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Brexit, è ufficiale: vince il Leave. Il Regno Unito esce dall’Unione Europea

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Si conclude con la vittoria dei Sì alla Brexit una maratona elettorale al cardiopalma per il referendum sull'addio all'Ue. Clamoroso flop degli opinion poll che avevano dato il Remain in netto vantaggio. Nel corso della notte un lungo testa a testa: alle 5.41 l'annuncio ufficiale della Bbc. Farage canta vittoria e chiede dimissioni di Cameron, che ora rischia. Affluenza al 72%.

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Brexit, ore 5.41: è ufficiale. La Bbc: "Il Regno Unito lascia l'Unione Europea"

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Alle 5.41 di venerdì 24 giugno arriva l'ufficialità: il Regno Unito lascia l'Unione Europea. Out. Exit. Leave. Il referendum sulla Brexit è passato, ed è un momento storico. Quando la fine della conta dei voti non è poi così lontana, il vantaggio del Leave sul Remain è di 4 punti percentuali, una distanza ormai incolmabile. E' la sconfitta di Cameron, che ora è nel mirino e in molti si aspettano le sue dimissioni. La sterlina è annichilita dal dollaro: finora ha perso già il 10%.

Dopo una lunga maratona elettorale arriva il verdetto più inatteso, soprattutto dopo che gli opinion poll avevano sciaguratamente previsto il Remain avanti di 2/4 punti. L'affluenza è stata del 72%. Le Borse sono già nel panico.

I social network si svegliano e piano piano si diffonde lo choc: su Twitter si moltiplicano le reazioni. Preoccupazione, panico dovuto a mancanza di informazioni. E così la chiave di ricerca "Cosa succede se l'Uk lascia l'Ue" su Google scoppia. Qualcuno si preoccupa per il figlio, cameriere a Londra, o studente a Cambridge: cosa cambia per loro?

Per alcuni, Farage, il leader degli antieuropeisti in testa, è stato un voto "della gente contro i poteri forti". Un segnale di coraggio.

In un pub di Bruxelles, dove alcuni funzionari britannici stavano festeggiando il buon esito degli opinion poll, il clima è cambiato di colpo: "Qualcuno perfino piangeva". Non sappiamo se ci sia da piangere o da ridere, in questo momento, per i cittadini europei. Sicuramente però oggi, per il Regno Unito e per milioni di persone in Europa, sarà una lunga, lunghissima giornata in un mondo cambiato in una sola notte.

A cura di Giorgio Scura
05:19

Brexit, Farage: "Abbiamo vinto, ora Cameron deve dimettersi"

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"Questa è la vittoria che significa un nuovo giorno dell'indipendenza per il nostro Paese. E' l'alba di un Regno Unito indipendente. Il premier David Cameron si deve dimettere "immediatamente". Lo ha detto il leader euroscettico dell'Ukip Nigel Farage, dando per scontata una vittoria del Leave. "E' arrivato il momento di liberarci da Bruxelles. Ora potremmo cantare il nostro inno senza che Bruxelles ci dica che è sbagliato", ha aggiunto.

Quella che si profila per la Brexit, secondo il leader dell'Ukip, Nigel Farage, e' "una vittoria della gente vera, una vittoria della gente ordinaria, una vittoria della gente per bene. Abbiamo lottato contro le multinazionali, le grandi banche, le bugie, i grandi partiti, la corruzione e l'inganno. Credo che ora Leave vincera'". Farage, urlando davanti ai suoi fan, ha detto che "abbiamo vinto senza sparare un solo proiettile, ma solo combattendo sul territorio". La vittoria, ha detto, "ci fara' lavorare tutti insieme" e ci fara' abbandonare la bandiera dell'Ue e Bruxelles. "Il 23 giugno passera' alla storia come Independence Day".

A cura di Giorgio Scura
04:51

Brexit, Borse in panico. Partito labourista si prepara a sconfitta. Dimissioni Cameron?

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Il referendum su Brexit rischia di portare la Gran Bretagna fuori dall'Ue, e sui mercati si scatena la paura. La sterlina è ai minimi da marzo sotto 1,40 dollari, segnando il calo più forte di sempre. I futures sulla Borsa di New York segnano -2,6% dopo che il fronte a favore del ‘Leave' è tornato in vantaggio. In attesa dell'apertura dell'Europa, che si preannuncia durissima, i futures sull'indice Ftse-100 della Borsa di Londra crollano segnando -6%. Le borse asiatiche vanno giù, Tokyo -1,7%, Hong Kong -2,1%.

