino giornaliero. Era naturale aspettarsi un incremento in quota percentuale di casi impegnativi, di pazienti che necessitano di cure ospedaliere. Troppo spesso nei mesi passati è stato detto che il virus si era ‘raffreddorizzato’, così in tanti hanno rinunciato alla terza dose. Certo, è vero che Omicron ha sintomi meno aggressivi, ma affermare che il Covid si fosse del tutto rabbonito non è stata una mossa corretta. Bisogna infatti ricordare che se il virus è diventato meno pesante è anche per merito del vaccino, che funziona e ci preserva dal decorso grave della malattia”. A dirlo, intervistato dall'Huffington Post, Fabrizio Pregliasco.

Tornano in calo i nuovi casi di Covid-19 segnalati a livello mondiale. Mentre "tra la fine di gennaio e l'inizio di marzo si è registrato un trend decrescente, seguito da 2 settimane consecutive di aumento" dei positivi registrati, "nella settimana dal 21 al 27 marzo il numero di casi è nuovamente diminuito, con un calo del 14% rispetto alla settimana precedente". Nello stesso periodo "il numero dei morti è" invece "aumentato del 43%", dopo la riduzione delle scorse settimane, "probabilmente trainato da cambiamenti nella definizione dei decessi Covid-19 in alcuni Paesi della regione Americhe (Cile e Usa) e da aggiustamenti retrospettivi in India e nella regione Sudest asiatico". È quanto emerge dall'ultimo report settimanale dell'Organizzazione mondiale della sanità.

La variante BA.2 del ceppo omicron rappresenta ora oltre la metà delle nuove infezioni di coronavirus rilevate negli Stati Uniti, secondo i dati pubblicati martedì dai Centers for Disease Control (CDC). La versione BA.2 della variante omicron, che è più contagiosa ma meno grave di quella originale che ha causato un numero record di casi e ha raggiunto il picco a gennaio, è già diffusa in Asia e in Europa, e sta guadagnando forza in Nord America. All'interno degli Stati Uniti, il Nord-Est è la regione con la più alta prevalenza di questa sottovariante, soprattutto negli stati di New York e New Jersey, dove supera già il 70%.

La città cinese di Shanghai ha esteso il lockdown a nuove aree, dopo aver registrato 5.982 nuovi contagi locali di Covid-19. Lo ha riferito Cna. La metropoli da 26 milioni di abitanti è al terzo giorno di lockdown, con campagna di test a tappeto tra la popolazione. Shanghai ha registrato il record di 5.656 nuovi casi asintomatici e 326 sintomatici; in questo quadro le autorità cinesi hanno tentato di rassicurare le aziende e gli investitori sulla situazione nell'hub finanziario del Paese, dove la politica della ‘tolleranza zero' al Covid-19 è stata messa a dura prova, sia pure nella sua versione aggiornata, quella cosiddetta ‘dinamica', che punta a evitare di sconvolgere eccessivamente l'economia e la vita quotidiana delle persone.

Importanti novità da venerdì primo aprile. Secondo quanto stabilito dal decreto Covid del governo, pubblicato pochi giorni fa in Gazzetta Ufficiale, il calendario della fine delle restrizioni prevede una rimodulazione importante del green pass: sul lavoro, nei mezzi pubblici – sia locali che a lunga percorrenza – così come nelle attività all'aperto e nei bar e ristoranti non sarà più richiesta la certificazione verde rafforzata, ma basterà quella base (ottenibile anche con tampone); in poste, banche, negozi e uffici pubblici non servirà proprio più il green pass; finisce la quarantena per contatto con un positivo al Covid, anche e soprattutto a scuola, perciò si va in isolamento solo se positivi al virus.

In Italia sono state somministrate 135.870.869 dosi di vaccino contro il Covid-19; 49.348.639 persone hanno ricevuto almeno una dose, pari al 91,37 % della popolazione over 12; 48.510.119 hanno ricevuto anche la seconda dose e 38.778.598 anche il booster. Quanto alla fascia d'età 5-11 anni 1.234.648 bambini hanno completato il ciclo vaccinale.

Nel bollettino di ieri 99.457 nuovi casi di Covid-19 registrati in Italia e 177 vittime, per un totale di 159.054 morti da inizio pandemia. Il totale dei contagi sale a 14.496.579. Sono stati effettuati altri 660.708 tamponi nelle ultime 24 ore in Italia tra molecolari e test antigenici: il tasso di positività si attesta al 15,1% (+0,5%). Gli attualmente positivi sono 1.266.878, mentre i dimessi/guariti sono 13.070.647 (+87.297). Di seguito l'elenco dei casi suddivisi regione per regione

• • Lombardia: +8.532
  • Veneto: +7.163
  • Campania: +8.243
  • Emilia Romagna: +4.080
  • Lazio: +8.445
  • Piemonte: +2.525
  • Toscana: +4.814
  • Sicilia: +5.491
  • Puglia: +7.909
  • Marche: +2.349
  • Liguria: +1.511
  • Friuli-Venezia Giulia: +1.220
  • Abruzzo: +2.214
  • Calabria: +2.829
  • Umbria: +1.690
  • Sardegna: +1.855
  • P.A Bolzano: +606
  • P.A Trento: +471
  • Basilicata: +961
  • Molise: +319
  • Valle d'Aosta: +94

Nel mondo 485.203.644 contagi registrati dall'inizio della pandemia, mentre i morti sono almeno 6.133.326. Le dosi di vaccino somministrate sono 10.903.347.123, in larga parte nei Paesi ad alto reddito.