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La gaffe di Gasparri: “Greta e Vanessa, sesso consenziente con i rapitori?”

Le due cooperanti rapite in Siria e liberate dopo 5 mesi hanno dovuto rispondere anche ad una domanda intima e dolorosa ai pm: “Avete subito abusi dai vostri aguzzini?”. Ma il vicepresidente del Senato ha voluto approfondire la questione….
A cura di Biagio Chiariello
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Davanti ai magistrati della Procura di Roma, che ha aperto un inchiesta sul loro rapimento, Vanessa Marzullo e Greta Ramelli, le due cooperanti per 5 mesi e mezzo in mano ai guerriglieri siriani, hanno dovuto rispondere anche ad una domanda scomoda: “Durante la prigionia avete subito violenze sessuali?” La risposta ai pm delle due ragazze, per loro fortuna, è stato ‘no’. Tuttavia Maurizio Gasparri, vicepresidente del Senato, ha voluto approfondire la questione, trasformandola in dibattito pubblico. Su Twitter infatti ha chiesto: “Greta e Vanessa, sesso consensuale con i guerriglieri? E noi paghiamo”. Gasparri quindi non si riferisce alle violenze sessuali – che Vanessa e Greta dicono comunque di non aver subito – ma al sesso che le due giovani rapite avrebbero consumato coi rapitori, una vera e propria allusione ad un rapporto di complicità coi loro carnefici. Sulla vicenda ha voluto far chiarezza Repubblica, che ha intervistato l’ex ministro del Governo Berlusconi. Gasparri si è difeso, sostenendo di aver solo citato un sito ( “piovegovernoladro“) che riportava la notizia.

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Questa l'intervista di Gasparri a Repubblica:

Senatore, perché quella frase infelice? “Ho letto la notizia. Mi sono limitato a chiedere se fosse vera. Peraltro, a una persona che mi ha offeso per quelle parole, ho scritto di vergognarsi. E come ho detto a lui, ripeto a voi: un sito riportava che lo avevano detto le due ragazze ai pm. Ho anche scritto che spero non sia vero. Io registro e chiedo. Non ho affermato nulla”.

Ma lei ha un ruolo istituzionale, forse Twitter non è il luogo in cui chiedere una cosa del genere. E non in quel modo. “È un luogo di trasparenza. Si capirà se c’è un falso. Io non vedo perché non posso fare una domanda. Qual è il problema? Mica faccio un’affermazione, faccio solo una domanda”. Quel sito è autorevole? “Che ne so”.

Senatore, sono due ragazze che sono state in mano a rapitori siriani per quasi sei mesi. “Senta, io sono contrario al pagamento del riscatto. Anzi, scriva che se rapiscono me, non voglio che il governo, di destra o di sinistra, paghi. Poi, non si sa cosa quelle due siano andate a fare in Siria e ora che sono state liberate ho letto che dicono pure di volerci tornare “.

Ci sono indagini in corso. E parliamo di due giovani donne. Lei è vicepresidente del Senato, magari poteva fare qualche verifica prima di intervenire. “Mica parlo con i magistrati io. Cos’è questo tono inquisitorio? Il mio ruolo non mi impedisce di fare domande. E le faccio. Anche se questo non piace a Repubblica “.

Anche se lei in passato è stato vittima di giudizi e attacchi che poi si sono rivelati falsi: dovrebbe capire… “Capisco che c’è un clima di censura. Non ho detto nulla, ho solo chiesto. E non c’è nulla di male. Se quel sito diceva falsità, qualcuno dovrà pagare. E stia attenta a non scriverle anche lei delle falsità”.

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