La situazione aggiornata al 10 maggio sul Coronavirus, 219.070 casi in Italia: 165 nuovi decessi nelle ultime 24 ore

"Questa settimana è importante, faccio appello alla responsabilità". Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio in collegamento con la trasmissione di Barbara D'Urso in onda su Canale 5. "Questo virus ha messo in evidenza i ritardi dell'Italia negli ultimi vent'anni, anche sulla burocrazia. Abbiamo un problema sulla cassa integrazione che è inaccettabile, è inaccettabile che la gente non l'abbia ricevuta. Dico alle regioni `facciamo squadra´ mettiamo più persone per lavorare le domande. Se i dati saranno positivi è possibile una riapertura di parrucchieri e centri estetici già dal 18 maggio", ha aggiunto.

Crescono i numeri della pandemia di Coronavirus a livello mondiale, dove le vittime hanno toccato quota 280mila, tra cui quasi l'85% in Europa e negli Stati Uniti. Secondo un rapporto dell'Afp su dati ufficiali, in tutto il mondo sono stati registrati precisamente 280.011 decessi (per 4.052.677 casi), di cui 156.095 in Europa (1.730.916 casi). Gli Usa sono il paese con il maggior numero di morti (78.862), davanti a Gran Bretagna (31.855) e Italia (30.560), Spagna (26.621) e Francia (26.380).

"Sebbene il bilancio delle vittime sia stato tragico e la sofferenza immensa, e sebbene ci rattristiamo per tutti coloro che abbiamo perso, è un dato di fatto che adottando le misure di confinamento abbiamo evitato a questo Paese di essere inghiottito da quella che avrebbe potuto essere una catastrofe in cui lo scenario ragionevole peggiore era mezzo milione di vittime", lo ha dichiarato il premier britannico, Boris Johnson, presentando il piano per l'uscita graduale dal lockdown post Covid-19 e l'avvio della fase 2, che dovrebbe cominciare entro il primo giugno. "Riteniamo – ha aggiunto il primo ministro britannico – che potremmo essere in grado di iniziare la riapertura graduale dei negozi e di riportare gli alunni delle scuole primarie, a tappe, nelle classi".

Johnson ha infine confermato l'intenzione di introdurre presto una quarantena obbligatoria di 14 giorni per tutti coloro che viaggeranno nel Regno Unito o vi rientreranno sullo sfondo dell'emergenza Coronavirus e che riguarderà tutti i soggetti interessati, con o senza sintomi.

Partiranno "immediatamente" i testi sierologici che permetteranno di "scattare una fotografia dello stato di salute degli italiani esclusivamente rispetto al Covid-19". Lo ha spiegato il sottosegretario alla salute Sandra Zampa. "La campionatura confermerà quello che gli scienziati dicono e cioè che l'80% della popolazione non è venuto in contatto con il virus". Zampa ha anche aggiunto che ci vorrà almeno un'altra settimana, 15-18 giorni circa dalla fine del lockdown, per capire gli effetti delle riaperture, ma "il finale di questa partita è ancora nelle nostre mani".

Sono 269 le persone morte a causa del Coronavirus nel Regno Unito nelle ultime 24 ore, facendo salire il numero totale a 31.855. Le cifre riguardano i decessi negli ospedali e nelle case di cura. Lo riferisce Bbc. Secondo la Johns Hopkins University, sono 220.449 i casi di contagio nel Paese, che ha superato anche l'Italia per numero di vittime ed è al secondo posto in tutto il mondo, dopo gli Stati Uniti.

Nello Stato di New York, il più colpito dall'emergenza Coronavirus negli Stati Uniti, la situazione continua a registrare una lenta tendenza al miglioramento: nelle ultime 24 ore i decessi sono stati 207 contro i 226 del giorno precedente, i ricoveri 521 mentre il giorno precedente erano stati 572. Lo ha riferito il governatore Andrew Cuomo nel suo briefing quotidiano.

