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Covid 19

Superati i 1000 ammalati, 29 morti. Primo caso in Friuli Venezia Giulia

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Oltre 1000 contagiati, oggi 8 nuove vittime in Lombardia ed Emilia Romagna per un totale di 29 morti. 50 persone guarite. Prima vittima anche negli Stati Uniti. In Italia scuole, università e asili chiusi per un'altra settimana in Emilia Romagna, Lombardia e Veneto, mentre nelle altre regioni si va verso una riapertura già da lunedì 2 marzo. La Casa Bianca ha deciso di innalzare l'allerta per i viaggi legati al coronavirus per "alcuni siti specifici in Italia" colpiti. Trump: "Siamo pronti a qualsiasi scenario”.

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22:40

Primo caso di Coronavirus in Lussemburgo: contagiato è stato in Italia

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Primo caso di coronavirus in Lussemburgo. A darne notizia questa sera la ministra della Salute, Paulette Lenert. Il paziente, un quarantenne, è stato in Italia ed è tornato in aereo all'aeroporto di Charleroi, in Belgio. La ministra ha aggiunto che il paziente aveva mostrato i sintomi "all'inizio della settimana", ed ha detto che sono già in corso ricerche "per identificare le persone" con le quali è stato in contatto.

A cura di Susanna Picone
22:07

Marche, presidente Ceriscioli vuole chiudere di nuovo le scuole

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La Regione Marche chiederà di essere inserite nel decreto della presidenza del consiglio dei ministri, insieme a Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna, come regione interessata alle misure di contenimento dell'infezione di coronavirus. Lo dice il presidente della Regione, Luca Ceriscioli, dopo aver preso visione della bozza del documento, che non inserisce le Marche tra le zone rosse. Ceriscioli chiede, dunque, di chiudere nuovamente le scuole.

“Il Gores ha comunicato che nella giornata di oggi la Sod Virologia ha rilevato 11 tamponi positivi al Coronavirus, tutti provenienti dall'Area Vasta 1, provincia di Pesaro Urbino. Questi 11 campioni saranno inviati domani all'Istituto superiore di sanità per la conferma. Nessun campione positivo è risultato nelle altre province. Sale dunque a 22 il numero di campioni positivi nella Regione Marche, di cui 6 confermati dall’Iss”, scrive Ceriscioli su Facebook, spiegando la situazione. “Nel frattempo abbiamo ricevuto la bozza del nuovo Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri riguardante le misure di contenimento del Coronavirus. Il documento indica solo le Regioni con zone rosse: Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna. Ci è stato chiesto di presentare le nostre osservazioni entro le ore 9 di domani mattina. In ragione del numero crescente di contagi, nelle osservazioni includeremo la richiesta di essere inseriti tra i territori sottoposti alle misure più restrittive, che comprendono la chiusura delle scuole e la sospensione delle attività di pubblico spettacolo. Se, guardando l'attuale stesura del decreto, la base territoriale resta regionale, chiederemo di essere inseriti come regione. Se invece, come è sembrato dal lungo confronto di questa mattina con il Governo, la base dovesse essere provinciale, chiederemo l'inserimento della Provincia di Pesaro Urbino, l'unica che registra al momento casi positivi, per un totale di 22. Immaginiamo che il testo sia ancora aperto poiché cita esclusivamente le zone rosse e non ha riferimenti alle altre Regioni con numeri significativi di casi positivi”. Quindi il governatore delle Marche conclude: “Nella speranza che vengano accolte le nostre richieste, l'impegno è quello di divulgarne immediatamente il contenuto, nel momento in cui lo riceveremo nella sua versione definitiva”.

A cura di Susanna Picone
21:55

Primo positivo in Friuli Venezia Giulia

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La Regione Friuli Venezia Giulia informa che, a seguito degli approfondimenti clinici effettuati su un sospetto caso di coronavirus a Gorizia, la persona è risultata positiva a entrambi i tamponi faringei previsti dal protocollo. Si tratta del primo caso in Friuli Venezia Giulia. La persona contagiata non è grave ed è in isolamento. I campioni, secondo quanto informa la Regione, sono stati inviati all'Istituto Superiore di Sanità per la conferma dell'esito, mentre il paziente è stato preso in carico dal Servizio Sanitario Regionale ed è stato posto in quarantena.