Il partito laburista sta lavorando sul presupposto che al referendum sulla Brexit vincera' il ‘Leave'. Lo ha spiegato una fonte del partito, come riferisce il Guardian. In caso di uscita del Regno Unito dall'Ue, Jeremy Corbyn dovrebbe chiedere al premier David Cameron di dimettersi, ma ai piani alti del Labour si ritiene che sarebbe inutile, perchè lo stesso Cameron potrebbe annunciare le sue dimissioni spontaneamente.

Skynews comincia a ipotizzare apertamente le dimissioni del primo ministro conservatore britannico David Cameron – già domani – in caso di sconfitta del fronte filo-Ue di Remain al referendum sulla Brexit. Sconfitta che ad oltre meta' spoglio appare verosimile, con Leave ora attorno al 51,5% dei voti, dato che rovescia clamorosamente l'opinion poll diffuso a chiusura dei seggi.

A cura di Giorgio Scura
04:14

Brexit, esperto a Sky News: "Il Leave vincerà con il 53%"

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Se la tendenza attuale non si modifica con un voto massiccio pro-Ue dei collegi di Londra e di alcune altre aree urbane ancora da scrutinare, il fronte Leave può vincere il referendum sulla Brexit con il 53% contro il 47 di Remain. Lo afferma Michael Thrasher, politologo ed esperto elettorale di Skynews, basandosi sul 40% circa dello scrutinio. Al momento Leave è oltre il 51%.

Il partito laburista sta lavorando sul presupposto che al referendum sulla Brexit vincerà il ‘Leave'. Lo ha spiegato una fonte del partito, come riferisce il Guardian. In caso di uscita del Regno Unito dall'Ue, Jeremy Corbyn dovrebbe chiedere al premier David Cameron di dimettersi, ma ai piani alti del Labour si ritiene che sarebbe inutile, perché lo stesso Cameron potrebbe annunciare le sue dimissioni spontaneamente.

A cura di Giorgio Scura
03:38

Brexit, la Scozia spinge il Remain che sorpassa il Leave per la prima volta

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Glasgow in soccorso dell'Ue: la grande città portuale scozzese vota al 66,6% per Remain, contro il 33,4% di Leave, facendo recuperare da sola al fronte pro-Ue circa 80.000 voti sui rivali. Ora, nel conteggio generale, il Remain è avanti.

Il vento di Scozia spinge Remain, che passa per la prima volta in testa nell'ultima ora di conteggio della schede nel referendum britannico sulla Brexit. Dopo Glasgow e un altro collegio minore, entrambi pro Ue, Remain ha oltre 2.200.000 voti assoluti, circa 80.000 in più di Leave.

Oxford non tradisce l'Europa: la celebre città universitaria inglese porta in dote il 70,3% dei suoi voti al fronte di Remain nel referendum britannico sull'Ue contro il 29,7 di Leave. Un risultato atteso, ma confermato nelle previsioni.

La Scozia si conferma bastione filo-Ue nel referendum sulla Brexit, con oltre il 60% di Remain a circa metà dei collegi locali scrutinati. Mentre il Galles, con un terzo delle circoscrizioni scrutinate, premia al momento Leave (55% a 45 circa) e la maggioritaria Inghilterra (esclusa quasi tutta Londra) si rivela ancor più euroscettica, a un decimo del suo spoglio, con quasi il 60% di voti pro-Brexit. Da notare peraltro come l'affluenza sia in calo in Scozia rispetto alle politiche del 2015, laddove invece è registrata mediamente in aumento nel resto del Regno Unito.

A cura di Giorgio Scura
03:24

Brexit, tracollo della sterlina: perde il 10% sul dollaro

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Tracollo della sterlina. Con le proiezioni della Bcc di una vittoria della Brexit al referendum, la sterlina perde oltre il 10% rispetto al dollaro.
In vista della Brexit crollano i futures sull'avvio della Borsa di Londra: a tre ore dall'apertura le rilevazioni Bloomberg vedono l'indice Ftse 100 in calo del 7,4%.