La Protezione civile ha reso noto il bollettino di oggi, domenica 10 maggio, dell'emergenza Coronavirus in Italia. Al momento ci sono 219.070 casi di Covid-19 (+802 in più di ieri) di cui 105.186 guariti (+2.155 in più di ieri) e 30.560 morti (+165 in più di ieri). Le regioni più colpite sono ancora Lombardia, Piemonte ed Emilia Romagna.

È  salito a 219.070 il numero dei contagiati nel nostro Paese di 30.560 morti e 105.186 guariti. Lo si apprende dall'ultimo bollettino della protezione civile sull'emergenza corona virus in Italia per la giornata di oggi, domenica 10 maggio. Nelle ultime 24 ore i numero dei contagii è salito di sole 802 unità. Ci sono stati 165 decessi in più rispetto a ieri ma i guariti sono 2.155.

Sono uno dei pochi posti sulla Terra risparmiati dalla pandemia da covid-19 visto che ad oggi si registrano addirittura zero contagi ma a sorprendere ancora di più è il motivo di questa situazione: un'epidemia di morbillo. Stiamo parlando delle Samoa Americane, un gruppo di isole nel Pacifico territorio statunitense dove grazie a un'epidemia di morbillo in corso erano già in atto misure di distanziamento sociale quando è scoppiata l'emergenza mondiale. Il territorio, che ha 55mila abitanti, ha interrotto quasi tutti i voli già ai primi di marzo, imponendo inoltre lo stop alle messe a agli eventi con assembramenti e l'ingresso contingentato in bar e ristoranti. Una situazione che a marzo è stata semplicemente prorogata col risultato di non avere contagi.

Lunedì confronto tra Governo e Conferenza delle Regioni per discutere delle riaperture dei negozi dal 18 maggio. Lo hanno annuncia il presidente dell'Emilia Romagna e rappresentante dell'Orgiasmo delle Regioni, Stefano Bonaccini, e il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia. All'incontro parteciperà lo stesso Premier giuseppe Conte e il ministro della salute Speranza. Il governo ha convocato l regioni dopo le tante richieste giunte  "dai presidenti di Regione per avere certezza che dal 18 maggio possano riaprire gli esercizi e le attività commerciali oggi chiuse, ovviamente sulla base dell'andamento epidemiologico e il rispetto di protocolli di sicurezza condivisi

Sono circa 12mila gli infermieri contagiati dal nuovo coronavirus dall'inizio dell'epidemia in Italia mentre 39 sono i deceduti, di cui quattro morti togliendosi la vita. ono i drammatici dati dell'impatto della pandemia sugli infermieri, raccolti dalla Federazione Nazionale delle professioni infermieristiche (Fnopi). I 39 decessi registrati, spiega la presidente Fnopi Barbara Mangiacavalli, "sono nel 30% relativi a professionisti che lavoravano nelle Rsa mentre, tra i circa 12mila casi positivi, il 60% è stato registrato in Lombardia, il 10% in Emilia Romagna, l'8% in Veneto". Al ruolo di questi operatori  sanitari, cruciali e in prima linea contro il Covid-19, è dedicata la Giornata Internazionale dell'infermiere, che si celebrerà in tutto il mondo, il 12 maggio.

La Germania fa una eccezione e apre i confini per la Festa della mamma. In occasione della festività il ministro degli Interni tedesco, Horst Seehofer, ha deciso di consentire l'ingresso transfrontaliero nel Paese proprio per chi si reca a trovare i genitori. Le restrizioni sulla pandemia da coronavirus del Paese attualmente vietano l'ingresso a eccezione di ‘motivi stringenti' come ragioni di lavoro ma Seehofer ha approvato la decisione della polizia di frontiera di includere le visite dei figli in occasione della Feste della mamma.