A cura di Susanna Picone
21:46

Oms: “Primo caso di cane contagiato a Hong Kong”

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C’è un primo caso di cane positivo al coronavirus. A renderlo noto è l’Oms, spiegando che è stato rilevato a Hong Kong. Maria Van Kerkhove, responsabile tecnico del programma per le emergenze, ha affermato che sull'animale sono stati trovati bassi livelli di virus e gli specialisti di Hong Kong non sanno ancora se lo abbia contratto autonomamente oppure se ne sia venuto a contatto da una superficie contaminata. Il cane appartiene a una donna di 60 anni che ha sviluppato sintomi il 12 febbraio e successivamente è risultata positiva. Il dipartimento per l'agricoltura, la pesca e la conservazione di Hong Kong ha dichiarato che il cane non presenta alcun sintomo ed è "debolmente positivo". È in quarantena in una struttura in un porto e verrà restituito al proprietario quando risulterà negativo. Il governo locale ha deciso di mettere in quarantena tutti gli animali domestici se i loro proprietari risultassero positivi al Covid-19.

A cura di Susanna Picone
21:21

Positivo, esce da quarantena e va a lavorare

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Un giovane risultato positivo al test del coronavirus non avrebbe rispettato la quarantena e sarebbe andato a lavorare. È accaduto in Lombardia e il protagonista di questa vicenda è un giovane pachistano. A quanto emerso, l’uomo è risultato positivo al test del Covid-19 e, trattandosi di un paziente asintomatico, gli è stato detto che doveva restare per due settimane in quarantena nella sua abitazione in un comune della Lomellina. Ma appunto non ha rispettato l'invito a restare a casa e si è recato al lavoro, in un ristorante cinese di Pavia. La sua presenza è stata segnalata ai carabinieri di Pavia che sono subito intervenuti e hanno spiegato al paziente che non poteva uscire di casa per evitare di contagiare altre persone. Il pakistano ha compreso il provvedimento ed è tornato a casa sua. Il fatto è stato segnalato all'autorità giudiziaria, che ha avviato gli accertamenti per far luce sul comportamento dell'uomo: l'ipotesi di reato è di inosservanza di un provvedimento dell'autorità giudiziaria. L'Ats di Pavia ha avviato controlli sul ristorante dove lavora il giovane.

A cura di Susanna Picone
20:54

Crociera interrotta per un gruppo di italiani ai Caraibi

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Si segnalano problemi per un gruppo di turisti italiani che si trova in crociera ai Caraibi a bordo della nave Msc Preziosa, che sono stati costretti a interrompere il tour a causa delle misure restrittive, in vigore in alcune isole dell'arcipelago, per chi proviene da Paesi infetti dal coronavirus Covid-19. La nave si è fermata in Martinica, porto di imbarco e sbarco in territorio francese dove non ci sono limitazioni per gli italiani, per far scendere i connazionali con la compagnia di crociere che ha inviato un charter per il loro rientro in Italia. Un gruppo di loro però, a quanto si apprende, si sta rifiutando di lasciare la nave, volendo proseguire la crociera che da programma sarebbe dovuta durare un'altra settimana. La Msc, intanto, ha fatto sapere che è pronta a rimborsare ai passeggeri costretti a sbarcare anticipatamente la parte della vacanza non fatta e ha detto che "offrirà uno sconto del 20% per una nuova prenotazione entro il 2020". In seguito alle limitazioni imposte in molti dei porti previsti dall'itinerario della Msc Preziosa è stato inoltre annullato il volo di arrivo da Milano dei passeggeri che avrebbero dovuto iniziare la loro crociera nelle prossime partenze. L'emergenza legata al coronavirus aveva visto nei giorni scorsi diversi deputati della Martinica chiedere la cancellazione del volo dall'Italia. Secondo quanto riferito dai media locali, il parlamentare Serge Letchimy avrebbe scritto al primo ministro francese Edouard Philippe chiedendogli la cancellazione del collegamento con Milano anche per evitare possibili contagi in vista del Carnevale, che tradizionalmente attrae tanti turisti ai Caraibi.

