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Libia: guerra totale, Gheddafi invia i carri armati a al-Zawiyah – DIRETTA TWITTER

“Sarà guerra totale”, il colonnello Muammar Gheddafi si prepara alla più sanguinosa controffensiva dall’inizio della rivolta in Liba e invia i suoi mercenari miliziani alla periferia di al-Zawiyah, nella Tripolitania su cui detiene ancora un forte controllo militare.
A cura di Alessio Viscardi
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zawiya tank

“Sarà guerra totale”, il colonnello Muammar Gheddafi si prepara alla più sanguinosa controffensiva dall'inizio della rivolta in Liba e invia i suoi mercenari miliziani alla periferia di al-Zawiyah, nella Tripolitania su cui detiene ancora un forte controllo militare. È battaglia per il petrolio, all'alba di oggi è iniziato un assalto durato quattro ore che ha permesso alle truppe del colonnello di riconquistare ala piazza di al-Shuahada grazie a colonne di carri armati che stanno avanzando verso il centro della città fino a ieri saldamente nelle mani dei ribelli. Gli insorti affermano di essere riusciti a distruggere quattro carri armati e di aver fatto prigionieri tre militari del regime, almeno 25 le vittime.

Il drammatico appello lanciato da un portavoce degli insorti: “Carri armati all'attacco, hanno chiuso tutte le strade, sparano con i cannoni per coprire i loro soldati che avanzano contro di noi. Senza aiuto dall'estero non ce la faremo”. A 45 chilometri da Tripoli e al confine con la Tunisia, al-Zawiyah è una delle città liberate dagli insorti che sta tornando sotto il controllo militare di Gheddafi. Da 15 giorni la città resiste alle forze del colonnelli, grazie all'opposizione di insorti e militari ribelli dell'esercito libico. Stanotte la città è tornata nelle mani del governo nazionale guidato da Muammar Gheddafi, ma in mattinata i ribelli si sono organizzati e appostati nei palazzi della zona, scacciando l'esercito: “Adesso gli uomini di Gheddafi stanno ritornando con 15 carri armati e veicoli blindati, stanno sparando su tutto quello che si muove, sulle case ai due lati delle strade, uccidendo donne e bambini che vivono lì dentro per bloccare la nostra risposta”, questa la testimonianza riportata da Repubblica di uno dei manifestanti.

Al Arabiya e Al Jazeera, le due tv arabe che seguono più da vicino gli avvenimenti, riportano la notizia che gli insorti sono stati scacciati dalla piazza dei martiri, prendendo posizione attorno alla zona centrale della città. I carri armati di Gheddafi hanno così preso a sparare cannonate contro i palazzi civili per stanare e uccidere i ribelli, uccidendo decine di famiglie inermi rimaste bloccate all'interno degli appartamenti. In nottata, auto cariche di civili che tentavano di abbandonare la zona degli scontri sono state colpite dal fuoco dell'esercito di Gheddafi. Tutto ciò avviene dopo l'allerta lanciata dall'Interpool su Muammar Gheddafi e dopo la condanna dell'Unione Europea al massacro in Libia.

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