A cura di Giorgio Scura
03:11

Brexit, panico sul web, boom di ricerche: "Cosa succede adesso"

Boom di ricerche su Google per capire cosa succede nell'eventualita' di un dopo-Brexit. Nell'ultima ora e' stata registrato un aumento del 250% delle ricerche su "cosa succede se lasciamo l'Unione Europea', mentre i primi dai indicano un incremento del Leave rispetto alle previsioni. Lo rende noto lo stesso motore di ricerca statunitense.

Questo il risultato in Italia. 

A cura di Giorgio Scura
03:06

Brexit, arriva il dato della City di Londra: trionfa il Remain al 75%

Il mondo della finanza britannica, come previsto dai sondaggi, ha scelto con ampio margine di restare nell'Ue: il voto nel municipio della City of London è per il 75% per il Remain contro il 25% per il Leave.

In due quartieri popolari dell'East End di Londra, Barking e Dagenham, compresi in una stessa circoscrizione, hanno segnato la vittoria al Leave con una proporzione del 62% contro il 38%.

Londra continua a imporsi come una roccaforte dei pro-Ue. Secondo i dati parziali emersi finora, il ‘Remain' e' al 69% mentre il ‘Leave' si ferma al 31%. E la scelta di restare in Europa, ad esempio, prevale nell'aristocratico quartiere di Hammersmith & Fulham, dove il ‘Remain' trionfa al 70% mentre il ‘Leave' si ferma al 30%.

A Richmond Upon Thames, grande sobborgo per ricchi pieno di verde appena a sud di Londra, ha votato pesantemente in favore del Remain: 69% contro il 31% di Leave.

A Watford, sobborgo nel nord-est di Londra, il Leave ha vinto per soli 252 voti rispetto ai 23.167 del Remain. Lo dicono i dati ufficiali.

Anche Londra, pur con qualche eccezione, arriva a dare manforte al fronte pro-Ue nel referendum britannico sulla Brexit: a Islington, nel collegio blindato del leader del Labour, Jeremy Corbyn, Remain si attesta attorno al 66% dei voti.

A cura di Giorgio Scura
02:53

Brexit, risultati rovinano festa in pub Ue a Bruxelles: "Funzionari in lacrime"

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Il voto fortemente a favore della Brexit a Sunderland e Newcastle, per quanto previsto, ha gelato il clima di festa nel pub The Funky Monkey (nella foto) nei pressi della Commissione europea dove la comunità british delle istituzioni europee si era riunita in serata per seguire lo spoglio del referendum. "La festa è finita" ha scritto il blog del Telegraph, riferendo che dopo l'annuncio dei risultati a Newcastle di imprecazioni da parte di un funzionario, mentre altri avrebbero improvvisamente lasciato in lacrime il locale che ha chiuso i battenti poco dopo l'1,30.

A cura di Giorgio Scura
02:09

Brexit, Bbc choc: "Il Leave dilaga fino all'80% nel nord e nel centro"

In alcune circoscrizioni provinciali del nord e centro dell'Inghilterra, Leave avrebbe una maggioranza schiacciante su Remain, fino ad un 70-80% a 20-30%, anche se la conta è ancora in corso: lo dice la Bbc da alcune delle 382 circoscrizioni del paese dove si stanno contando ancora i voti, come Hartlepool (contea di Durham, al confine con la Scozia), o a Coleshill (contea di Warwickshire, nel centro).

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Il ‘Leave' ha vinto anche a Broxbourne, nella contea dell'Hertfordshire, nel sudest dell'Inghilterra, con una percentuale del 66,3% contro il 33,7%. Lo dicono i risultati ufficiali. E anche a Kettering, nella contea di Northamptonshire, nel centro dell'Inghilterra, dove ha ottenuto una percentuale del 61% contro il 39% di Remain. Secondo i calcoli della Bbc, Kettering era data per incline a uscire dall'Ue, ma il risultato euroscettico è stato superiore al previsto.

Vittoria più bassa delle previsioni per il Remain in tre collegi della Scozia. West Dunbartonshire, Dundee e Shetland Islands hanno votato rispettivamente con una percentuale di 62%, 60% e 57%, secondo i dati ufficiali. Bassa l'affluenza alle urne.