A cura di Susanna Picone
20:26

Usa, stop a viaggi in alcune zone d’Italia. Trump: “Pronti a qualsiasi scenario”

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La Casa Bianca ha deciso di innalzare l'allerta per i viaggi legati al coronavirus a livello 4 (cioè "Do not travel", non viaggiare) per "alcuni siti specifici in Italia" colpiti dall'epidemia e "in Corea del Sud". Lo ha detto il vice presidente americano, Mike Pence, in conferenza stampa insieme al presidente Donald Trump. "Siamo pronti a qualsiasi scenario”, le parole di Trump nella conferenza stampa indetta per fare il punto sull'epidemia di Covid-19 negli Usa. Durante la conferenza stampa il presidente ha anche confermato la notizia della prima vittima nel Paese, una donna di circa 50 anni.

A cura di Susanna Picone
19:57

In Francia 100 i casi di contagio

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Il numero dei casi confermati di Coronavirus in Francia ha toccato i 100 secondo quanto annunciato dal direttore generale della Sanità, Jerome Salomon. Oggi il ministro della Salute, Olivier Ve'ran, aveva parlato di 73 contagi, con un aumento di 16 casi rispetto a ieri sera.

A cura di Susanna Picone
19:30

Usa, un morto a Seattle: è la prima vittima di Coronavirus negli Stati Uniti

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A Seattle il primo morto per Coronavirus negli Stati Uniti. Il decesso è stato registrato nella contea King County, nello stato di Washington, secondo quanto scrive il New York Times. Prima vittima negli Usa del Coronavirus confermata poi dal presidente Donald Trump, che ha parlato di "una fantastica persona, una donna di oltre 50 anni, che già aveva condizioni mediche" gravi. Il presidente Trump è intervenuto in conferenza stampa alla Casa Bianca.

A cura di Susanna Picone
19:11

In Lombardia ancora vietate le manifestazioni pubbliche

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"Saranno ancora vietate le manifestazioni pubbliche, si lavora molto su evitare gli assembramenti, è il tema di cui si è parlato fin dal primo giorno": così il vicepresidente della Regione Lombardia Fabrizio Sala, spiegando che "l'interlocuzione con il governo sta andando avanti". Per quanto riguarda le scuole, "non sono chiuse ma è stata sospesa l'attività". Sarà quindi possibile far entrare il personale per la sanificazione degli ambienti, i docenti possono accedere per attivare l'e-learning, così come il personale amministrativo per mandare avanti pratiche scolastiche.

A cura di Susanna Picone
18:50

Iss, casi attuali hanno contratto infezioni prima di emergenza

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"I casi che oggi individuiamo e segnaliamo sono casi che hanno contratto infezioni prima che adottassimo queste misure". A dirlo è Silvio Brusaferro, presidente dell'Istituto Superiore di Sanità, in conferenza stampa per fare il punto sull'emergenza coronavirus.

A cura di Susanna Picone
18:39

In Lombardia 23 i decessi, 60 persone dimesse

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Sono 615 i contagi in Lombardia su un totale di 5723 tamponi realizzati, ovvero il 12 percento. È il dato fornito nell’ultima conferenza stampa della Regione Lombardia. 256 le persone ricoverate, più 80 in terapia intensiva, meno rispetto a ieri. 23 i decessi nella Regione, tutte persone particolarmente anziane e con almeno delle patologie pregresse e quadro clinico compromesso. L'assessore lombardo al Welfare Giulio Gallera ha inoltre detto che 60 persone sono state dimesse con tampone negativo.

