L’ultima foto di Muhammad Alì
Il fotografo britannico Zenon Texeira un paio di mesi fa ha avuto la possibilità di incontrare a Phoneix Muhammad Alì. All’ex grande pugile Texeira ha scattato una serie di fotografie, che adesso sono state rese pubbliche e sono finite anche sulla copertina del ‘The Sun’, un quotidiano inglese. Dalle fotografie si nota come, nonostante l’avanzare sempre più netto e incessante della malattia (ad Alì fu diagnostico il morbo di Parkinson nel 1984), nei suoi occhi e nel suo volto fosse ancora presente quella meravigliosa luce che Alì ha sempre avuto.
Texeira, specializzato nell’immortalare sportivi, ha parlato del suo incontro con la leggenda del pugilato, scomparso nella notte tra venerdì e sabato a settantaquattro anni, e ha riferito di essere stato molto timoroso all’inizio, ma ‘The Greatest’ nel giorno dell’incontro si sentiva bene, era riposato e così il lavoro di Texeira è stato eccellente: “La sua pelle luccicava. Lui è stato meticoloso ed in un paio di foto ha inforcato gli occhiali da sole. Ha avuto bisogno di aiuto, ho visto che era debole. Ma mi hanno detto che lui capiva ogni parola che dicevo. Quando l’ho salutato gli ho detto che per me era stato un piacere fotografarlo e gli ho detto che avrei pregato per lui”.
La morte di Muhammad Alì ha colpito il mondo intero. Perché l’americano non era solo un pugile straordinario, che nell’arco della sua carriera era riuscito a conquistare, difendere, riconquistare con fatica e mantenere nuovamente il titolo dei pesi massimi, e all’epoca c’erano dei campioni fenomenali. Ma Muhammad Alì è stato un campione dei diritti civili. Le sue battaglie non si sono limitate al quadrato del ring. E anche per questo è stato celebrato con tutti gli onori. Venerdì prossimo al suo funerale l’orazione la terrà l’ex presidente degli Stati Uniti Bill Clinton.