Troppa gente al cimitero contemporaneamente, così il sindaco di Lecce ha deciso di chiudere subito il camposanto. È quanto accaduto stamattina  quando il primo cittadino del capoluogo salentino a disposto lo stop immediato alle visite con un provvedimento di urgenza dopo essere stato informato dell'elevata affluenza al cimitero. Complice anche la festa della mamma, dopo la riapertura di parchi e cimiteri decisa dal governo per i primi giorni della fase due, centinaia di persone infatti hanno deciso di far visita ai loro parenti defunti creando però in alcuni casi assembramenti e condizioni in cui era impossibile far rispettare le misure di distanziamento sociale. Il cimitero era stato riaperto lo scorso 30 aprile in base a una ordinanza regionale, e finora gli ingressi erano stati sempre contingentati all'ingresso dalla protezione civile.

"Di fronte ad un afflusso eccessivo di utenti questa mattina abbiamo disposto la chiusura del cimitero. Si tratta di una decisione sofferta, presa osservando minuto per minuto l’andamento dei flussi che luoghi come questo finiscono per generare. Ai cittadini che sono stati rimandati indietro dico: abbiate pazienza. Lo facciamo per tutelare la salute pubblica, che è il bene supremo che dobbiamo tutelare in questo momento. Potere tornare a fare la vostra visita ai cari defunti comunque a partire da domani. Per evitare il verificarsi di situazioni simili abbiamo preferito rimandare la riapertura dei parchi, in modo che attraverso la piattaforma delle prenotazioni degli accessi potremo evitare gli assembramenti all’interno e all’esterno. In settimana partiremo, come promesso. Collaboriamo insieme per passare dalla fase 2 alle successive; e non essere costretti invece a tornare indietro. Andiamo avanti, uniti" ha scritto il Sindaco Carlo Salvemini.

Sono partite in queste ore le prime chiamate alle persone selezionate per prendere parte ai test sierologici decisi dal governo per cercare di capire la percentuale di immunità della popolazione al coronavirus. Un call center di 300 persone della Croce rossa è già pronto e "a breve" cominceranno anche i primi prelievi. Si tratta di un'indagine su un campione di 150mila persone che verranno contattare per essere sottoposte a esame del sangue da cui si capirà se soni state in contatto col virus. Le persone fragili potranno fare il prelievo a domicilio, gli latri presso uno dei laboratori individuati in ogni regione per gli esami. L'accelerazione dei test dopo l'approvazione del dl questa notte. A sbloccare il provvedimento è stata la modifica con le indicazione del Garante alla privacy sollecitata dal ministro Roberto Speranza.

Un credito d'imposta dell'80% sulle spese necessarie per riaprire in sicurezza la propria impresa. È la misura che il governo ha introdotto nel prossimo decreto denominato Dl rilancio. Secondo una bozza del provvedimento, si tratta di un credito d'imposta dell'80%, per un massimo di 80 mila euro, per le spese di investimento necessarie ad adeguare la propria attività alle nuove misure di sicurezza sanitaria. La norma infatti riguarda gli interventi necessari per far rispettare le prescrizioni sanitarie e le misure di contenimento contro la diffusione del COVID-19, come gli "interventi edilizi per il rifacimento spogliatoi, mense, realizzazione di spazi medici, ingressi e spazi comuni"; gli arredi di sicurezza o quelli per l'acquisto di "tecnologie per l'attività lavorativa" e le "apparecchiature per il controllo della temperatura dei dipendenti".

Pier Paolo Pandolfi, professore di Biotecnologia e Biologia del cancro alle Università di Harvard e Torino, in una intervista al Messaggero ha parlato del vaccino contro il nuovo coronavirus spiegando che in Italia potrebbe arrivare tardi: “Facciamo l'esempio del vaccino influenzale: ogni anno si devono produrre centinaia di migliaia di dosi e nel mondo ci sono pochi centri. Si parla di 200 milioni di dosi perché va solo alla popolazione a rischio. Immaginiamo cosa succederà con il vaccino per il coronavirus destinato a tutti: si dovrebbe distribuire su scala globale, ma la produzione diventerebbe uno dei problemi più seri. Il vaccino poi non è stabile, continuamente muta, dovremo fare un vaccino semestrale o annuale e questo richiederà uno sforzo mostruoso”. Secondo il professore, il vaccino che sta sperimentando la società americana Moderna probabilmente funzionerà ma ci vorranno anni produrne in vasta scala. “Gli Usa hanno mostrato di essere in grado di acquistarsi, di fatto, l'intera produzione. Gli altri Paesi così rimangono tagliati fuori. E in questi Paesi, Italia compresa, il vaccino arriverebbe tardi”. Il prof ha anche spiegato che si lavora sull'anticorpo bloccante da dare ai pazienti con una sintomatologia avanzata come lo sviluppo della polmonite. In merito alla potenza del virus ha spiegato che i dati sono troppo limitati per dire che si sta indebolendo: “Forse ora è meno infettivo. Dovrebbe avere meno capacità di resistere sulle superfici. E se scema l'infettività, diminuisce l'impatto sul sistema sanitario”.