"Il virus è ancora presente, in fase espansiva, ma siamo molto speranzosi che presto possano iniziarsi a vedere gli effetti positivi delle misure assunte una settimana fa”, ha detto il presidente della Regione Attilio Fontana. È ancora in corso il tavolo con il governo che "sta portando buoni frutti, ci siamo molto basati su quanto detto ieri dai professionisti e quello che oggi è stato detto da altri esperti che il governo sta consultando". "Bisogna cercare di fare in modo che si possano compenetrare le esigenze di rispettare le libertà dei nostri cittadini e la tutela della sanità”, ha aggiunto il governatore. "Stiamo interloquendo con il governo per inserire la possibilità di assunzione di pensionati, sia medici che infermieri. Abbiamo bisogno di personale specializzato", ha detto invece Gallera.

A cura di Susanna Picone
18:14

Superati i mille malati, 29 i morti

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Sono 1.049 le persone che ad oggi risultano positive al Coronavirus Covid-19. A queste si aggiungono 29 persone che hanno perso la vita e 50 guariti in tutta Italia. Complessivamente, dall'inizio dell'emergenza sono stati dunque 1.128 i contagiati. Si tratta dell'ultimo bilancio fornito dal capo della Protezione civile, Angelo Borrelli, in conferenza stampa. Dei 1049 contagiati il 52 per cento è in isolamento domiciliare, si tratta di persone senza sintomi o molto lievi. Le persone ricoverate con sintomi sono 401, il 38 per cento. Il 10 per cento, 105 persone, sono in terapia intensiva. Sono oltre 18.500 i tamponi effettuati finora.

A cura di Susanna Picone
18:11

Emilia Romagna, 217 contagiati e due nuove vittime

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Salgono a 217 le persone positive in Emilia-Romagna, 28 in più rispetto all'ultimo aggiornamento. Oggi si sono verificati due decessi, che portano al totale a 4 nella Regione: un uomo lombardo di 83 anni e una donna di 81 di Parma, che è la prima vittima emiliano-romagnola. L’altra vittima, come quelli dei giorni precedenti, riguarda un residente in Lombardia. A confermarlo l'assessore alla Sanità, Raffaele Donini, durante un punto stampa a Bologna. Donini ha anche confermato che "il 54 percento di loro, 116 casi, sono domiciliati a casa", mentre "in terapia intensiva sono in 11, il 5 percento del totale". Ha spiegato che si tratta di una stabilizzazione, sia a livello quantitativo, sia a livello qualitativo. La divisione per province dei positivi è di 138 a Piacenza, 35 a Parma, 4 a Reggio Emilia, 22 a Modena, 2 a Bologna, 1 a Ravenna e 15 a Rimini.

A cura di Susanna Picone
17:52

In Piemonte scuole aperte da mercoledì: "Lunedì e martedì igienizzazione straordinaria"

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Anche il Piemonte si avvia a tornare alla normalità. A margine della riunione tra regioni e governo è stato deciso che da mercoledì prossimo asili, scuole e università riapriranno. Lunedì e martedì gli edifici saranno invece aperti al solo personale scolastico. Lo annuncia il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio oggi al centro della Protezione Civile al termine di un tavolo sull'emergenza Coronavirus in video collegamento con il governo. "D'accordo con l'ufficio scolastico regionale – ha spiegato – abbiamo sottoscritto un protocollo in cui abbiamo concordato un'igienizzazione straordinaria – aggiunge – Si tratta di due giorni in più che ci consentono anche di tenere sotto controllo l'evoluzione della situazione".

L'assessore piemontese alla Sanità Luigi Icardi ha riassunto i dati dell'attività di controllo per il Coronavirus: "Stiamo facendo tutte le valutazioni epidemiologiche del caso ma possiamo dire che ad oggi la situazione è sotto controllo". L'assessore ha quindi spiegato che sono stati 308 i test effettuati, 239 sono risultati negativi, 45 le persone risultate positive compresi le 24 della comitiva di astigiani che si trovava ospite in un albergo di Alassio, 7 i ricoveri , 36 in isolamento domiciliare e al momento un solo test validati dall'Istituto superiore di Sanità mentre per gli altri la validazione è ancora in corso.