A Basildon, sobborgo dell'Essex alle porte dell'East End di Londra, il Leave ha stravinto con il 67,2% contro il 33,7% per il Remain. Lo dicono i risultati ufficiali.

Vittoria oltre le aspettative per il ‘Leave' nella città portuale di Hartlepool, nel nord-est dell'Inghilterra. Secondo i dati ufficiali, il ‘Leave' prevale al 69,6% mentre il ‘Remain' si ferma al 30,4%. E il ‘Remain', stando ai risultati dei primi scrutini, sembra in difficoltà nella zona nord-orientale dell'Inghilterra. Nel collegio di South Tyneside, ad esempio, il ‘Leave' è al 62% mentre il ‘Remain' si ferma al 38%.

A cura di Giorgio Scura
00:47

Brexit, risultati definitivi. Sunderland, leave vola: 61,3%. Avanti anche a Swindon

Arriva il risultato Swindon, un'area molto popolosa, Il Remain è a 51.220 voti (45,3%) il Leave a 61.745 (54,7%) Questo appare come una vittoria pesante, ma, secondo i dati Hanretty per il Guardan, il Leave avrebbe dovuto fare un po' meglio qui.

Il "Leave" nel Sunderland, una delle città considerate più euroscettiche in Gran Bretagna, trionfa sul Remain. Nella città industriale di Sunderland, sulla costa del nord-est dell'Inghilterra, Leave ha vinto con 82.394 voti (61,3%) contro i 51.930 voti (38,7%) per Remain. Lo dicono i dati ufficiali annunciati dalle autorità elettorali. Il dato per il Leave sarebbe superiore alle previsioni sul dato elettorale della città del Nord dell'Inghilterra: il Leave, infatti, era dato al 53%.

Gibilterra ha scelto il Remain con una percentuale del 95,9% e un 4,1% per il Leave. L'affluenza alle urne nel territorio a sud della Spagna è dell'84%. Lo riferiscono le autorità di Gibilterra citate dalla Bbc.

A Newcaste, la situazione è molto più in bilico: 50,7 per il remain, 49,3 per il leave. Newcastle è la prima circoscrizione scrutinata in Inghilterra, area industriale del nord. Si tratta di una zona a tradizionale prevalenza di elettori laburisti e il dato conferma quindi il peso apparentemente determinante del Labour di Jeremy Corbyn nel risultato del referendum di stanotte. Più scontate le vittorie Remain a Gibilterra e nelle isole Orcadi scozzesi.

Il totale parziale dei voti nel Regno Unito è 47% (227,726 voti) per il Remain e 53% (257,816 voti) per il Leave.

Crollo repentino della sterlina, salita fino a 1.50 sul dollaro e poi scesa repentinamente al 1,44 dopo il dato di Sunderland. Rischio speculazioni in corso.

Dai primi dati ufficiali l'affluenza alle urne del referendum sulla Brexit è attorno al 70%, inferiore alla stima fatta in precedenza da Sky News. E' quanto emerge dai risultati delle circoscrizioni scrutinate fino a questo momento.

Immediatamente frena l'entusiasmo del fronte di Remain nel referendum britannico sulla Brexit: la vittoria di Leave a Sunderland, prevista, ma più netta di quanto alcuni si aspettassero, si unisce al successo di strettissima misura dei voti pro-Ue a Newcastle, dove le attese erano di un margine superiore. Lo sottolinea la Bbc, mettendo in relazioni questi risultati parziali con l'arretramento immediato della sterlina dopo il boom seguito all'opinion poll diffuso a chiusura dei seggi. Ora si attende lo scrutinio dei primi collegi di Londra, importantissimi per Remain, che nella capitale – salvo alcuni quartieri – è largamente favorita.

Il leader euroscettico dell'Ukip Nigel Farage esulta per i primi dati reali del referendum descrivendoli "fantastici" a Sunderland e "stupefacenti" per il Leave a Newcastle. "E' chiaramente un testa a testa ma penso che il Remain alla fine potrebbe spuntarla", ha aggiunto parlando a Sky News.

A cura di Giorgio Scura
23:18

Leader euroscettico Farage pessimista. Cameron ringrazia

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"Sembra che Remain sia in vantaggio". Anche il leader euroscettico dell'Ukip, Nigel Farage, citato da Skynews, dà credito a una possibile vittoria del sì all'Ue al referendum britannico di oggi sulla Brexit. Nella prima reazione al voto, Farage ha sottolineato in un messaggio come si sia trattato di una "campagna straordinaria", ma si è mostrato pessimista sulle chance del suo schieramento, Leave, sulla base dei primi sondaggi diffusi dopo il voto.

