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Libia sotto attacco: 48 morti e 150 feriti. L’Italia al momento non prende parte alle operazioni

Mattinata d’inferno. Sotto le bombe e i missili, il paese si è risvegliato in guerra.
A cura di Biagio Chiariello
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Le nazioni americane ed europee stanno colpendo l'esercito di Muammar Gheddafi con missili da crociera e attacchi aerei dalle 17.45 di ieri sera, in quello che sembra il più ampio dispiegamento militare internazionale dai tempi della guerra in Iraq. Il paese si è risvegliato in guerra. La TV di stato libica ha sostenuto che nel corso dell'operazione Odissea All'Alba 48 persone sono state uccise e 150 sono state ferite a seguito dei bombardamenti che hanno coinvolto Tripoli e gli obbiettivi del regime del Colonnello a Sirte, Bengasi, Misurata e Zuwarah, ma il referto non può ancora essere verificato in modo autonomo.

Il leader libico, da lungo tempo impegnato a difendere il suo paese da ciò che egli chiama "barbara, e ingiustificata aggressione dei crociati", ha avvertito che il coinvolgimento delle forze internazionali metterà a repentaglio i siti civili, oltre che militari, nel Mediterraneo e del Nord Africa. Intanto il governo libico  fa sapere che non collaborerà più nella sua battaglia contro l’immigrazione clandestina, oltre a rinnegare la risoluzione dell’Onu per una no-fly zone rinforzata e l’immediato cessate il fuoco per difendere i civili.

Secondo i residenti le milizie di Gheddafi avrebbero di nuovo colpito gravemente Bengasi, la roccaforte dei ribelli. Chi resta deve essere preparata per quella che sembra ormai l’assalto definitivo contro il rais.“Abbiamo chiesto alla nostra gente di continuare a resistere nei villaggi e nelle città di tutta la Libia, rivela un portavoce del consiglio nazionale di transizione. "Il regime di Gheddafi ha i giorni e le ore contate, grazie al cielo”.

Intanto, come detto, continuano i bombardamenti. All'alba i cieli libici erano già illuminati dalle esplosione. L’operazione Odissea all’Alba è stata inaugurato da parte dei caccia francesi che hanno distrutto quattro carri armati di Gheddafi. Poi è stata la volta dei missili statunitensi e quelli britannici. Nella notte poi anche i tornado. Gli Stati Uniti fanno sapere che il dispositivo antiaereo di Gheddafi è stato "seriamente danneggiato".

Italia e Canada, che completano la coalizione (con Francia, Regno Unito e USA), per adesso ancora non hanno partecipato attivamente alle operazioni militari, ma "la nostra scelta è irreversibile, assolutamente irreversibile. Andremo avanti fino a quando il regime non verrà rovesciato," fa sapere il Ministro degli Esteri, Franco Frattini dalle pagine di Avvenire. "Questo è il momento della responsabilità. E confermare l'impegno italiano è stata la scelta giusta perchè era in gioco il prestigio internazionale e non potevamo certo correre il rischio di essere marginalizzati".

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