A cura di Davide Falcioni
17:42

Zaia: "Io ho chiesto che la zona rossa di Vo' possa essere riaperta, ma niente"

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"Io ho chiesto che la zona rossa di Vo' possa essere riaperta, visto che sembra passato il periodo canonico dell'incubazione". A rivelarlo il presidente della Regione Veneto Luca Zaia a margine di una riunione operativa a Marghera (Venezia). "Su questo fronte non ci capiamo. Non ne faccio una polemica, il parere della comunità scientifica va rispettata, hanno grosse perplessità sul fatto che ci siano 77 contagiati e vogliono protrarre la chiusura dell'area rossa per altri sette giorni" ha continuato. Vo' Euganeo, come noto, è uno dei due focolai di coronavirus finora individuati in Italia. L'altro è Codogno, nel lodigiano.

A cura di Davide Falcioni
17:23

Nel nuovi decreto spariscono le zone gialle, sì a sforamento deficit

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Con il passare delle ore emergono le prime indiscrezioni sul contenuto del decreto del Presidente del Consiglio per fronteggiare l'emergenza coronavirus. Via le ‘zone gialle', verranno individuate singole città da equiparare o meno allo status delle tre regioni più colpite dal Coronavirus, con le stesse restrizioni. E' uno dei provvedimenti contenuti nella bozza del Dpcm che il comitato tecnico-scientifico sta valutando ai fini della stesura definitiva del testo. A quanto si apprende, alcune aree come quelle di Pesaro-Urbino e Savona – su richiesta dei rispettivi governatori – , potrebbero far parte dell'elenco di queste città da equiparare alle regioni cluster.

Per il secondo decreto legge con le misure di sostegno dell'economia reale per il coronavirus "che potranno avvalersi di risorse di finanza pubblica aggiuntive", "il governo necessita dell'autorizzazione del Parlamento, ai sensi della legge 243/2012 che dà attuazione all'art. 81 della Costituzione", ovvero a superare i margini di deficit previsti. Questa procedura verrà proposta nella settimana entrante, in modo da poter adottare il secondo decreto subito dopo.

A cura di Davide Falcioni
17:04

All'ospedale di Cremona pazienti in gravi condizioni

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Angelo Pan, direttore dell'unità Malattie infettive dell'Asst di Cremona, ha dichiarato all'Ansa che nella struttura sanitaria "ci sono pazienti in condizioni gravi. La maggior parte sono anziani con altre patologie sottostanti, ma la regola non è il 100%: c'è anche qualche giovane in terapia intensiva, ma ora non so quanti". Pan ha aggiunto che nel suo ospedale medici contagiati dal coronavirus "per fortuna ora non risultano. Purtroppo, però, capiterà di sicuro, questo virus è cinque volte meno feroce della Sars ma il personale sanitario a contatto è a rischio".

A cura di Davide Falcioni
16:54

Da lunedì scuole aperte in Liguria tranne che in provincia di Savona

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Lunedì riapriranno le scuole in Liguria, eccezion fatta per la Provincia di Savona. Ad annunciarlo il presidente della Regione Giovanni Toti. "La Provincia di Savona vedrà applicate ancora le limitazioni valide oggi per tutta la Liguria, con le scuole chiuse, mentre le altre province della Liguria torneranno ad essere assimilate alle aree simili del resto del Paese, senza limitazioni" ha spiegato il governatore.

Nel corso della riunione di oggi pomeriggio tra governo e regioni è stato stabilito che le scuole rimarranno chiuse ancora per una settimana in Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna e in alcune province in cui la situazione è particolarmente complicata.

A cura di Davide Falcioni
16:41

In Corea del Sud il primo caso di recidiva da Coronavirus

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In Corea del Sud è stato registrato il primo caso di recidiva al coronavirus, nel mezzo dei timori sul rapido aumento dei contagi. Si tratta di una donna di 73 anni dimessa dall'ospedale il 22 febbraio a guarigione confermata e poi risultata positiva venerdì scorso, per la seconda volta, al test sul Covid-19. Lo ha reso noto il Korea Centers for Disease Control and Prevention. Un altro caso di possibile recidiva era stato registrato l'altro ieri in Giappone.

