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L’ultimo messaggio dal sommergibile argentino scomparso: “Sta entrando acqua nelle batterie”

I marinai del sottomarino San Juan poco prima della scomparsa hanno inviato un messaggio alle autorità della Marina Militare: “L’ingresso dell’acqua di mare nel sistema di ventilazione verso il vano delle batterie numero 3 ha provocato un corto circuito e il principio di un incendio”.
A cura di Davide Falcioni
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"L'ingresso dell'acqua di mare nel sistema di ventilazione verso il vano delle batterie numero 3 ha provocato un corto circuito e il principio di un incendio". E' questo il contenuto dell'ultimo messaggio inviato alle autorità argentine dai membri dell'equipaggio del sottomarino San Juan, scomparso nell'Oceano Atlantico meridionale con 44 marinai a bordo. Lo ha rivelato la tv A24 di Buenos Aires che ha pubblicato il contenuto dell'ultimo contatto avvenuto mercoledì 15 novembre, poche ore prima che le comunicazioni venissero completamente interrotte. Stando a quanto rivelato dai media del paese sudamericano l'acqua si sarebbe infiltrata dal il cosiddetto snorkel, il tubo che permette ai sommergibili alimentati a diesel come il San Juan di far funzionare i motori durante la fase di immersione.

Dopo quest'ultimo messaggio i sistemi di allerta sottomarini della difesa Usa e dell'Organizzazione sulle Proibizione dei test Nucleari hanno registrato una potente esplosione, che secondo alcuni esperti potrebbe essere stata causata proprio dal San Juan. Se l'incendio a bordo si è propagato, ha certamente casuato il cedimento strutturale delle paratie dell'unità o l'esplosione dei siluri a bordo. Quel che è certo è che da quel messaggio del 15 novembre non si è più saputo nulla e le speranze che i marinai siano sopravvissuti sono nulle, menre le polemiche sui silenzi e le dichiarazioni contraddittorie di Marina e governo non si attenuano.

La Marina Militare argentina aveva spiegato che il sommergibile aveva denunciato un'avaria alle batterie, ma che tale problema era stato risolto. La comunicazione era arrivata la mattina di mercoledì 15 novembre mentre il San Juan navigava nel golfo di San Jorge, a circa 450 chilometri dalla costa argentina. Poco dopo era stata registrata dai radar una deflagrazione non lontano dall'ultima posizione conosciuta del sommergibile. "Sfortunatamente non abbiamo ancora localizzato il sottomarino", ha dichiarato il portavoce della marina, Enrique Balbi dopo giorni di ricerche che si concentrano nella zona di 36 chilometri intorno al punto dell'esplosione.

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