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L’Europa non convince Moody’s, in arrivo nuovi declassamenti del rating

Il vertice europeo di Bruxelles non ha convinto l’agenzia di rating americana che ha annunciato nuove revisioni del rating per i Paesi dell’Eurozona nei primi mesi del 2012.
A cura di Antonio Palma
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Il vertice europeo di Bruxelles non ha convinto l'agenzia di rating americana che ha annunciato nuove revisioni del rating per i Paesi dell'Eurozona nei primi mesi del 2012.

L'agenzia di rating Moody's ha nuovamente minacciato il declassamento di molti Paesi dell'Eurozona dopo le conclusioni giunte dal vertice europeo di Bruxelles. Per l'agenzia le soluzioni escogitate durante il Consiglio Europeo non sono sufficienti per arrestare il pericolo di contagio e ritiene ancora insuperate le difficoltà dell'Unione Europea. Nei primi mesi del 2012, dunque, ci saranno grosse revisioni del rating per i Paesi della zona Euro, anche per quelli che fino ad ora si ritenevano al sicuro. Notizie non confortanti per il futuro dell'Europa dopo l'allarme lanciato da Standard & Poor's una settimana fa e che nei prossimi giorni potrebbe trasformarsi in nuovi declassamenti.

Il motivo principale di questa conferma di revisione da parte di Moody's è da ricercare in due aspetti che sono emersi dal vertice di Bruxelles e strettamente legati tra loro. In primis la scarsa coesione tra i Paesi membri dell'Unione, che sono arrivati solo in extremis ad un accordo e l'autoesclusione della Gran Bretagna dai successivi provvedimenti in materia economica. Ma ad impensierire l'agenzia sopratutto le misure approvate durante il summit, che corrispondono grossomodo a soluzioni già abbondantemente previste in precedenza e promesse più volte dai leader nazionali. Evidentemente molto poco secondo Moody's perché l'Europa esca dalla doppia minaccia di default multipli e recessione.

Né il rafforzamento dei controlli sui conti pubblici, né la volontà di irrobustire il Fondo salva stati per aiutare i Paesi più a rischio hanno convinto Moody's, che non vede come i mercati possano essere rassicurati nel breve termine da simili provvedimenti. Anzi nell'analisi diffusa oggi non si esclude un possibile peggioramento della situazione europea, che potrebbe colpire a catena anche i colossi come Germania e Francia.

I mercati europei naturalmente non hanno accolto con favore l'avvertimento e oggi tutte le maggiori Borse del continente hanno aperto in ribasso. Piazza Affari al momento perde oltre il 2% risultando la peggiore. Anche lo spread tra i nostri Titoli e quelli tedeschi, dopo gli ottimismi dei giorni scorsi, sembra aver preso di nuovo la strada della salita arrivando attorno ai 450 punti base.

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