A cura di Davide Falcioni
16:35

Fedriga: "Da lunedì in Friuli scuole aperte, ma stop alle gite"

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In attesa del testo ufficiale del decreto della Presidenza del Consiglio sulle nuove misure per contrastare il coronavirus Massimiliano Fedriga – che ha partecipato come tutte le altre regioni al tavolo tecnico con il governo – ha dichiarato che da lunedì in Friuli Venezia Giulia riapriranno le scuole. Rimane lo stop, ha aggiunto il governatore del Fvg, alle gite scolastiche fino al 15 marzo.

A cura di Davide Falcioni
16:26

Niccolò torna a casa: "Grazie a chi si è preso cura di me"

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Niccolò, il ragazzo italiano rientrato dalla città di Wuhan il 15 febbraio con un volo dell'Aeronautica militare italiana, è stato dimesso questa mattina dopo essere risultato sempre negativo al test per la ricerca del nuovo Coronavirus e dopo aver trascorso un periodo sotto osservazione allo Spallanzani di Roma. Ora il ragazzo tornerà coi genitori – che non vede da sei mesi – a Grado. Il giovane ha mandato un messaggio di ringraziamento ai tanti che si sono presi cura della sua salute: "Volevo ringraziare tutta la dirigenza e il personale dello Spallanzani che in queste due settimane mi ha assistito e a tutte quante le istituzioni che hanno reso possibile il mio rientro in Italia (Ministri, Farnesina, Regione Lazio, Ambasciata d’Italia a Pechino, Intercultura e tutti i volontari di Wuhan). Io adesso sto bene, sono contento di poter ritornare a casa da parenti e amici. Quello che mi sento di dire, avendo vissuto questa esperienza, è che con le dovute precauzioni si possono evitare i contagi".

A cura di Davide Falcioni
16:17

Conte: "In arrivo un nuovo intervento, Italia ha bisogno di una spinta economica"

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Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha confermato che Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna – le tre regioni più colpite dal contagio del coronavirus –  dovranno per una settimana ancora mantenere scuole, asili ed università chiuse ed evitare eventi pubblici. L'ufficialità arriverà con un apposito decreto domani: "In questo momento – ha dichiarato il premier – è riunito il comitato tecnico, non mi fare anticipare nulla ma per quanto riguarda le regioni interessate adotteremo misure di prudenza che si distingueranno dalle altre".

Conte ha ricordato che "sono state annunciate" le misure economiche a favore delle aree più colpite dal coronavirus, "sono state adottate delle primissime misure, ci sarà un secondo provvedimento per misure ancora più incisive e lavoriamo a un terzo intervento perché siamo consapevoli che l'Italia ha bisogno di una grande spinta per la ripresa economica". "C'è bisogno di continuare la vita di tutti i giorni, di far correre il paese. Vogliamo creare una grande accelerazione", ha aggiunto Conte.

Il capo del Governo ha concluso: "Oltre ad un secondo decreto lavoriamo a un terzo intervento ancora più organico, ancora più complessivo, siamo consapevoli che l'Italia necessita di una grande spinta economica. Vogliamo creare una forte spinta semplificatrice e una grande accelerazione degli investimenti".

A cura di Davide Falcioni
16:00

Il sindaco di Codogno ai commercianti: "Stringiamo i denti, il mondo ci guarda"

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"È dura per tutti ma dobbiamo stringere i denti, il mondo ci sta guardando. Nessuno aveva mai affrontato tutto questo nel mondo occidentale e il lodigiano sta dimostrando cosa vuol dire superare un problema di questo genere". A dichiararlo Francesco Passerini, sindaco di Codogno, che stamattina ha incontrato i commercianti della zona rossa per fare il punto sulla situazione e rispondere alle loro domande. Il primo cittadino si è presentato con i guanti in lattice e la mascherina ed ha parlato a decine di uomini e donne mentre, tutto intorno, le saracinesche dei negozi e delle farmacie erano abbassate. "Alcune attività industriali, attraverso una deroga prefettizia – ha spiegato il sindaco – sono state aperte con una parte ridotta di personale. Discorso diverso per le attività commerciali e ricreative: per la zona rossa è infatti ancora tutto bloccato come da decreto ministeriale per il quale ad oggi non ci sono le condizioni che venga modificato. Sicuramente avremo davanti un'altra settimana – ha detto Passerini – teniamo alta l'attenzione perché le attività economiche stanno subendo dei danni. La situazione sta andando bene, anche i numeri della propagazione dell'epidemia lo dicono, le precauzioni prese stanno danno risultati dal punto di vista sanitario. Insieme riusciremo ad uscirne bene".