Immagine di archivio

Al cimitero c'è troppa gente per cui il sindaco di Lecce decide di chiudere di nuovo per evitare assembramenti pericolosi per il contagio. Lo ha annunciato Carlo Salvemini mentre era in diretta Facebook nel suo appuntamento quotidiano. "In questo momento – ha detto Salvemini – mentre proseguono i controlli sul territorio, mi arriva la notizia che c'è troppa gente al cimitero, troppo afflusso e stiamo procedendo alla chiusura", ha annunciato. L’invito è quello a usare senso di responsabilità anche per le attività permesse dagli ultimi decreti e ordinanze.

In Spagna nelle ultime 24 ore è stato registrato il numero di decessi per coronavirus più basso da quasi due mesi. Sono 143 i morti in un giorno. Per tornare a un numero così basso di vittime è necessario tornare al 18 marzo, come hanno sottolineato le autorità sanitarie spagnole, riprese dall'agenzia di stampa Efe. Il numero totale dei decessi sale a 26.621, mentre i contagiati salgono di altri 621 casi, raggiungendo quota 224.390. I guariti sono oltre 136.000, con un incremento di 2.214 pazienti dimessi rispetto a ieri, stando alle informazioni rilasciate dalle istituzioni sanitarie di Madrid.

Il tasso di disoccupazione americano nel mese di aprile al 14,7 percento è il più alto dalla Grande Depressione. L’ultimo rapporto sull’occupazione conferma che 20,5 milioni di lavoratori hanno perso il lavoro. A essere colpite da questa crisi scatenata dalla pandemia sono soprattutto le donne: il tasso di disoccupazione aumenta a circa il 15 percento dal 3,1 percento di febbraio. Le donne rappresentano il 55 percento dei 20,5 milioni di posti di lavoro persi nel mese di aprile.

In Giappone il governo punta a revocare lo stato di emergenza in gran parte delle regioni del Paese prima della scadenza del 31 maggio, in linea con il ridotto andamento dei contagi. Lo hanno anticipato fonti governative all'agenzia Kyodo, spiegando che in almeno 34 delle 47 prefetture verrà ritirata l'ordinanza già da metà settimana se l'attuale tendenza verrà confermata. "Intendiamo allentare le misure in molte regioni" ha detto il ministro per lo Sviluppo economico, Yasutoshi Nishimura. Le altre 13 prefetture, incluse quella di Tokyo e le zone periferiche alla capitale, sono state invece designate ‘sotto cautela' per via del più alto numero dei contagi fin qui registrati. La dichiarazione di emergenza varata lo scorso aprile dal premier Shinzo Abe ha vincolato le prefetture locali a richiedere ai residenti di evitare le uscite se non per servizi essenziali, e alle attività commerciali a ridurre gli orari di apertura per contenere il rischio della diffusione del virus. Ad oggi i casi di contagi si assestano a 15.777 con 624 morti accertate. Tokyo guida la lista delle prefetture per numero di infezioni con quasi 5.000 casi.

