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La commissione Antimafia controllerà le liste per le elezioni regionali in Sicilia

La commissione parlamentare Antimafia controllerà le liste dei candidati per le elezioni regionali che si terranno in Sicilia il 5 novembre. La presidente della commissione, Rosy Bindi, critica però il poco tempo a disposizione delle commissioni elettorali – “solo 18 ore” – per verificare casi di incandidabilità in base alla legge Severino.
A cura di Stefano Rizzuti
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Anche per le elezioni regionali che si terranno in Sicilia il 5 novembre, la commissione parlamentare Antimafia effettuerà un lavoro di controllo sulle liste dei candidati che verranno presentate proprio in questi giorni. La decisione è stata presa dall’ufficio di presidenza della commissione che ha inoltre valutato opportuno di andare in missione a Palermo la prossima settimana. La richiesta di un esame delle liste era stata avanzata dal presidente del consiglio regionale, Giovanni Ardizzone, e anche dal candidato alla presidenza del M5s, Giancarlo Cancelleri.

Lo stesso Cancelleri ha subito esultato sul Facebook: “Evviva, sono particolarmente contento visto che la richiesta di questi controlli era partita da me e dal presidente dell'Ars, Ardizzone. Qualcuno invece starà tremando. Chissà se Musumeci ha accolto la notizia con il mio stesso entusiasmo… Ma forse poco gli importa perché in ogni caso, come Ponzio Pilato, se ne laverà le mani”.

Il lavoro di controllo delle liste che verrà svolto dalla commissione Antimafia viene definito dalla presidente della commissione, Rosy Bindi, come una “chiamata ad un maggiore senso di responsabilità delle forze politiche: non ci si improvvisa amministratori locali, le mafie condizionano in modo traversale tutte le forze politiche. Il lavoro che faremo anche per la regione Sicilia e per Ostia abbia la funzione di responsabilizzare le forze politiche, le regioni a statuto speciale e tutte le istituzioni per rivedere il procedimento elettorale”.

Bindi: ‘Troppo poco tempo per la verifica delle liste’

Secondo la presidente della commissione Antimafia Rosy Bindi il tempo a disposizione per fare una verifica “obiettiva e corretta è troppo poco”. Secondo Bindi, “le liste dovrebbero essere presentate alle commissioni elettorali almeno una settimana prima”. Il problema, spiegato questa mattina dalla presidente della commissione Antimafia, è che “in Sicilia la commissione elettorale avrà 18 ore a disposizione per valutare la congruità delle liste nei confronti della legge Severino: mi domando se siano sufficienti, anche a validi magistrati, per fare una verifica obiettiva e corretta della situazione almeno dei carichi pendenti e dei certificati penali dei candidati”.

Gli uffici elettorali provinciali e quello regionale per il deposito delle liste e dei listini dei candidati a presidente della regione per le elezioni in Sicilia sono stati aperti questa mattina alle 9. Il termine per la presentazione delle liste scadrà domani alle 16. Non sono però mancate, sin da subito, le polemiche, con il leader degli Indipendentisti del movimento ‘Siciliani liberi’, Massimo Costa, che denuncia: “Un errore nei moduli di accettazione delle candidature predisposti dalla Regione, che ignora nel documento la legge Severino, sta creando il caos all'apertura degli uffici elettorali per il deposito delle liste”.

In sostanza, nei moduli predisposti dall’ufficio elettorale regionale sull’incandidabilità non viene citata la legge Severino del 2012, ma una norma risalente al 1990. Il timore è che si potrebbero avvantaggiare alcuni candidati, penalizzandone altri. Nella vecchia norma, abrogata con l’entrata in vigore della Severino, non sono previsti come causa di incandidabilità alcuni reati che rientrano invece nell’attuale legge, più restrittiva.

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