La reazione di baristi, ristoratori e commerciati è stata però rabbiosa. "Quando possiamo aprire le nostre attività? – chiede uno di loro – Cosa rischiamo, nel caso non avessimo risposte chiare, facendo una rivoluzione civica e tirando comunque su le saracinesche?". "Si rischia il penale" gli risponde il sindaco. "Ci sono galere a sufficienza a tenerci dentro? In prigione ci siamo già e non ci cambia nulla – controbatte il commerciante – Ci è stato detto che abbiamo bisogno di essere psicanalizzati. Non abbiamo bisogno di psicologi, ma noi abbiamo bisogno di lavorare". "Ad oggi – spiega ancora Passerini – non c'è una data di scadenza, il decreto ministeriale è datato 14 giorni quindi con scadenza 8 marzo, ma l'ordinanza del Ministero Salute è sine die, non c'è una data". "Siamo gli appestati d'Italia, questa cosa qui ci farà perdere un sacco di commesse. Spero che finita l'emergenza il commercio riprenderà, ma a Codogno non verrà più nessuno" chiudono il comizio i commercianti ormai spazientiti.

A cura di Davide Falcioni
15:34

l'ospedale di Cremona cerca infermieri e anestesisti

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Infermieri cercasi all'ospedale di Cremona. Un bando immediato per trovare nuovo personale è stato pubblicato dall'Azienda Socio Sanitaria Territoriale della città lombarda, ha pubblicato il bando per incarichi "di natura occasionale e temporanea" per fronteggiare l'emergenza cornavirus (a questo link). Un secondo bando, aperto fino al 23 marzo, riguarda invece incarichi di "specialistica di anestesia e rianimazione presso gli Ospedali dell'Azienda" della "durata di sei mesi a decorrere dall'effettivo inizio dell'attivita', con possibilita' di proroga".

A cura di Davide Falcioni
15:24

Annullata la mezza maratona di Parigi

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Il comitato organizzatore della mezza maratona di Parigi ha deciso di annullare l'eventi, programmato per domani a Parigi. L'epidemia di coronavirus ha colpito finora 73 persone e il governo transalpino, riunitosi stamattina per varare provvedimenti urgenti, ha deciso di annullare tutti gli eventi di massa che prevedono la partecipazione di oltre cinquemila persone. Nel dipartimento dell'Oise, principale centro dei contagi, sono invece stati vietati tutti gli incontri pubblici. Infine, in sei comuni (cinque in Oise e uno in Alta Savoia), le scuole saranno chiuse da lunedì.

A cura di Davide Falcioni
15:18

Spadafora: "Meglio il rinvio delle partite di campionato che gli stadi vuoti"

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Dopo la decisione della Lega di Serie A di rinviare al 13 maggio cinque partite di campionato – Juventus-Inter, Udinese-Fiorentina, Milan-Genoa, Parma-Spal e Sassuolo-Brescia – a causa dell'emergenza coronavirus il ministro dello sport Vincenzo Spadafora ha commentato: "La valutazione unanime dei vertici del mondo sportivo e calcistico è stata quella di prediligere il rinvio piuttosto che giocare negli stadi vuoti, tenendo conto anche delle ripercussioni a livello di immagine sul nostro Paese e delle difficoltà nella programmazione di turni supplementari in un calendario mai come quest'anno denso di appuntamenti nazionali e internazionali". Il ministro ha aggiunto. "L'emergenza a seguito dei casi di Coronavirus in Italia ha costretto il Governo e le altre Autorità a prendere decisioni impopolari, ma necessarie. Decisioni che devono essere modulate e aggiornate in base all'andamento dei dati e ai consigli della comunità scientifica", ha concluso Spadafora ricordando che per quanto concerne i rinvii decisi stamani delle cinque partite, "ogni valutazione sulle ripercussioni a livello agonistico di questa decisione compete agli organi sportivi, non certo al Ministro dello Sport o al Governo".