"L'euroscetticismo c'è e bisogna farci i conti. Sappiate che è un'Unione che non ha futuro, qualsiasi sia il risultato noi abbiamo motivo di festeggiare perché il panorama politico è cambiato". "Vediamo quello che succede nell'Unione europea: in Danimarca, nei Paesi bassi, in Italia. Quasi il 50% di quei popoli vuole uscire dall'Unione europea". Lo afferma il leader di Ukip Nigel Farage parlando dopo la chiusura delle urne del referendum su Brexit.

Ukip, ‘non molto ottimisti' su esito referendum L'Ukip ammette di "non essere molto ottimista" sull'esito del referendum dal punto di vista del ‘Leave': lo afferma l'emittente britannica Itv citando un dirigente del partito euroscettico. Lo stesso esponente ha sostenuto che l'alta affluenza ha favorito il "remain". Nigel Farage poi "non ha mai riconosciuto la sconfitta". Lo ha detto il suo portavoce, smentendo quanto attribuito in precedenza al leader dell'Ukip. "Ha fatto una considerazione sul clima prevalente ed e' stato onesto. Ma per noi non e' finita"

Cameron ringrazia chi ha votato per Ue forte. "Grazie a tutti quelli che hanno votato per mantenere la Gran Bretagna più forte, più sicura: starà meglio in Europa". E' il tweet del premier britannico David Cameron che ringrazia anche le centinaia di attivisti della campagna per il Remain in tutto il regno. Intanto una lettera firmata da 84 deputati conservatori, i cui due terzi sono sostenitori della campagna Leave, è stata inviata al premier David Cameron chiedendo di restare in carica qualsiasi sia il risultato del referendum sulla Brexit. Ne da' notizia Sky News.

Johnson, la democrazia ha vinto, aspettiamo verdetto. "Le urne sono chiuse, la democrazia ha vinto, siamo in attesa del verdetto del popolo. Grazie a tutti quelli che si sono impegnati e a tutti quelli che hanno votato". Lo scrive, in un tweet, Boris Johnson, ex sindaco di Londra e tra i leader della campagna a favore del ‘Leave'.

Corbyn ringrazia. "Grazie alle migliaia di attivisti del Labour che hanno fatto campagna" e hanno sostenuto il "Remain". Cosi' il leader dei laburisti Jeremy Corbyn su Twitter.

Media tedeschi aprono con sconfitta Brexit. Tutti i siti dei media tedeschi aprono con la notizia degli exit poll relativi al referendum sulla Brexit, e sono in corso sui canali televisivi generalisti e all news edizioni straordinarie dei notiziari e talk show sul tema della Brexit, a cui partecipano prevalentemente commentatori e non politici di primo piano. "I sondaggi dicono che la maggioranza e' contro la Brexit", titola la Frankfurter Allgemeile Zeitung". E Die Welt scrive: "Le previsioni dicono che il Regno Unito resterà nella Ue". Non si sbilancia lo Spiegel on line, normalmente bene informato, mentre il quotidiano economico Handelsbatt titola: "I sondaggi dicono che hanno vinto quelli che vogliono la Ue". Non sono attese per questa sera reazioni ufficiali dalla Cancelleria tedesca: fonti ufficiali hanno spiegato che, ove ci siano commenti, arriveranno non prima di domani e comunque dopo i risultati definitivi.

A cura di Giorgio Scura
23:11

Ipsos: "Il remain al 54%". La sterlina vola. Affluenza al 70%

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Le urne per il referendum sulla Brexit si sono chiuse, alle 22 locali, 23 in Italia. Il fronte del sì all'Ue (Remain) è dato in testa con il 52% dei voti contro il 48% di Leave da un opinion poll realizzato dall'istituto YouGov per SkyNews. Secondo l'istituto Ipsos Mori, il vantaggio sarebbe di 8 punti: 54% contro 46%.