Oltre 100.000 persone potrebbero morire nel Regno Unito a causa del coronavirus entro la fine di quest'anno se il governo allenterà troppo il lockdown e troppo in fretta: è quanto emerge da uno studio della London School of Tropical Hygiene, dell'Imperial College London e di altri istituti inviato ai consulenti scientifici del gruppo consultivo del governo Sage (Scientific Advisory Group for Emergencies). Al momento nel Regno Unito si contano 31.662 morti. Secondo quanto riporta il Sunday Times, che cita un consigliere scientifico, i ricercatori hanno analizzato diversi modelli di uscita dal lockdown per valutarne la fattibilità ed hanno concluso che "c'è uno spazio di manovra molto limitato". Secondo la stessa fonte, più di un modello ha indicato un bilancio dei morti a sei cifre nell'ambito di alcuni scenari. Il premier Boris Johnson parlerà alla nazione oggi alle 19:00 (le 20:00 in Italia) e secondo indiscrezioni dirà che intende procedere con cautela per rimuovere il lockdown e inviterà il pubblico a "fare attenzione" ai continui rischi del coronavirus.

Il governo britannico ha confermato di avere inviato 50.000 test per il coronavirus negli Stati Uniti la scorsa settimana, al fine di ottenere risultati dopo alcuni problemi nei laboratori del Regno Unito. Lo rende noto il dipartimento per la Salute britannico, ripreso dalla Bbc. I test sono stati inviati negli Usa con un volo partito dall'aeroporto londinese di Stansted. I risultati verranno poi confermati nel Regno Unito e inviati ai pazienti quanto prima. Le autorità britanniche hanno spiegato che per aumentare il numero di test condotti sul territorio nazionale è stato necessario "creare una nuova rete di laboratori", cosa che ha comportato alcune complicazioni logistiche.

Una terapia antivirale di due settimane con un tris di farmaci, iniziata entro una settimana dai primi sintomi, sembra sicura ed efficace nel ridurre la diffusione del virus rispetto al solo lopinavir-ritonavir, nei pazienti con malattia da lieve a moderata. Lo dimostra il primo studio randomizzato di questa terapia a tripla combinazione che ha coinvolto 127 adulti (di età pari o superiore a 18 anni) di sei ospedali pubblici a Hong Kong. I primi risultati, pubblicati su The Lancet, non includono casi gravi di Covid-19, e gli autori sottolineano la necessità di studi di fase 3 più ampi per esaminare l'efficacia di questa tripla combinazione nei pazienti critici. Il nuovo studio suggerisce comunque che la durata della degenza ospedaliera può essere significativamente più breve nelle persone trattate con tripla combinazione meno di 7 giorni dopo la comparsa dei sintomi, rispetto al solo lopinavir-ritonavir.

Sul ritorno a scuola "stiamo immaginando assieme al comitato tre differenti scenari a seconda dell'andamento dell'epidemia. Tutti questi scenari tengono conto che gli ordini di scuola non sono tutti uguali, in particolare i bambini più piccoli hanno assolutamente bisogno di recuperare una relazione in presenza", ha detto a Sky TG24 la viceministra dell'Istruzione Anna Ascani. Secondo la viceministra "per quelli un po' più grandi che si gestiscono meglio anche da soli, prevediamo che una parte dell'attività sia comunque fatta in presenza, perché anche loro hanno bisogno di rientrare a scuola, però molto probabilmente in questo caso la didattica a distanza continuerà ad essere una parte del loro curriculum. L'attività in presenza sarà di meno rispetto al passato e sarà integrata con la didattica a distanza, che soprattutto nelle scuole secondarie di secondo grado ha funzionato meglio".

Positiva al virus da 75 giorni, Bianca Dobroiu è finalmente guarita. La paziente, 22 anni, era la prima contagiata bolognese al Covid-19. Ricoverata al Sant'Orsola all'inizio della pandemia, era stata dimessa il 5 marzo, vista l'assenza di sintomi, ma i tamponi continuavano a risultare positivi. Ora finalmente il doppio tampone negativo: "Questi due mesi sono sembrati anni infiniti. Ma basta: oggi anche io posso dire di aver sconfitto il Coronavirus". La prima cosa che farà ora che è ufficialmente guarita? “Una bella passeggiata, forse non ricordo neanche più come si fa”.