A cura di Davide Falcioni
15:04

Verso la chiusura delle scuole nelle province vicine a Emilia Romagna, Veneto e Lombardia

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Dopo la conferma della chiusura delle scuola per un'altra settimana – quindi fino all'8 marzo – in Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna il governo potrebbe adottare lo stesso provvedimento anche nelle province vicine ai confini, ad esempio quella di Pesaro e Urbino, nelle Marche. È quanto emerso nel corso della riunione presso la sede della Protezione Civile che si sta tenendo tra il governo e le regioni. Al vertice partecipano il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, i ministri Luciana Lamorgese, Roberto Speranza, Paola De Micheli, Francesco Boccia e i governatori di tutte le regioni collegati in video conferenza.

A cura di Davide Falcioni
14:48

Scuole chiuse per un'altra settimana anche in Veneto

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Insieme a Lombardia ed Emilia Romagna anche il Veneto chiuderà le sue scuole e università per un'ulteriore settimana. Ad annunciarlo è stato il governatore emiliano Stefano Bonaccini nel suo post di ufficializzazione della misura pubblicato su Facebook. "È in corso la videoconferenza delle Regioni con il Presidente del Consiglio. Sulla base del parere del Comitato Tecnico Scientifico nazionale, resta confermata la chiusura dei nidi, dell’attività scolastica e delle Università anche per la prossima settimana per le tre Regioni più colpite: Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna. Il Comitato Tecnico Scientifico e il Governo ritengono inoltre di dover aggiornare settimanalmente tale previsione sulla base dell’andamento della situazione epidemiologica".

Alla riunione, che si tiene nella sede della Protezione Civile partecipano il premier Giuseppe Conte, i ministri Luciana Lamorgese, Roberto Speranza, Paola De Micheli, Francesco Boccia e i governatori di tutte le regioni collegati in video conferenza. La riunione serve a fare il punto sulle nuove misure per fronteggiare l'emergenza. Per quanto concerne le altre 4 regioni interessate, ovvero Piemonte, Liguria, Friuli Venezia Giulia e Marche, il decreto dovrebbe imporre la riapertura delle scuole già da lunedì 2 marzo. Lo stesso varrà per le due province autonome, Trento e Bolzano e per tutto il Trentino Alto Adige, in classe da lunedì.

A cura di Davide Falcioni
14:29

L'Emilia Romagna proroga di una settimana la chiusura di asili, scuole e università

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Dopo la Lombardia anche l'Emilia Romagna proroga di una settimana la chiusura di scuole e università. La decisione era nell'aria soprattutto alla luce dei nuovi casi di coronavirus riscontrati nella regione e diventati 189 (sono 1.434 i test effettuati), cioè 44 in più rispetto a ieri pomeriggio. "Fermi restando i divieti per tutte le attività che determinano significativi assembramenti di persone, si sta valutando la possibilità per le attività culturali e di spettacolo di un accesso limitato e disciplinato, tale da salvaguardare le condizioni di sicurezza sanitaria delle persone".

A destare preoccupazione soprattutto che il virus è riuscito a "conquistare" spazi che non aveva ancora invaso. Questa la divisione per province: 119 a Piacenza, 35 a Parma, 19 a Modena (uno in più rispetto a ieri), 9 a Rimini, 1 a Ravenna, 4 a Reggio Emilia (tre in più rispetto a ieri), 2 a Bologna (che finora non aveva avuto nessun caso), 1 a Ravenna.  La maggioranza delle persone positive continua a presentare sintomi come un leggero rialzo della temperatura. "Più della metà, ossia 97 persone – spiega la Regione – è in isolamento a casa e non necessita di ricovero".

A cura di Davide Falcioni
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