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Questo il vantaggio indicato dall'opinion poll, un sondaggio realizzato durante la giornata del voto, ma non fuori dai seggi come gli exit poll, che è ancora "entro il margine di errore". Ma evidenziano anche un immediato rimbalzo della sterlina sul mercato internazionale, segno che gli ambienti finanziari, in maggioranza contrari alla Brexit, appaiono fiduciosi. Dal quartier generale del fronte filo-Ue a Londra, il deputato laburista Chuka Umunna, si è detto pure fiducioso, ma senza sbilanciarsi: "E' troppo presto per festeggiare, al momento abbiamo solo i dati sull'affluenza", ha avvertito.

La sterlina vola. La sterlina vola ai massimi del 2015 sfiorando gli 1,50 dollari sui primi segnali, provenienti dagli exit poll, secondo cui al referendum avrebbero prevalso i voti a favore della permanenza nell'Ue (‘Remain'). Vola anche l'euro, sopra gli 1,14 dollari.

I mercati vedono il rally, petrolio sopra 51 dollari . Il petrolio ‘brent' vola sopra i 51 dollari ai massimi di due settimane, il ‘Wti' sopra i 50 dollari, con un balzo per entrambi di oltre il 2%: i mercati che sembrano prepararsi a un rally dopo le prime indicazioni di una vittoria a favore della permanenza nell'Ue nel referendum inglese su Brexit.

Affluenza alta. massiccia Dai primi dati ufficiali l'affluenza alle urne del referendum sulla Brexit è attorno al 70%, inferiore alla stima fatta in precedenza da Sky News. E' quanto emerge dai risultati delle circoscrizioni scrutinate fino a questo momento.

A cura di Giorgio Scura
23:08

Brexit, seggi chiusi: grande attesa per i risultati. Mercati ottimisti

Dalle 23 sono stati chiusi i seggi in Gran Bretagna, ora inizia lo spoglio delle schede sul referendum. Chiusura in positivo per Wall Street con il Dow Jones che supera i 18.000 punti spinta dall'ottimismo per il ‘remain'. Il Dow Jones sale dell'1,28% a 18.008,54 punti, il Nasdaq avanza dell'1,59% a 4.910,04 punti mentre lo S&P 500 mette a segno un progresso dell'1,33% a 2.113,11 punti. Giornata di rialzo comunque per tutte le Borse europee: l'indice Stoxx 600, che fotografa l'andamento dei principali titoli quotati sui listini europei, è cresciuto del 2% netto, che equivale a 192 miliardi di euro di capitalizzazione "guadagnati" in una seduta.

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A cura di Biagio Chiariello
15:58

La biblioteca dove è stata uccisa Jo Cox adibita a seggio elettorale

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La biblioteca di Birstall, di fronte al luogo dove la scorsa settimana è stata assassinata la deputata laburista Jo Cox, è stata adibita a seggio elettorale.

La Cox è stata uccisa da Thomas "Tommy" Mair, un uomo di 52 anni con simpatie per i partiti dell'estrema destra. La deputata è stata assassinata mentre faceva campagna elettorale per il "remain".

A cura di Davide Falcioni
15:47

Secondo i sondaggi l'affluenza alle urne sarà alta

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Secondo gli ultimi sondaggi effettuati l'affluenza alle urne potrebbe aggirarsi intorno al 67%, un punto percentuale in più rispetto alle ultime elezioni politiche. In controtendenza il dato tra i giovani: nella fascia 18-24 anni il 54% degli intervistati ha detto che avrebbe votato oggi, mentre oltre i 65 anni il 79% andrà alle urne.

A cura di Davide Falcioni
15:18

Farage: "E' il nostro Independance Day"

Uno degli ultimi video pubblicati da Nikel Farage è intitolato "Independence Day".

A cura di Davide Falcioni
15:11

Sondaggi, ancora leggermente in testa "remain"

A cura di Davide Falcioni
13:46

Londra in preda al maltempo: difficoltà a raggiungere i seggi

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A Londra sta piovendo e si prevede che nell'arco di poche ore cadrà una quantità di pioggia pari a quella che cade in un mese intero.

