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Opinioni

Brexit: la guida al voto coi tempi del referendum britannico sull’Unione Europea

Quando e come sapremo risultati ed exit poll del referendum nel Regno Unito per uscire dall’Unione Europea?
A cura di Michele Azzu
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Quando si saprà il risultato del referendum sulla Brexit, ovvero sul Regno Unito che deciderà se abbandonare o rimanere nell’Unione Europea? Si tratta di un refendum importante, non solo per la Gran Bretagna ma anche per centinaia di migliaia di italiani che ci vivono e lavorano, o per chi ha in mente di trasferirsi a breve.

Senza dimenticare che questo voto è importante per tutti noi e per tutta l’UE, perché il suo esito potrà scatenare un effetto domino su altri paesi, come la francia in cui la leader del Front National di destra marine Le Pen già promette un referendum simile per il suo paese, e anche la Svezia e al Danimarca hanno manifestato intenzioni simili.

Una eventuale Brexit – che non potrebbe accadere immediatemente ma occorrerebbero almeno 2 anni perché si finalizzi – causerebbe inoltre ripercussioni finanziarie sulle borse mondiali, e in particolare su quelle dell’UE, e sulla nostra valuta, che si vedrebbero immediatamente. Insomma, c’è grande attenzione a questo voto, non solo nel Regno Unito.

Ecco, allora, qualche informazione, per potersi orientare sull’andamento delle votazioni, sugli exit poll (i sondaggi condotti fuori dai seggi elettorali) e sui risultati con i tempi stabiliti dalla Gran Bretagna. Nel paese della sterlina si vota giovedi 23 giugno fino alle 22.00 inglesi, che sarebbero le nostre ore 23.00 (da qui in avanti faremo riferimento agli orari già convertiti sul fuso orario italiano, che è un’ora avanti rispetto all’UK).

Non c’è un orario preciso in cui si sapranno i risultati del referendum. Lo spoglio dei voti comincerà nei 382 centri locali del Regno Unito subito dopo la chiusura dei seggi alle nostre 23.00. I centri locali, una volta completati conteggi e verifiche dichiareranno pubblicamente il proprio risultato, per poi comunicarlo al proprio centro regionale di riferimento, che in tutto il paese sono 12. Questi, a loro volta, provvederanno successivamente a comunicare il risultato complessivo ottenuto dalla somma dei loro centri locali.

La Commissione Elettorale britannica prevede che i risultati definitivi si sapranno attorno alla “ora di colazione” di venerdi 24 giugno. Il sito internet della Commissione Elettorale pubblicherà l’analisi dettagliata della scomposizione del voto regione per regione, centro locale per centro locale. Si diceva, a seguito della chiusura dei conteggi di ogni centro regionale, c’è una dichiarazione formale dei risultati, e solo a seguito di questa i numeri vengono pubblicati.

Una volta che ci saranno tutti i dati dei 12 centri regionali si provvederà al calcolo definitivo, i cui risultati vengono dichiarati ai cittadini nella sede del comune di Manchester, la città del nord Inghilterra. In questa sede, assieme ai risultati, si rende noto anche il dato dell’affluenza al voto, e dunque dell’astensione.

A seguito dell’annuncio ufficiale sui risultati del referendum a Manchester, i leader dei diversi partiti potranno rilasciare le loro dichiarazioni, ma non c’è nulla di prestabilito, e questo dipenderà anche a seconda dei risultati. Tuttavia, ci si aspetta un discorso alla nazione da parte del premier David Cameron, leader dei conservatori Tories – che hanno fatto campagna per rimanere nell’UE – dal numero 10 di Downing Street a Londra.

Come si fa a sapere lo spoglio dei dati un poco alla volta? E la lettura degli exit poll all’uscita dai seggi per monitorare l’andamento del referendum durante la nottata? Nel Regno Unito non esistono exit poll ufficiali, ma una serie di exit poll privati commissionati dai media e dagli istituti assicurativi, che verranno resi noti a partire dalla chiusura dei seggi alle 23.00 italiane. Non c’è, inoltre, una diretta ufficiale della Commissione Elettorale britannica, e ci si dovrà quindi affidare ai media.

A partire dalle ore 23.00, dunque, quelli di voi che sono interessati potranno seguire la diretta di Fanpage.it con un liveblog aggiornato e le news più importanti. Ma sarà bene fare attenzione per la lettura dei diversi exit poll britannici non ufficiali, perché nel Regno Unito come in Italia questi di recente si sono dimostrati poco attendibili nello stabilire la tendenza del voto (alle elezioni politiche dell’anno passato in Inghilterra, ad esempio, sbagliarono completamente la previsione).

Verso le ore 1.00 del mattino, invece, inizieranno ad arrivare i risultati dei primi centri locali che finiranno i primi spogli. Si inizierà probabilmente proprio dalla città di Londra, dove con ogni probabilità l’affluenza sarà alta e il voto per rimanere nell’Unione Europea potrà risultare vincente (ma questo non significa che lo farà nel resto del paese). Verso le 4.00 del mattino i risultati degli altri centri locali inizieranno ad arrivare più numerosi e più in fretta, e si potrà iniziare a vedere una tendenza nel voto.

Durante lo spoglio dei voti i canali di news riporteranno con attenzione anche l’andamento delle borse internazionali, soprattutto nel Regno Unito, l’andamento di alcune grandi aziende quotate in borsa che potranno essere duramente colpite da una eventuale Brexit, e l’andamento della valuta britannica della sterlina, che in caso di un voto importante per lasciare l’UE inizierà a svalutarsi. La notte del 23 insomma, le borse di tutto il mondo non andranno certo a dormire.

Verso le ore 8.00 italiane di venerdi 24 giugno arriverà il risultato definitivo e il destino del Regno Unito, e dell’Unione Europea, sarà segnato. Ci sarà la dichiarazione ufficiale al comune di Manchester verso le ore 9.00 e a seguire il discorso del premier David Cameron verso metà mattinata. Durante la giornata sarà un susseguirsi di analisi finanziarie, monetarie e delle banche, in caso di un voto per la Brexit, e quindi di una inevitabile crollo delle borse e della sterlina. E, alla fine, ci saranno le dichiarazioni dei leader politici internazionali.

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Michele Azzu è un giornalista freelance che si occupa principalmente di lavoro, società e cultura. Scrive per L'Espresso e Fanpage.it. Ha collaborato per il Guardian. Nel 2010 ha fondato, assieme a Marco Nurra, il sito L'isola dei cassintegrati di cui è direttore. Nel 2011 ha vinto il premio di Google "Eretici Digitali" al Festival Internazionale del Giornalismo, nel 2012 il "Premio dello Zuccherificio" per il giornalismo d'inchiesta. Ha pubblicato Asinara Revolution (Bompiani, 2011), scritto insieme a Marco Nurra.
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