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Covid 19

Cosa faranno dal primo aprile i professori No vax

Dal primo aprile i docenti No vax torneranno a scuola, ma non potranno entrare in classe né insegnare agli studenti. Svolgeranno altre funzioni, vediamo quali.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Dal primo aprile i docenti che non si sono vaccinati contro il Covid torneranno a scuola, ma a fare cosa? A due giorni dalla scadenza non è affatto chiaro. Il governo, con l'ultimo decreto Covid, ha deciso di reintegrare i lavoratori sospesi a causa del mancato rispetto dell'obbligo vaccinale. C'è però una clausola: se non si sono vaccinati non possono entrare in classe, né avere a che fare con gli alunni. È abbastanza evidente che le due cose non siano conciliabili – il reintegro e il non contatto con gli studenti – perciò il ministero dell'Istruzione ha inviato una circolare che dovrebbe servire a chiarire il futuro ruolo degli insegnanti non vaccinati. Fino al 15 giugno, ovviamente, quando finirà l'obbligo per legge.

Nella circolare di viale Trastevere si legge: "Il personale docente ed educativo inadempiente all’obbligo vaccinale potrà essere impiegato nello svolgimento di tutte le altre funzioni rientranti tra le proprie mansioni, quali, a titolo esemplificativo, le attività anche a carattere collegiale, di programmazione, progettazione, ricerca, valutazione, documentazione, aggiornamento e formazione". Insomma, i docenti devono andare fisicamente a scuola e dedicarsi a una di queste attività, ma cosa significa nello specifico? Secondo quanto spiegato dalla Gilda degli Insegnanti a Fanpage.it non è molto chiaro: principalmente potranno svolgere le attività collegiali – il collegio docenti – così come le riunioni di dipartimento.

Gli insegnanti dovranno andare anche fisicamente a scuola, ma dove staranno? Presumibilmente in sala professori, con il loro computer. Potranno fare lavori di ricerca e documentazione, ma bisogna vedere se e come saranno realizzabili. Ad esempio nel caso ci sia una biblioteca nell'istituto, il che non è affatto scontato. Poi c'è la questione delle valutazioni di fine anno, in cui potranno affiancare i supplenti che hanno preso il loro posto. Certo, l'ultima parola non spetterà comunque a loro.

La preoccupazione, però, è dovuta al fatto che il testo della circolare è ambiguo e, per quanto parli di impiego in altre funzioni rientranti tra le proprie mansioni, c'è il rischio di una differente interpretazione da parte dei presidi. C'è chi ha paura di finire in segreteria, o a svolgere altri impieghi nel plesso scolastico. Anche perché, spiegano fondamentalmente dalla Gilda, la mansione di un insegnante è insegnare. Il resto sono appendici di questo ruolo svolto sul campo. Se non può farlo non è che gli resta molto altro, insomma.

Durissimo il commento del coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti: "Una norma tirata per i capelli, contraddittoria, destinata soltanto ad aumentare la confusione già esistente – ha detto Rino Di Meglio a Fanpage.it – E ancora una volta sarà necessario che il ministero fornisca un chiarimento su un chiarimento. Nelle scuole con 6-7 casi di docenti non vaccinati, sarà un problema anche trovare per loro una collocazione fisica".

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