A cura di Davide Falcioni
13:38

Game of Thrones a rischio se il Regno Unito esce dall'UE

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Game of Thrones a rischio se il Regno Unito deciderà di abbandonare l'UE: è quanto sostiene l'Independent in un articolo, spiegando che le puntate della fortunata serie tv vengono girate in Irlanda del Nord, territorio che in caso di vittoria dei "leave" abbandonerebbe l'Unione Europea. Secondo il quotidiano, infatti. la dipartita dell'UK dalla comunità europea farebbe perdere ai produttori della serie ingenti finanziamenti pubblici, costringendoli a cambiare location e molto probabilmente a ritardare le prossime puntate in uscita.

A cura di Davide Falcioni
13:25

Il Ceo di Ryanair: "Sconti mai visti se il Regno Unito rimane in Europa"

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Michael O'Leary, amministratore delegato della Ryanair, negli ultimi giorni si è schierato con decisione per l'opzione del "remain" e per l'occasione ha dichiarato in un'intervista all'Independent: "Se la Gb deciderà di rimanere nell'Unione europea ci saranno sconti mai visti per chi vorrà farsi una vacanza in Europa. Ci rivolgiamo soprattutto ai signori Johnson, Farage e Gove che non conoscono molto bene l'Europa e hanno bisogno di passare più tempo all'estero".

A cura di Davide Falcioni
13:13

Sondaggio Ipsos Mori: "remain" in vantaggio di 4 punti percentuali

Secondo un sondaggio pubblicato oggi da Ipsos Mori e realizzato su un campione di cittadini inglesi intervistati nei giorni scorsi i "remain" sarebbero in vantaggio di 4 punti percentuali sui "leave".

A cura di Davide Falcioni
13:01

Nigel Farage ha votato

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Nigel Farage, grane sostenitore dell'uscita del Regno Unito dall'Unione Europea, ha votato in un seggio elettorale di Biggin Hill, a sud di Londra.

A cura di Davide Falcioni
07:58

Brexit, alle urne 46 milioni di britannici: dentro o fuori dall’Europa

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È arrivato il giorno più lungo per l’Europa. Oggi la Gran Bretagna vota per scegliere se restare nell’Unione Europea o se votare per la Brexit. Dentro o fuori, come ha avvertito il presidente della Commissione, Jean-Claude Juncker. Non è possibile nessun altro compromesso. Sono 46,5 milioni gli elettori chiamati a rispondere “Leave” o “Remain” al referendum sull'Ue. Le urne sono aperte dalle 7 ora locale fino alle 23. I primi risultati ufficiali sono previsti all'alba di venerdì ed entro le 8 si potrà sapere se il Regno Unito resterà nell'Unione Europea o si distaccherà da essa. Nelle ultime ore i pro e anti Brexit hanno compiuto gli ultimi sforzi nella battaglia per convincere gli indecisi alla vigilia del referendum sulla permanenza o meno del Paese nell’Unione Europea. Gli ultimi sondaggi davano il “Remain” in leggerissimo vantaggio nelle intenzioni di voto.

Cameron contro Johnson – Il primo ministro conservatore David Cameron ha sostenuto la causa anti Brexit in un'intervista pubblicata sulla prima pagina del Guardian. Il premier ha affermato che scegliendo di rimanere in Europa gli elettori invieranno un “messaggio chiaro” e cioè che il Regno Unito non si è “ripiegato su se stesso”. La Gran Bretagna, ha detto più volte, è e sarà “più prospera, più forte e più sicura” se resta “in un’Unione Europea riformata”. Per Boris Johnson, leader dei conservatori pro-Brexit, uscire dall'Ue significa “riprendere il controllo dei nostri commerci, dell'immigrazione e della nostra democrazia”. L’ex sindaco di Londra ha invocato per oggi il sogno di un “Independence Day” del Regno Unito. “Se votiamo per lasciare l’Europa e riprendere il controllo credo che potremmo definire questo giorno come d’indipendenza per il Paese”, ha ammesso Johnson accusando i rivali che vogliono rimanere nell’Ue di voler “spingere” il Paese definitivamente in fondo alla pattumiera.

Il ricordo di Jo Cox – Nelle ultime battute della campagna elettorale è entrata anche la commemorazione di Jo Cox, la parlamentare laburista assassinata una settimana fa. “Se Jo fosse viva oggi passerebbe il suo quarantaduesimo compleanno per le strade della sua città a dire alla gente che la Gran Bretagna è più forte nell'Unione europea”, ha detto il marito parlando davanti a centinaia di persone riunite in Trafalgar Square.

A cura di Davide Falcioni
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