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L’economista Zingales lascia Giannino e lo attacca: “Ha mentito sulle sue credenziali accademiche”

Su Facebook l’accusa del docente universitario al giornalista: “Ha affermato di avere un Master alla mia università anche se non era vero, anche la sua biografia riportava credenziali false”.
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Oscar Giannino rifiuti

L'economista Luigi Zingales ha annunciato via Facebook di aver rassegnato le sue dimissioni da "Fare per Fermare il Declino", il movimento del giornalista economico Oscar Giannino. "È con una disperazione profonda – afferma Zingales – che ho rassegnato le mie dimissioni da Fare per Fermare il Declino. Dopo aver avvisato i vertici ieri, lo faccio oggi in modo pubblico, perché ho trascinato molte persone in questo movimento e mi sento in dovere di spiegare loro le ragioni della mia scelta. Io credo nella trasparenza, anche in queste scelte". L'accusa a Giannino è dura: "Quattro giorni fa, per caso, ho scoperto che Oscar Giannino ha mentito in televisione sulle sue credenziali accademiche, dichiarando di avere un Master alla mia università anche se non era vero. Anche la sua biografia presso l’Istituto Bruno Leoni ora prontamente rimossa riportava credenziali accademiche molto specifiche e, a quanto mi risulta, false. Questo è un fatto grave, soprattutto per un partito che predica la meritocrazia, la trasparenza, e l’onestà. Ciononostante, il fatto per me ancora più grave è come questo brutto episodio è stato gestito. In una organizzazione che predica meritocrazia, trasparenza, ed onestà, la prima reazione avrebbe dovuta essere una spiegazione di Giannino ai dirigenti del partito, seguita da un chiarimento al pubblico. Invece  – sostiene l'economista padovano – Oscar si è rifiutato, nonostante io glielo abbia chiesto in ginocchio".

L'economista spiega che voterà comunque Fare per fermare il declino. "Lo farò – dice – turandomi il naso, come il meno peggio, non con la passione con cui finora avevo abbracciato questo progetto". "Mi auguro – conclude – che dopo le elezioni Fare si trasformi, come promesso, in un partito democratico, in cui tutti, a cominciare dal leader, siano accountable delle loro azioni e ci sia tolleranza zero per certi atteggiamenti. Solo così Fare potrà evitare di degenerare nel solito marciume politico italiano. Anche la Lega e Forza Italia erano cominciate con grandi ideali: guardate come sono finite. Speriamo che a Fare non tocchi la stessa sorte".

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Giornalista professionista, capo cronaca Napoli a Fanpage.it. Insegna Etica e deontologia del giornalismo alla LUMSA. Ha una newsletter dal titolo "Saluti da Napoli". È co-autore dei libri "Il Casalese" (Edizioni Cento Autori, 2011); "Novantadue" (Castelvecchi, 2012); "Le mani nella città" e "L'Invisibile" (Round Robin, 2013-2014). Ha vinto il Premio giornalistico Giancarlo Siani nel 2007 e i premi Paolo Giuntella e Marcello Torre nel 2012.
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