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Legge elettorale e larghe intese, è sfida tra Renzi e Letta nel Pd

La mozione del renziano Giacchetti sul ritorno al Mattarellum (bocciata ieri) viene interpretata come una “mina” lanciata dal sindaco di Firenze contro il governo Letta. Lui smentisce, ma avverte: “Questo è il governo delle larghe intese, non facciamolo diventare quello delle lunghe attese”.
A cura di Biagio Chiariello
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"Questo governo di larghe intese non diventi il governo di lunghe attese", non usa troppi giri di parole Matteo Renzi a Otto e mezzo per parlare dei nuovi grattacapi per Letta e PD sulla riforma della legge elettorale. "Il deputato Giachetti -dice- è uno dei pochi che, anche nella scorsa legislatura, ci ha messo la faccia per cambiare questa legge: credo che oggi – aggiunge in riferimento alla discussione sulla proposta di un immediato ritorno al Mattarellum da parte del parlamentare protagonista anche di uno sciopero della fame contro il Porcellum – non si consumasse il voto della vita. E' giusto discuterne. Ma ho paura è che maggioranza e governo rinviino troppo la questione facendo melina". Alla fine, come si sa, la mozione di  Giachetti al Mattarellum non è passata alla Camera, mentre è stata approvata la mozione di maggioranza sulle riforme. E già si vocifera che la proposta di Giacchetti (deputato dell'ala Pd che fa riferimento a Renzi) sia da interpretare come una "mina" lanciata dal sindaco di Firenze nel già lento ingranaggio delle larghe intese. "Renzi vuole far cadere il governo", è la lettura dei lettiani e di tutti coloro che, nel Pd, tifano per il Governo fortemente voluto da Napolitano, come scrive oggi Monica Guerzoni sul Corriere della Sera:

Giachetti nega di aver agito per conto di Renzi, che ieri a Roma ha visto i suoi a cena. Ma gli oppositori del sindaco leggono la conta con cui si è chiusa la tesa riunione del gruppo della Camera come la prova che la mina Mattarellum sia stata preparata col preciso intento di indebolire progressivamente il governo, proprio nel giorno in cui Letta sperava di incardinare solennemente la riforma costituzionale.

Renzi però smentisce. Si limita a dire che "Giachetti è persona seria". Ma in Transatlantico resta il sospetto che il rapporto col premier sia incrinato. Nel Pdl ne sono certi: Fabrizio Cicchitto ricorda che "Renzi punta a liquidare Letta quanto prima" e Renato Brunetta avverte: "Il Pd deve decidersi: o è di lotta o di Letta, Renzi non datur". La mossa di Giachetti, insomma, mette a rischio il governo. Renzi per adesso sta a guardare: "facciano, decidano e trovino una legge elettorale, perchè con il Porcellum non si va da nessuna parte. Questo è l governo delle larghe intese, non facciamolo diventare quello delle lunghe attese", afferma a Otto e Mezzo.

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